*Facciamo la conoscenza di un personaggio secondario che nella prima parte ricopre un ruolo parecchio importante. Si tratta di Denis, un calciatore che approfondiremo nei capitoli, straniero, già molto noto a sua volta, che lega da subito con Jay nonostante la loro estrema diversità. I due parlando di tutto e di tutti, si ritrovano ad analizzare David, ancora più un anatroccolo che cigno. Ma se il talento c'è ed è solo bloccato, come fare per aiutarlo a tirarlo fuori? Forse Denis ha un'idea. L'attore che ho scelto per interpretarlo è Logan Lerman. Buona lettura. Baci Akane*

2. IL CIGNO ANATROCCOLO

denis jay

Gli occhi attenti dei due ragazzi non perdevano di vista un secondo i movimenti di David in campo. Era l’ora della partitella finale della sessione di allenamenti mattutina, di norma Jay e Denis stavano sempre in campo dall’inizio alla fine, ma quel giorno erano particolarmente su di giri, così visto che facevano gli idioti erano stati sostituiti. Era raro sostituire Jay, sia pure in una partitella, ma ogni tanto capitava.
David in campo al contrario era molto concentrato e stava facendo bene, sorprendendo tutti. 
Era da poco che aveva dimostrato le sue reali doti lasciando intendere che ne aveva ancora molte da far emergere, perciò stavano tutti più attenti a lui quando giocava per capire come mai non fosse sempre il cigno che aveva dimostrato di poter essere. 
- Hai anche tu l’impressione che David sia un anatroccolo in attesa di diventare un cigno? - Fece pensieroso Denis senza staccare gli occhi dai movimenti fluidi ed eleganti di David. 
- Ho l’impressione che abbia una doppia personalità. L’anatroccolo ed il cigno. A volte è uno, a volte è l’altro. - Rispose sempre ipnotizzato dai movimenti aggraziati di David, era impossibile non guardarlo quando faceva certe cose con la palla, aveva dei colpi, dei movimenti agili che denotavano un talento reale. 
- Dici che non si tratta di lui che ha talento inespresso? - Chiese il compagno con cui aveva legato subito appena messo piede nel nuovo club. 
Jay scosse la testa deciso piegando la bocca all’ingiù. 
- Può migliorare moltissimo, può diventare uno dei più bravi della storia del calcio, però non è che ora è un incapace... - Denis si girò di scatto guardando meravigliato il compagno. 
- Certo che no, non intendevo quello! - Jay sorrise per fargli capire che non si era seccato e si appoggiò con la schiena alla panchina, dimostrando che era rilassato. 
- È già bravo, può diventarlo ancora di più. Dovrebbe applicarsi di più e acquistare sicurezza. Il punto però è un altro. - Denis lo guardò interessato e curioso senza interromperlo. Jay senza staccare gli occhi da David che eseguiva un tiro al volo dalla distanza in una posa da cigno più che mai, disse: - Perché a volte sembra un anatroccolo se in realtà è già un cigno? - Denis alzò le spalle trovando semplice rispondere a quella domanda. 
- È solo timido ed insicuro, è molto chiuso e questo non lo aiuta ad inserirsi e ad esprimersi sempre al suo massimo... - Jay sospirò e piegò ancora le labbra all’ingiù rimanendo perplesso. 
- Sì, forse è solo questo... ma vedi... viene all’ultimo minuto agli allenamenti e va via subito... non lo so, forse è anche questione di impegno ed interesse... è dotato, ma spesso la dote di per sé non basta... è quasi sprecato, non trovi? - Denis rimase colpito dal dialogo perché lo conosceva da quasi un anno, ormai, ma di fama lo conosceva da prima. Tutti sapevano che Jay non si interessava a niente e nessuno, almeno in apparenza. Invece aveva analizzato così attentamente un loro compagno di squadra tendenzialmente riserva, notando un sacco di cose. Ne era quasi turbato, glielo poteva leggere.
Era Denis l’analizzatore, l’osservatore, quello che si interessava agli altri e che coi suoi modi amichevoli aveva influenze positive sugli altri, infatti era subito diventato amico di Jay. Il primo amico lì dentro, in effetti, che aveva spianato la strada a tutti gli altri pieni di pregiudizi su di lui, convinti di trovarsi la tipica stella stronza. 
Denis, dolce e carino, aveva socializzato subito ed in qualche tempo erano diventati molto amici, si erano legati tantissimo. La sua influenza positiva aveva spinto Jay a mettere un po’ la testa a posto, infatti aveva smesso di frequentare locali di dubbio gusto con compagnie di gusto ancor più dubbio. 
Jay non era il classico rubacuori che cambiava una donna a sera, ma non serviva quello per farsi una brutta fama. Comunque grazie a Denis si era messo un po’ la testa a posto, usciva solo quando era il caso di farlo e cercava di farlo in sordina o comunque per locali socialmente accettabili, senza esagerare. Anche la sua mise pubblica era alla moda e perfetta, ma non troppo eccessiva. 
- Dovremmo coinvolgerlo nelle nostre uscite. - Infatti i due uscivano spesso insieme, anzi, era stato il passare il tempo insieme a spingere Jay a smettere con compagnie discutibili per locali ancor più discutibili. 
Jay guardò Denis meravigliato.
- Ma lui non esce con nessuno di noi! - Infatti David era sempre isolato per i fatti propri, non aveva ancora legato con nessuno. 
- Appunto! Magari è per questo che fatica ad inserirsi nel gioco e ad esprimersi al suo meglio. - Buttò lì semplice e sorridendo Denis. Jay tornò a guardare David immaginandosi loro tre ad uscire insieme. 
- Mah... non ci azzecca nulla con noi... - 
- Che ne sai? - Denis insisteva ma senza essere fastidioso. - Magari è timido e nessuno glielo ha mai chiesto, però se lo facciamo noi potrebbe avere piacere ad unirsi a noi... - Aggiunse con dolcezza. 
Al fischio del mister che indicava la fine ufficiale degli allenamenti, Jay si alzò saltellando stanco di stare seduto tranquillo e si stiracchiò. 
- Va bene, proviamo! - Denis meravigliato si alzò. Jay era molto esclusivista con la sua amicizia, ogni tanto faceva venire qualche loro compagno particolarmente aperto e socievole, qualche connazionale suo o di Denis magari, che sapevano fare festa e divertirsi, ma tendenzialmente aveva un giro esclusivo e comunque era raro che aprisse la loro relazione a qualcun altro. - Solo se ti va... era giusto perché ti vedevo interessato a David, ma se non vuoi... - Jay lanciò un fischio in direzione di David che nemmeno si girò a guardarlo uscendo con gli altri dal campo, così gli corse dietro e gli saltò sulle spalle facendolo quasi cadere in avanti per la sorpresa. 
Denis vide la scena da lì curioso. Jay con un sorriso coinvolgente gli si era appeso con un braccio al collo e gli aveva chiesto di uscire con loro, David preso totalmente in contropiede gli aveva chiesto di ripetere. 
- Vieni a bere qualcosa da me dopo gli allenamenti! Sarai curioso di vedere la villa più grande della città, no? Vengono anche Denis e gli altri... - Denis, sentendo il resto della frase, ridacchiò. 
Era una furbata coinvolgere anche gli altri, riportava tutto ad una dimensione quasi normale ed essendo ‘gli altri’ dei pazzi scatenati, potevano essere una buona terapia d’apertura per uno chiuso come David. 
“Non farebbe mai una cosa solo in tre, se esce con me, esce solo con me!”
Pensò Denis divertito. Jay era un libro aperto per lui, anche se tutti lo fraintendevano. Ma era solo perché non ci uscivano insieme, non lo vedevano nel privato. Lo vedevano solo in pubblico o a calcio. Ma c’era un Jay reale che mostrava a pochi eletti. Quel Jay era decisamente una bella persona e Denis non capiva perché non lo mostrasse di più... sarebbe stato più apprezzato invece che o amato od odiato e quindi ferocemente insultato. 
- Beh... io non saprei... - Jay gli aveva pizzicato il sedere poco finemente: 
- Eddai, ti divertirai! Ho la piscina, un impianto stereo da urlo e sono specializzato in cocktail! Oggi è una delle prime belle giornate di primavera, vieni! - Jay aveva insistito davvero tanto e forse era stato per quello che aveva accettato. Con sorpresa di entrambi i ragazzi, la sua voce bassa e penetrante con un forte accento straniero delizioso, aveva detto: 
- Ok, sarò dei vostri. Grazie dell’invito! - Educato. Non sembrava nemmeno lo fosse, tanto che era chiuso. Denis iniziò a capire anche David, cosa che fino a quel momento aveva avuto difficoltà perché il giovane si era proprio isolato tanto. 
Mentre Jay lo lasciava andare per saltellare verso i famosi ‘altri’ ordinandogli di venire da lui, Denis seguì con lo sguardo David che si infilava nel corridoio verso gli spogliatoi. Lo vide fare un sorrisino timido e meravigliato e si intenerì. 
Si era emozionato. 
- Decisamente da stimolare, lì sotto c’è un cigno di quelli belli! -