* Dopo tante congetture ed indizi, vediamo una volta per tutte dietro la maschera di perfezione di Gabriel, vediamo cosa si cela nel suo vero volto. Un capitolo più breve, ma che deve essere così perché Gabriel è centrale e ci deve essere solo lui e quello che ha in testa. Sta per arrivare la parte clou, attenzione. Buona lettura. Baci Akane*
CAPITOLO XXXII:
GABRIEL
"Ho distrutto la mia famiglia
Tutti a piangere per quel che vale
Ho una malattia lenta che mi consuma
Per quel che vale cammina con me
Nella marea crescente per quel che vale
Riempi la cavità, il tuo buco a misura di Dio stanotte"
- Placebo - For what it's worth -
Gabriel riascoltava a ripetizione la canzone su Kari, Sleeper, mentre, sistemato in una nuova stanza d'albergo che non aveva dato a nessun altro, seduto davanti alla finestra, guardava attraverso un obiettivo.
La macchina da ripresa era di quelle professionali che si usavano per riprendere a lunga distanza dei dettagli molto piccoli e precisi.
Quello che lui stava guardando e riprendendo, distava un bel po', in linea d'aria era dritto davanti a sé senza alcun ostacolo nel mezzo.
Però era al sicuro, si disse.
Aveva deciso di prendere quella seconda camera da qualche giorno, l'usava solo quando sapeva che Kari e Niky erano a casa insieme e da soli.
Aveva smesso di seguirlo per non dargli più l'idea di soffocamento e fargli credere che stesse mollando. Se abbassava la guardia forse poteva ottenere qualcosa, mentre se si faceva vedere che lo controllava, Kari stava attento.
Niky arrivava al mattino, lo svegliava e si assicurava che si alzasse, poi andava a correre. Quando tornava mangiava la colazione che intanto gli aveva preparato il ragazzino.
Dopo si faceva una doccia e se aveva impegni per il gruppo, andavano via, altrimenti stavano lì e passavano del tempo insieme. Spesso giocavano alla playstation oppure guardavano dei film. A volte parlavano e basta. Non facevano niente di particolare. Gabriel voleva sapere cosa si dicevano, ma il labiale non lo sapeva leggere.
Stava pensando di metterci qualche microcamera, ma gli serviva un sistema sicuro per non essere scoperto.
Pranzavano insieme, Niky gli faceva da mangiare. Dopo il pranzo dipendeva, se c'erano impegni col gruppo, andavano a quelli, altrimenti avevano delle ore libere che Niky si prendeva. Kari così faceva palestra, di solito, o dormiva. Quando era arrivato gli era sembrato molto più attivo, adesso lo vedeva tendere al sonno. Lo trovava strano.
Poi ad una certa ora Niky tornava ed andavano alle prove del gruppo, si vedevano ogni giorno per fare qualcosa di nuovo o per provarne altre. Spesso cercavano di fare delle nuove versioni delle canzoni più popolari o cose così.
Gli impegni col gruppo, comunque, erano molti. I Royal non si fermavano mai, avevano sempre qualche attività da fare. Del resto erano sulla cresta dell'onda, era strano non fosse così.
A volte, quando avevano del tempo libero, uno di loro convinceva Kari tramite Niky ad uscire insieme, facevano shopping o cose del genere.
La sera avevano eventi di gruppo e se non ne avevano, organizzavano semplici festini a casa di qualcuno di loro.
Solo dopo tutto questo, Kari e Joshua si ritrovavano a casa, a volte Joshua tornava dopo pranzo in una pausa che si prendeva dal lavoro e stava con lui. Riprendeva anche quando stavano insieme. La loro vita sessuale era molto attiva, ma vedeva una disperazione in Kari. C'era della passione e del sentimento, forse, ma quello che saltava di più agli occhi era la sua disperazione del fare sesso con Joshua. Questi non era in grado di placarlo, però alla fine dell'orgasmo, sfinito, Kari crollava e poi sembrava stare bene.
A volte litigavano furiosamente, si tiravano cose contro e Kari usciva sbattendo la porta di casa, andava a correre e finiva a casa di Niky e Chris che era a pochi isolati dalla loro.
Altre, invece, era Joshua ad uscire, allora poco dopo arrivava Niky.
Li vedeva parlare, lo calmava e poi finiva che si faceva abbracciare e carezzare, si accoccolava sulle sue gambe come un gatto e l'altro gli faceva i disegni sulla schiena o sulla nuca con le dita.
Doveva essere piacevole dall'espressione di Kari.
A guardarlo non lo si diceva così affettuoso, ma più che questo, aveva bisogno di affetto, non di darlo. Niky era l'ideale. Era dolce e pieno di cose tenere per tutti. Sembrava irreale, quel ragazzino.
Come faceva?
Però aveva capito cosa ricercava in lui. Finalmente, dopo molte osservazioni, l'aveva capito.
Era successo una sera dopo un litigio con Joshua; Kari rimasto solo in casa, aveva chiamato Niky che era accorso subito.
Aveva visto che aveva rotto un vaso, quindi aveva tirato su i cocci mentre l'altro gridava gesticolando furioso. Niky, distratto dalle sue urla, si era tagliato. Kari si era subito calmato, gli aveva preso seccato i polsi, l'aveva alzato e l'aveva portato in cucina a medicarlo. Poi aveva lasciato a terra il resto dei cocci rotti e se l'era trascinato in camera, si era steso e aveva obbligato Niky a fare altrettanto.
Si era accoccolato contro di lui e finalmente aveva trovato la pace fra le sue carezze e le sue dolci parole. L'aveva calmato e fatto riflettere, Kari non aveva certo pianto, ma si era nettamente rischiarato.
Niky aveva sorriso nel vederlo di nuovo a posto, così Kari si era alzato sul gomito, l'aveva guardato e gli aveva dato un bacio sulla fronte. Un bacio apparentemente affettuoso e fraterno senza niente dietro. Apparentemente. Gabriel conosceva quei baci.
Poi si era addormentato fra le sue braccia e Niky aveva probabilmente chiamato Chris per dirgli che andava tutto bene.
Durante la notte Joshua era tornato, Kari si era alzato ed aveva fatto pace con lui facendo l'amore.
Era un rapporto molto fisico.
Gabriel, quella notte, radunò il materiale raccolto e tornò in quello che per tutti era il vero alloggio.
Dopo aver trafficato delle ore per mettere insieme in un unico film i video e le foto fatte in quei giorni, ci mise come sottofondo la canzone Sleeper dei Royal e riguardò tutto.
La sua espressione era sicura e trionfante, aveva trovato tutti i pezzi e deciso le proprie mosse definitive.
La fase dello studio e delle ricerche poteva dirsi completata.
Riteneva che Chris cantasse la storia di Kari narrata da Niky in modo superbo.
“Se ci fossimo conosciuti in circostanze diverse sarebbe stato bello...”
Pensò indecifrabile mentre le immagini scorrevano.
Molte le scene d'affetto fra Niky e Kari, ma mai niente che oltrepassasse il limite fraterno o amicale.
Molte anche le scene di litigio fra Kari e Joshua e poi di sesso.
Quelle erano messe più in evidenza delle altre, in qualche modo. Come che volesse godersele di più.
Kari nudo che intrecciava il suo corpo a quello di Joshua perdendosi dentro di lui. I baci infuocati e poi l'assaggio di ogni sua parte.
E l'affondo passionale e rabbioso ma anche disperato, la ricerca di qualcosa che aveva perso e non avrebbe più trovato.
Poi si tendeva, gemeva più forte e si abbandonava all'orgasmo.
Gabriel si eccitò su quelle scene. Kari aveva una sensualità sua, era erotico.
Poi il film si portò sul finale, in quella scena registrata quella notte fra Kari e Niky, quel bacio sulla fronte e poi il dormire fra le sue braccia cercando il suo amore e la sua pace.
Bloccò il tutto sul bacio di Kari a Niky e, perfettamente levigato, ignorando la propria erezione, fissò lo schermo riflettendo.
Per Kari, Joshua era suo padre. Non lo amava davvero come un normale uomo poteva amare il suo compagno. Lo amava come Kari pensava inconsciamente di dover amare suo padre. Visto che il suo vero padre l'aveva ferito e lo odiava, aveva trovato una figura di rimpiazzo più soddisfacente. Joshua aveva il suo brutto carattere, però alla fine Kari non poteva fare a meno di suo padre. Non anche di quello. Non poteva sopportare di perdere anche lui.
Niky, dunque, era il fratello.
Kari da lui cercava quello che, sempre nella sua mente e a livello inconscio, pensava di dover avere dal fratello.
Amore. Un amore più dolce di quello che otteneva dal padre. Col padre era un amore forte e passionale che spazzava via tutto. Quello con Niky doveva essere un amore dolce, tenero, lenitivo.
Kari era innamorato di Niky, ma siccome Niky era il compagno di Chris, un suo amico, non superava un certo limite. Se non fosse stato così, sarebbe già andato a letto con lui ma ci poteva giurare, Gabriel, che se fosse successo sarebbe stato molto delicato e pieno d'attenzioni, niente a che fare col sesso doveroso e selvaggio con Joshua.
Joshua l'aiutava nella sua vita, si assicurava che non cadesse e non facesse cavolate, gli doveva riconoscenza per avergli ridato un senso ed una vita.
Ma per Niky era diverso.
Niky gli aveva ridato la voglia di vivere bene. Kari amava Niky.
Ma non come una persona normale poteva amare un altro ragazzo, si disse Gabriel sicuro.
Lo amava come Kari era profondamente convinto che si dovesse amare un fratello.
Il fratello era un rifugio sicuro quando le cose col padre si facevano difficili. Il fratello era quello che lo capiva meglio. Il fratello era il vero compagno di vita.
Gabriel pensò che l'unica fortuna era che Niky, invece, amava Chris.
Niky era una persona normale, si disse. Non era stato deviato come Kari.
Niky trovava Kari un amico, quasi un fratello. Un fratello nel senso comune del termine. Mentre amava Chris.
Gabriel, completata la sua analisi lucida e razionale che un eccellente psicoterapista avrebbe potuto fare solo dopo anni e anni di studi e sedute, passò al suo piano personale.
Per prima cosa mise a fuoco ciò che voleva, quello per cui era lì.
Poi, fissando con occhi sottili e carichi di un'oscurità tangibile, focalizzò l'ostacolo sul suo schermo.
Niky ed il suo sguardo dolce.
Dopo di questo, dalla sua mente, sgorgarono tutti i dettagli di quel che avrebbe fatto.
Con estrema lucidità e organizzazione machiavellica, senza un briciolo di pietà.