NOTE: È la fic finale delle serie varie che ho scritto sui sewis. Non so se sarà davvero l’ultima, anche se spero di no. Noterete che oltre ad essere estremamente sebcentrica, è anche un po’ malinconica. Ho voluto inserire i personaggi più importanti per lui, perciò ci sono POV che si alternano di Lewis, Charles e Mick. Poi, ovviamente, anche Seb. Ho cercato di mostrare ciò che secondo me lui significa per loro. Come sempre ho intrecciato fatti reali con la mia personale visione. Comunque Lewis è davvero convinto Seb tornerà, l’ha detto nella press di giovedì che è anche il giorno in cui c’è la famosa cena; ed è vero che ha organizzato lui la serata in suo onore e l’ha pagata tutta di tasca sua, anche se non penso fosse proprio una sorpresa per Seb, ma non si sanno troppi dettagli, se non che durante questa serata lui ha consegnato a tutti i piloti un biglietto che ha scritto lui stesso per loro.
La fic conta 6 capitoli, è completa, ne metterò uno a settimana circa.
Grazie in anticipo a chi la leggerà. Per sapere quando pubblico, seguite la mia pagina. https://www.facebook.com/akanethefirst
Buona lettura. Baci Akane
1. LIBERE CONSIDERAZIONI DI LEWIS
/Lew/
Il fatto che io sapessi che sarebbe stato questo l’anno della sua fatidica decisione non significa che penso che sarà realmente l’ultimo anno della sua carriera.
Sarà perché sono sempre stato graniticamente convinto che avremmo smesso insieme o perché ho bisogno di lui mentre io sono in pista, perciò è probabile che sono solo il solito egoista che fa ciò che deve per rimanere a galla.
Comunque sia dopo esserci stato male, averlo rifiutato ed in seguito accettato e dopo svariati pianti, ho capito una cosa.
Seb può credere quello che vuole e può anche esserne super convinto, ma io so che è presto e che non è ancora ora per lui.
È successo solo perché è finito in un team di merda come l’Aston Martin che dopo il primo anno promettente ha fottuto tutti rivelandosi lo schifo che sono. Se era in un team più competitivo che gli permetteva di gareggiare per le prime posizioni invece che per un decimo posto, allora sicuramente si sarebbe divertito e sarebbe rimasto ancora.
Ma lo capisco, eh?
Io probabilmente sarei uguale, al suo posto.
Siamo abituati a correre per le prime posizioni, a giocarci il mondiale e a vincerli.
Perciò la volta che non succede ti spegni, vai in depressione, perdi la strada.
A Seb ad un certo punto gli è rimasto solo il cuore, ma non vai avanti molto con quello, infatti alla fine non ce l’ha fatta ed ha mollato.
Però so che basta che torni in un team più competitivo e dal momento in cui ho notato i soliti ciclici problemi in casa Red Bull - perché chi non ha problemi con quei deficienti? - ho subito realizzato una cosa.
Magari un anno per riposare e staccare e disintossicarsi dai perdenti se lo prende, glielo concedo anche se mi scoccia.
Ma poi tornerà, perché lo conosco.
È presto per mollare ed è competitivo e gli piace troppo il mondo delle corse. Non solo perché è un perfezionista e, come dicono tutti quelli che hanno lavorato con lui, è il tipico personaggio che riesce bene in tutto quello che fa perché si applica e si impegna, ma anche perché semplicemente non puoi fare a meno dell’adrenalina. Di questa adrenalina.
È una dipendenza, per questo chi corre non riesce più a smettere e chi smette poi torna. Vedi Fernando, Michael a suo tempo e molti altri esempi di piloti che dopo aver lasciato sono tornati.
Noi diventiamo dipendenti dell’adrenalina che assorbiamo nelle corse e farne improvvisamente a meno è impossibile.
Siamo convinti che non ne possiamo più, che abbiamo bisogno di smettere, ma in realtà ci serve solo staccare la spina, riposare e cambiare aria. Ci servono altri obiettivi, altri stimoli ed altre proposte.
La Red Bull è perfetta perché sono così stronzi da cambiare piloti come si cambia i calzini. L’unico che rimarrà finché sarà competitivo e vincente, anche se in modo discutibile ma alla fine concordo che contano i risultati, è Max. Gli altri sono sempre cambiati.
È durato tanto Seb perché ha vinto 4 mondiali, poi è arrivato Daniel ed anche lui è rimasto un po’, finché non hanno capito che sarebbe stato Max a riportargli i mondiali, anche se poi è successo con certi trucchi.
Ma con lui chi cazzo ti dura tanto?
Pochi sono quelli che ci vanno d’accordo e solo da fuori la macchina.
Anche Daniel ha sofferto accanto a lui nonostante stessero addirittura insieme, ma il loro rapporto si stava rovinando ed è dovuto andarsene per recuperarlo. E ci hanno messo un po’, fra l’altro. Nel frattempo Max è riuscito a fare i suoi casini con Charles, e con casini intendo inciuci che nemmeno io ho afferrato bene, è Seb quello ben informato ed aggiornato.
Ora Max è preso fra Charles e Daniel e non credo che intenda scegliere.
Il punto è che Max al di fuori della pista ha moltissimi amici ed è una persona divertente e piacevole, io per primo mi trovo benissimo con lui fuori dalle macchine, ma quando è nella monoposto diventa un killer. Non è tanto lo stile di guida, che è comunque una cosa che mi sta sulle palle lo stesso, perché non è pulito, ma corre ‘a tutti i costi’. È più che altro per il principio che ignora totalmente chi ha intorno. A lui non fotte un cazzo di chi gli sta intorno in pista, chiunque sia, amico, nemico, rivale, compagno. Se abbiano ragione o torto gli altri non conta, per lui conta solo che sarà lui a passare e non importa nemmeno come. Spesso facendo torti ai poveri che gareggiano ruota a ruota con lui.
Ci sono pochi che possono sopportare questo suo profondo egoismo in pista ed il fatto stesso che in Red Bull lo difenderanno sempre.
Sta lì il problema con lui e la Red Bull.
Loro puntano al pilota vincente e con vincente si intende quello che gli porterà mondiali o che potenzialmente glieli potrà dare.
Per lui loro sono disposti a tutto, qualunque cosa, anche seppellire i suoi cadaveri. Se per lui devono maltrattare o cagare in faccia all’altro loro pilota di turno, lo fanno senza esitare.
Per questo non resisti accanto a lui, non ce la fai fuori dalla Red Bull, in altre macchine, a competere sulla strada, figurati con la stessa squadra.
Sono sicuro come la morte, perché lo conosco meglio di come conosco me stesso, che l’unico al mondo in grado di sopportare una cosa simile è Sebastian Vettel.
Anzi, gli insegnerà come si sta al mondo, potrà avere un’influenza positiva, così come l’ha avuta su Charles.
Anche lui all’inizio ha tirato fuori poco dopo il suo vero carattere ed è stato sconvolgente, perché nessuno l’avrebbe mai detto.
Ma non per niente ha questa strana cosa con Max ad intervalli regolari.
Fra un litigio e l’altro.
Perché ha un carattere da bastardo, il piccolo stronzo; è così che lo chiamo scherzando.
Sembra buono, ma in realtà è un demonio.
All’inizio Seb ha avuto problemi con lui perché non se l’aspettava, poi ha imparato a conoscerlo e ha capito come fare con lui ed ha fatto breccia.
Ora l’adora.
Penso che al di là dei suoi amici con cui è cresciuto nelle piste sin da piccolo, Charles abbia un’adorazione per Seb e considerando che al primo anno in Ferrari insieme si detestavano, è un risultato incredibile.
Seb è un domatore di bestie, non solo potrebbe sopportare Max, ma potrebbe anche farlo crescere e migliorarlo da un punto di vista umano e fargli capire che in pista, se continua così, un giorno ucciderà qualcuno e a quel punto non riuscirà più a salire su una macchina.
L’anno scorso l’ha quasi fatto con me, ero furioso, lui anche. Non si è guardato indietro, non mi ha chiesto scusa.
So che sul momento non si è reso conto di essermi letteralmente passato sopra la testa, ma poi sì e non è che è venuto a scusarsi e chiedermi come stavo.
No.
Perché in realtà stavo bene, perciò non c’era da preoccuparsi.
Ma se ci rimanevo sai come finiva lui?
Seb potrebbe essere la sua salvezza, in questo senso. Dargli quell’umanità che lo stronzo di suo padre non gli ha mai dato.
Poi per carità, al di fuori delle corse è una persona piacevole, ci ridi e ci scherzi ed è bello stare con lui, ma quando siede su una macchina si trasforma.
Se c’è uno che vedo bene accanto a lui è Seb, non ci vedo nessun altro.
Qua si arriva al punto iniziale.
La Red Bull non ha mai tenuto un secondo pilota molto a lungo perché non sono in grado di gestirli, perciò si liberano i posti con una tale velocità da rendere tutto estremamente facile, per Seb.
Se loro dovessero proporre a Seb una macchina, il prossimo anno o quello dopo, lui ci andrebbe da loro perché sono sempre stati competitivi e comunque si è trovato bene lì, lui l’ha sempre detto ed è sempre rimasto in buoni rapporti con loro.
Un altro posto in cui lo vedo bene è dirigente o team principal o membro dello staff di qualche scuderia. So che se la Ferrari glielo proponesse lui ci andrebbe subito, ma la Ferrari è una gran brutta gatta da pelare. Posto che non è mai stato un problema di piloti come hanno sempre tutti voluto metterla, perché così era più facile, nel loro caso dovrebbero cambiare dai vertici, dovrebbero mettere al comando gente in gamba, parte da lì il loro cambiamento.
È da anni che è un disastro, hanno messo una serie di incompetenti uno dietro l’altro.
Adesso che al vertice hanno uno che non gli frega un cazzo di loro ed ha lasciato tutto nelle mani di un altro incapace come Binotto, può andare solo peggio.
Ma lì serve che chi ha in mano il Cavallino, sia interessato e metta qualcuno di veramente capace alla guida pratica della scuderia.
Qualcuno che oltre ad amare la Ferrari, sappia fare quel lavoro.
E ne conosco solo uno, al momento.
Però capisco che avrebbe bisogno di pratica, conoscendolo vorrebbe farla, però io so che lui sarebbe pronto anche ora per guidarli al posto di Binotto.
Farebbe un lavoro eccellente.
Sono le due strade di Seb, non ne vedo altre.
Comunque sono sicuro di una cosa.
Tornerà.
Altro che se tornerà.
Nel frattempo... preparerò il suo gran finale. Lo farò per lui, perché è convinto che questa sia la sua ultima gara, lo crede davvero e voglio che sia tutto perfetto, per lui. Che sia indimenticabile. Che sia come merita.
Io so che tornerà, che non è la sua ultima.
So che lui pensa che io lo credo perché non posso accettare che non correrà più, che mi sto ‘proteggendo dal dolore’ così.
Ma sono sicuro che ho ragione.
Ad ogni modo farò per lui tutto ciò che merita, voglio che viva quella che per lui è la sua ultima gara in modo semplicemente perfetto. Ci penserò io a lui!
- Ti sbrighi? Il ristorante che ho prenotato è dall’altra parte della città, staremo un sacco ad arrivare, dobbiamo uscire ora!
Ovviamente non è vero, non è così lontano il ristorante, ma devo permettere a George di prendere i suoi stramaledetti biglietti e se non usciamo non può farlo. Oltretutto poi deve arrivare prima di noi che saremo gli ultimi.
Seb esce dal bagno con una calma assoluta, è vestito con una camicia verde scuro e dei jeans grigi, quel colore si sposa alla perfezione coi suoi occhi blu, adoro come sta col verde. Per un momento mi perdo a guardarlo, poi però mi innervosisco vedendo che è ancora scalzo e non sembra avere fretta.
- Che c’è? Di solito sono io quello che ti mette fretta!
- Di solito corri in pista per raggiungere la navetta che ci fa fare il giro prima della gara perché sei sempre tardi! - puntualizzo acido ricordandogli che in generale io sono ritardatario, ma lui è cronicamente quello che corre in pista a piedi per raggiungere gli altri.
- Con te! Corro con te! Perché facciamo tardi insieme a darci il bacio di buona fortuna pre gara!
Anche lui ha la vena polemica, stasera, ma sta ridendo mentre lo dice così glielo perdono. Faccio il broncio perché ha ragione. Facciamo tardi insieme. Puntualmente tardi.
Ma stasera non possiamo!
- Dai, ho prenotato... - mi lagno sperano che si muova.
Seb, seduto sul letto, alza le spalle e si infila le scarpe.
- Va bene, siamo solo noi due, nessuno si aspetta che due piloti famosi siano puntuali!
- Li ho pagati per dimenticarsi che siamo famosi. - replico mentre batto il piede per terra. Di solito faccio così quando andiamo a cena fuori solo io e lui.
- E se siamo in ritardo si dimenticano di dimenticarsi chi siamo? - chiede cercando di capire quale sia il problema. A questo punto non posso non ridere, è così spontaneamente scemo! Come diavolo farò l’anno prossimo senza di lui?
- Dio Seb, ti prego!
Alla fine si decide ed esce, io alzo gli occhi al cielo grato, guardo il sacchetto coi suoi biglietti che scrive da settimane ai piloti e lo metto vicino alla porta sperando di non essere notato.
Ho lasciato la mia chiave elettronica a George e gli ho dato indicazioni precise, ma deve comunque essere là prima di noi e non voglio mangiare la foglia. Voglio che questo cretino sia sorpreso nel vedere tutti i ragazzi là. Tu guarda se devo fare tanta fatica per fare una sorpresa al mio fidanzato.