* I momenti ed i giorni successivi. Si tirano le fila da punti di vista esterni ma al tempo stesso abbastanza interni da saperne abbastanza. Si cerca di avere cura e sensibilità per Kari, in attesa di capire quale sarà la sua reale reazione a tutto questo, reazione che arriverà nel tempo. Joshua in qualità di manager è costretto a dare delle notizie ai media in quanto è coinvolto Christopher che è famoso. Poi finalmente si torna a casa. Buona lettura. Baci Akane*
CAPITOLO XLII:
RIALZARSI LENTAMENTE
"Quando la vita ci lascia ciechi
L'amore
Ci mantiene gentili
Ci tiene gentili
Quando hai sofferto abbastanza
Ed il tuo animo si sta abbattendo
Stai diventando disperato dalla lotta
Ricorda che sei amato
E che lo sarai sempre
Questa melodia ti porterà dritto
di nuovo a casa
Quando la vita ci lascia ciechi
L'amore
Ci mantiene gentili"
- The messenger - Linkin Park -
- È sconvolgente quello che è successo a quei due ragazzi... - Disse Niky dopo essersi fatto raccontare tutto da Chris il quale era stato aggiornato da Joshua e gli altri. Kari era a farsi visitare, finalmente.
Chris lo guardò sorpreso che avesse inserito anche Gabriel nel suo discorso di pietismo e Niky capì il motivo di tale sguardo.
- È un crimine quello che hanno subito. Tutti e due. Un orrore! E guarda a cosa ha portato! Uno è diventato un serial killer, l'altro un vagabondo tossicodipendente alcolizzato e forse pure suicida per un soffio! Kari è diventato un autolesionista terrorizzato dalla vita incapace di morire! Si è distrutto in tutti i modi possibili perché era convinto che non ci fosse redenzione nella vita ma solo sofferenza! Eppure non voleva morire! Quindi faceva in modo di dormire. Con la droga, con l'alcool, con qualunque cosa! E Gabriel? Solo perché è stato più fragile di Kari si è ridotto a vedere in lui tutto il suo unico mondo e quando questo unico mondo se ne è andato non ha più retto ed ha accettato la sua trasformazione. È stato colpa di quell'uomo mostruoso! È lui il vero mostro autentico in questa storia! Come fai ad essere così malato e ad accettarlo? Come fai a non renderti conto di esserlo?! Come fai a fare una cosa del genere a dei bambini!? E lei? Lei che sapeva ma pensava a coprire tutto per l'immagine? E tutta la gente che li vedeva e pensava che fossero bambini difficili da punire e non da aiutare? Come è possibile che si sia arrivato a questo? Guarda cosa è successo! Venti ragazzi hanno pagato con la vita e due si sono distrutti fino a questo punto, uno dei due è morto e forse solo ora avrà la pace meritata! -
Chris rifletté sul suo fiume di parole capendo che dopotutto aveva ragione.
- È assurdo dirlo ma immagino sia vero. Era una vittima anche Gabriel. Solo che non ha combattuto per non esserlo. Non ci è riuscito. -
- Era fragile. Era solo fragile! E Kari? Riuscirà a tirarsene fuori del tutto? Ad essere felice e basta senza incubi, ritorsioni, ricordi, conseguenze e ombre? Riuscirà ad uscirne? Come si fa ad uscire da una cosa del genere? - Niky era agitato e gli veniva da piangere, pensare a come si dovesse sentire il suo amico e sapere di non poter fare nulla. Chris gli prese la mano e alzò piano il braccio per farlo appoggiare su di lui, Niky si era seduto sul suo letto e si era sistemato accanto a lui.
Appoggiò la testa sulla sua e sospirò piano, poi quando lo sentì calmo, Chris disse:
- Non è solo, Kari. Gabriel non ce l'ha fatta perché era solo. Kari non è più solo. Per questo ce la farà. -
Fu come alzare la tapparella che gli impediva di vedere.
Si tirò su e lo guardò stupito dal fatto che non ci avesse pensato. Come era possibile?
Era lui quello che vedeva sempre il lato positivo di tutto. Cosa gli era successo? Per un momento si preoccupò di questa sua mancanza, ma il sorriso dolce di Chris che aveva capito a cosa pensava, arrivò a dargli la risposta.
- Scontrarsi con l'orrore della vita lascia segni in tutti. Però la cosa bella è che quando noi non vediamo, c'è sempre qualcuno che può vedere per noi. - Queste erano le tipiche parole di Niky. Questi sorrise capendo che aveva ragione, cominciò a sentirsi così meglio, lentamente, che il sorriso gli tornò.
- Da solo non ce l'avrei mai fatta. Io lo dico da quando ti conosco. Sei entrato nella mia vita e mi hai salvato! -
Chris sorrise divertito e gli baciò la testa.
- Strano. È quello che penso io di te! -
Niky si strinse nelle spalle sempre senza smettere di sorridere.
- Ci sono tanti modi di essere salvati... -
Quanto era vero...
Quando la porta si aprì ed i due smisero di abbracciarsi, si rilassarono subito nel vedere Kari.
Chris trattenne il fiato per un momento, aveva due occhi rossi, gonfi e piccoli. Si capiva che aveva pianto di nuovo ma non solo.
- Kari! - Disse Niky sorpreso e felice di vederlo. Non sorrideva ma aspettava una reazione per vedere come stava.
Il ragazzo sospirò, i muscoli facciali erano intorpiditi, non riusciva ancora a sorridere.
Si avvicinò a Niky, però, e quando il ragazzo aprì le braccia lui si chinò per raccogliere quell'abbraccio che aveva aspettato da quando era uscito dalla camera d'albergo di Gabriel.
Chiuse gli occhi, respirò il suo profumo e premette il volto contro la sua spalla. Niky lo cinse dolcemente e l'accarezzò senza dire nulla.
Dopo dei minuti passati così, Kari cercò di parlare ma le corde vocali si erano completamente infiammate al punto che non poteva più dire mezza parola nemmeno se lo voleva. Una reazione allo stress e allo shock.
Niky sorrise e gli baciò fraterno la guancia.
- Di niente. Grazie a te per avermi salvato la vita. Sarei morto senza di te. - Nel momento in cui lo sentì, Kari trovò la sua redenzione.
Non ci aveva pensato ancora a cosa aveva fatto uccidendo Gabriel.
Aveva salvato un'altra vita.
Una vita importante.
La vita di Niky, il ragazzo che gli aveva restituito la voglia di essere felice.
Queste lacrime furono purificatrici e portatrici di pace.
Per cui furono le lacrime più belle mai versate. Di migliori non ne avrebbe mai più fatte uscire.
Joshua fece una gran fatica a contenere le notizie, fu un miracolo riuscire a non rivelare tutta la storia. Naturalmente qualcosa dovette dire.
Kari era stato categorico, non voleva assolutamente far sapere che c'era lui di mezzo, niente di ciò che lo riguardava doveva essere reso noto.
Fu questo ciò che disse in conferenza stampa:
- Nella giornata di giovedì sera, il cantante e leder dei Royal, Christopher Richiardson, è stato trovato in gravi condizioni a causa di una ferita da arma da taglio al fianco. Christopher è stato subito soccorso ed ha immediatamente ricevuto le cure adeguate. La notte è stata critica. Il ragazzo aveva perso molto sangue, ma fortunatamente non erano stati lesionati organi vitali. Al mattino di quest'oggi, Christopher si è svegliato e migliora a vista d'occhio, è fuori pericolo e starà bene. L'aggressione è avvenuta in casa sua ad opera del signor Gabriel Bellier. Costui era un conoscente alla lontana della band, purtroppo non lo conoscevamo abbastanza da poter immaginare che persona fosse in realtà. Non sono autorizzato a rivelare altri dettagli su Bellier né a spiegare in cos'altro è coinvolto, però il suo crimine non si è limitato all'aggressione a Christopher. Bellier è stato preso e in seguito ad uno scontro violento dove ha riportato ferite gravi, è morto in ospedale. La vicenda si chiude qua. Christopher recupererà presto le sue condizioni di salute, naturalmente dovremo annullare la prima parte del tour, per i rimborsi collegarsi al nostro sito internet. Ci sono domande? -
Joshua era il manager e portavoce del gruppo, per cui era prassi una cosa simile. Non in quelle circostanze, naturalmente.
- È vero che è stato portato d'urgenza anche il collaboratore e paroliere Nicolas Lynus? -
- Sì, è stato aggredito anche lui ma anche le sue condizioni sono stabili e migliorano. -
- In cosa era coinvolto Bellier? -
- Non sono autorizzato a rivelarlo, dovete chiedere all'ispettore che si è occupato del caso o al procuratore. -
- Si dice che fosse protagonista di uno scandalo, è vero? -
- Il signor Bellier era coinvolto in affari criminosi, di più non posso dire. -
- Nessun altro membro del gruppo è rimasto coinvolto? -
- No, nessuno. -
- Ma chi ha fermato Bellier riducendolo in fin di vita? -
- Un coraggioso benefattore che vuole rimanere anonimo. -
- Non ci può dire niente su di lui? -
- Era un conoscente di Bellier che ha scoperto cosa aveva fatto e lo ha fermato. -
- Quando sarà in grado di tornare sui palchi, il signor Richiardson? -
- Spero presto, i medici sono ottimisti, la guarigione dipende sempre dalla persona. Mi auguro in un paio di settimane. -
Con questo Joshua lasciò i microfoni dei media e andò via. Aveva fatto quello che aveva potuto, purtroppo non poteva assicurare che i giornalisti, nell'indagare su Gabriel e scoprire in cosa era coinvolto, non scoprissero di Kari. Il ragazzo era scappato da ragazzino ed aveva cambiato identità, però non era escluso che si potesse arrivare a lui. Sperò di poterlo proteggere, ma era consapevole che la soluzione non era quella.
Kari doveva avere il coraggio di esporsi e dire tutto, era l'unico modo per non avere ritorsioni inattese.
Niky e Chris furono dimessi insieme con l'ordine di riposo assoluto. Chris per più tempo di Niky.
Doveva evitare sforzi e camminare il meno possibile con molta calma.
Niky si sarebbe occupato egregiamente del suo compagno.
Quando arrivarono a casa la festa fu d'obbligo, i due se l'erano aspettata per cui non rimasero sorpresi.
Per Chris era molto doloroso ridere, camminare e perfino parlare. Qualunque cosa implicasse muovere anche solo di poco i muscoli dell'addome, in special modo il fianco, per lui era un'estrema tortura.
Per cui faceva un cenno di sorriso e poi una smorfia in alternanza, presto divenne oggetto di derisione ma era sempre meglio riderci su che drammatizzare.
L'atmosfera a casa Richiardson era molto allegra, c'erano solo i pochi intimi fidati, gli amici più stretti, i familiari ed ovviamente il gruppo.
Chris fu sistemato nel divano, steso comodamente, e nella poltrona accanto si mise Niky. Si erano sistemati tutti intorno a loro, non era una vera festa ma più un bentornato. Avevano deciso di non esagerare perché se la situazione fosse stata troppo allegra, poi a Chris sarebbe venuto da ridere. Queste le paure espresse da Niky ed allora avevano deciso di dargli retta.
L'atmosfera era intima, erano tutti intorno a loro e parlavano continuamente sovrapponendosi spesso per aggiornarlo su tutte le cose possibili ed immaginabili. In ospedale comunque erano sempre venuti a trovarlo. Quando ebbero esaurito tutti gli aggiornamenti, Chris parlando piano e faticosamente ma con la sua esterna sicurezza, disse:
- Ragazzi, fate come sempre! Saprò controllare i miei muscoli addominali per non sforzarli. Non è una festa di benvenuto senza musica, giochi stupidi e bevute estreme! -
Sean si alzò alzando le braccia in alto come avesse appena vinto un premio.
- Hai dimenticato gare vinte da me! - Chris lo puntò col dito e si finse serio:
- Ehi, le vinco io quelle! -
- Certo, quando stai bene! Ora mi aggiudico di diritto tutte quelle presenti e future finché non ti rimetterai in piedi! E se sono fortunato parliamo di molto, moltissimo tempo! - Ovviamente lui scherzava, era il suo ruolo e poi era brutto fingersi seri e tranquilli per non far ridere Chris.
Questi sogghignò, fu il massimo che poteva concedersi.
- Giorni, solo pochi giorni e poi tornerò a farti il culo! Goditi queste false vittorie! -
I due gareggiavano sempre su tutto durante queste feste, erano le attrazioni principali, i giochi insomma.
Era strano non farne ma si fecero una ragione, chiaramente.
- Godrò come una merda! Se vuoi mi esibisco davanti a te per farti vedere i miei miglioramenti! - Sean infieriva per evitare che nascessero argomenti tabù e che l'atmosfera si appesantisse. Chris sorrise e poi fece una smorfia tenendosi il fianco ferito e bendato.
- Non farmi ridere troppo che mi ballano tutte le budella! - A questo risero gli altri e furono felici di vedere che almeno per quel che lo riguardava era tutto a posto.
- Adesso spargetevi per casa e lasciatelo in pace che se ride troppo gli fa male! E tu Sean sappi che è una falsa vittoria perché lui non può gareggiare! - Prese la parola battagliero Niky, ma sempre col sorriso sulle labbra. Sean fischiò sorpreso per la difesa ferrea.
- Hai un avvocato fantastico, Chris! - Chris a quel punto divenne anche malizioso:
- E non sai cos'è quando fa il mio dottore! - Ovviamente le risate ed i fischi si sprecarono e Niky divenne di mille colori mentre decideva di andare al bagno.
Quando tornò si erano sparsi per casa davvero a cercare da bere e da mangiare, la musica era stata messa nel loro super impianto stereo da sogno. Avevano inserito una chiavetta usb piena di canzoni che ascoltavano sempre in quelle occasioni.
Era stata aggiornata con l'ultimo album uscito.
La riproduzione era casuale.
Non avevano minimamente pensato a cosa sarebbe potuto accadere con una semplice leggerezza simile. Se l’avessero immaginato, naturalmente, non avrebbero messo su quella musica.