*Siamo alla fine, non ci sono proprio più capitoli spuntati perché contato male. Questo è l'epilogo. Ambientato all'inizio del 2019, Seb era appena diventato partner di Charles e all'inizio erano tutti carini e coccolosi, Seb faceva di tutto per farlo ridere e metterlo a suo agio anche se poi nel corso dell'anno le cose sono andate alla deriva (per poi risistemarsi). E siccome Dani è un po' l'arma di entrambi perché tutti e due hanno un bel rapporto con lui, ho deciso di usarlo innocentemente per qualche giochino finale fra loro, ma non pensate male. E Seb coi baffi era la cosa più terribile mai vista, sicuramente anche a Lewis non piaceva! In quell'anno Seb non aveva ancora il minimo sentore di come sarebbero andate le cose con la Ferrari e sognava ancora di rimanere lì a vita. A dopo i ringraziamenti. Buona lettura. Baci Akane*

EPILOGO.
UNA COPPIA PERFETTA

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/Lew/

“Potrebbe essere il primo reale istinto omicida che io abbia mai provato in vita mia. 
Sinceramente.
Insomma, non sono mai stato tanto geloso di Seb, perché so che lui è una persona che ha ottimi rapporti con tutti e quello più stretto l’ha avuto con Kimi e di Kimi non puoi essere geloso. 
Così quando vedo che si prende il piccolo dolce e bel Charles sotto la sua ala, inizio a passarlo ai raggi X ogni santa volta che i due interagiscono.
Cioè seguo il profilo di Charles e della Ferrari per assicurarmi di quel che postano, perché lo scemo non ha un profilo.
E se non facessi così non saprei tutte le cose che i due fanno insieme per promuovere la nuova macchina e per promuovere diciamo così il nuovo anno. 
Non saprei, per esempio, che Seb si prodiga in venti modi diversi per far ridere Charles che cerca di fare la persona seria quando li intervistano, ma scoppiano a ridere ogni tre per due che Seb parla, la situazione è esilarante. 
Esilarante per i tifosi, forse. Non per me.
Esilarante un paio di palle. 
Ogni foto o video di loro insieme si vedono quei due che parlano tanto e ridono insieme e Charles è assolutamente a suo agio col suo idolo Seb, perché si è preopccupato di dire tante volte che uno dei suoi idoli.
Fottiti stronzo.
Tu fai lo scemo con lui, io ti ricambio con la stessa moneta.
Quando ho eventi di presentazione vari con Val, approfitto bellamente di lui consapevole che si riempirà il web di materiale mio e suo che parliamo e ridiamo insieme. 
E amo il modo in cui Val mi guarda e mi venera, perché è evidente che gli piaccio, così posso approfittare e toccare le spalle di Val, il suo braccio e appoggiarmi a lui.
Posso anche abbracciarlo per salutarlo tutte le volte che ci sono fotografi. 
Tanto lo so che in qualche modo le foto faranno il giro. 
Per essere sicuro di farlo ingelosire, alla prima occasione buona con Dani, faccio tutto il carino complice anche con lui, ci facciamo beccare a parlare insieme e decido anche di mostrargli delle foto delle mie vacanze, sapendo che verremmo immortalati. Perfetto, mi dico. Non ho toccato Dani, ma so che farà breccia anche questa scenetta stucchevole.
Io solitamente sono molto più fisico di Seb che non tocca mai anima viva, ma lui ha un modo di fondersi agli altri che è più intimo in un certo senso. Il fatto che faccia ridere e parlare i morti la dice lunga sul suo modo di approcciarsi e di far breccia. Insomma, lui riesce a piacere molto più di me, e non ha bisogno di toccare o abbracciare qualcuno per ammaliarlo. 
Anche se mi tocca spesso la spalla o il braccio quando parliamo in pista nelle interviste o nel paddock, quando capitano le situazioni che siamo tutti lì dopo qualifiche o gare insomma. 
So che non lo fa con nessuno, solo con me.
E meno male. 
Mentre ci penso, mi pento di aver esagerato con le effusioni a Val, ma ormai è tardi.
Sono un impulsivo che pensa e fa mille cose e poi se ne pente sempre. 
E niente, ormai devo assumermi le mie responsabilità, ma ho il vago sentore che non mi dispiacerà molto. 

La stagione si apre oggi con la nostra press a cui partecipiamo noi due, Max, Dani ed altri colleghi. 
Le posizioni ai tavoli sono alternate perciò in mezzo a noi c’è Dani, un Dani super sorridente con cui ho avuto cura di interagire molto prima. Forse potevo evitare, ma quando Seb arriva in sala e mi stringe la mano, non ci eravamo visti prima perché entrambi avevamo avuto impegni. 
Beh ci siamo visti pochi giorni fa comunque. 
Lui mi guarda, io lo guardo. Ha i baffi.
Ed ecco il suo stile. 
Non ha bisogno di vendette particolari come scherzare troppo con qualcuno o toccarlo o riderci insieme. 
Lui sa che se vuole vendicarsi, basta che si faccia quei dannati baffi. 
E mi sorride felice mentre mi viene vicino e mi stringe la mano come se fossimo solo avversari di pista che vanno d’accordo. 
Dio ti prego. TOGLITI QUEI BAFFI! 
Non glielo posso gridare e non posso fare espressioni schifate, ma alla fine i miei occhi gli comunicano molto bene. Lui ridacchia e si siede al suo posto, al di là di Dani col quale comunque poi parla tutto il tempo e scherza e trova modi molto più pirotecnici di infastidirmi. 
Io lo so che lui è vendicativo ed esagera sempre quando deve farlo. Che prende il punto debole delle persone e ci ficca il dito, il coltello e pure l’ascia. 
Questo maledetto. 
Abbiamo sempre scherzato su Dani dicendo che entrambi ci troviamo bene con lui e che se non saremmo innamorati, ci faremmo un giro con lui. Seb ha avuto un anno con lui alla Red Bull e si sono conosciuti bene, io comunque sono sempre andato d’accordo con lui e si vede. Si vede che piace ad entrambi, devo dire, ed è sempre una gara fra noi a chi interagisce di più e meglio. 
Mica sono scemo ovviamente. 
Me ne sono accorto che facciamo lo stesso gioco demente mettendoci lui in mezzo. Ma i baffi.. cioè i baffi poteva evitarli.
I baffi con lui che sembra puntare al letto di Dani... insomma, lo so che me la sono cercata perché ho iniziato io per primo con lui, ma perché lui deve sempre esagerare?
Quando la press finisce, vedo Seb ignorarmi per invitare Dani a bere qualcosa con la scusa di insegnarsi a vicenda trucchi sulle rispettive lingue. Più che altro Seb gli dice che conosce il francese meglio di Dani e così Dani gli può spiegare meglio l’accento australiano su cui scherzavano.
E niente, con Dani hai sempre terreno fertile su tutto. 
Infatti accetta l’invito per le lezioni di lingua e qua mi parte l’embolo. 
Io avrò toccato una nota da non toccare, ma lui dovrebbe ricordarsi che non serve sempre esagerare! 
Non so come fargli capire che se fa sta cosa con Dani poi va in bianco per tutto il tempo che siamo qua alla prima tappa. Perciò quando usciamo c’è un banchetto con un piccolo buffet per inaugurare la prima press che dà una sorta di apertura ufficiale. O comunque perché è sempre la scusa giusta diciamo. 
Così quando prendo un bicchiere di succo all’ananas, ho cura di avvicinarmi a lui e spalmarglielo in faccia, un po’ a me e un po’ a lui.
A me solo sulla tuta, a lui proprio in viso. In quel viso a cui potrei fare tante cose. 
Seb rimane un attimo di ghiaccio, ma poi fa uno di quei suoi sorrisini dannati, quelli di chi ha capito. 
- Ops scusa, non volevo. Vieni in bagno che ci puliamo! - Dico fingendomi mortificato. 
E così lui mi dà quello sguardo malizioso forza cento, di quelli che la prima volta che me l’ha dato eravamo giovani e innocenti. Io lo ero lui no. Quel tipo di sguardo e sorriso che mi ha fregato e mi frega ancora. 
Mentre varchiamo la soglia insieme di uno dei famosi bagno che ci vede spesso negli anni, mentre lo sento chiudere a chiave la porta, mi pregusto la sua vendetta, o la discussione, o la pace. O qualunque nome vogliamo dare a quello che stiamo per fare, che facciamo spesso e che faremo ancora per un sacco, spero. 
Ma che ci posso fare? 
Sto stronzo mi ha fregato ormai molto tempo fa, adesso la carne è troppo debole per opporsi e fare la cosa giusta. 
E poi nel peccato sto così bene, chi vuole farla, la cosa giusta? Io no e scommetto nemmeno lui. Sorrido mentre girato verso il lavandino lo aspetto e quando sento le sue mani sui miei fianchi mi mordo la bocca e sono già pronto per lui, come lo sarò sempre.”

/Seb/

“Poi dice che sono io. 
Dimmi che non ha fatto tutto per questo.
Perché la dolcezza e l’amore è tutto bello, il romanticismo, le cose tenere. Ma anche questo so che lo fa impazzire e non mi dica che non ha cercato questo, che non mi ha spinto per arrivare qua. 
Ovviamente mi sono rifatto i baffi apposta per vendicarmi, perché poi sapevo che questa per lui non era una punizione, ma i baffi sì ovviamente. Lui odia i miei baffi. 
L’altra volta me li ha tagliati mentre dormivo, ormai era tardi per fermarlo, era andato con la macchinetta ad una velocità impensabile. 
Le mie mani si infilano sui suoi fianchi mentre sta rivolto al lavandino a lavarsi le mani e la tuta. 
- Sai quella è meglio se la togli. - Dico infilando le mani sotto le sue braccia, da dietro arrivo alla cerniera che abbasso. Quante volte l’abbiamo fatto così? 
È un classico. Uno di quegli Ever Green che non passeranno mai di moda. 
Lui ridacchia. 
- Mmm si forse hai ragione... - Si lascia abbassare la parte superiore della tuta, le mie mani vanno sul suo inguine e sotto ai boxer lo masturbo facendo mio quello che per me è proprietà privata. La mia ovviamente. 
È già eccitato naturalmente. 
- Comunque dovresti pulirmi visto che il succo in faccia non è piacevole. - sussurro contro il suo collo. Lui piega la testa e si tende come un gattino che fa le fusa, ma si gira fra le mie braccia e parte dal viso. 
- Hai ragione. Aspetta che ti pulisco. - Dice ignorando il fatto che forse può aver esagerato. Dico forse. Ma no figurati. 
Con le dita mi apre la tuta, scivola sulle spalle e sulle braccia togliendomela da sopra, la fa cadere ai fianchi e dopo aver leccato un po’ il mio viso ignorando i baffi che odia, finisce in ginocchio davanti a me, mi tira fuori l’erezione e continua a leccare lì. Io rido. 
- Non credo che il succo sia colato fin lì sotto, sai... - Lewis da sotto mi guarda con occhi da felino predatore, furbo e sexy. Maledetto. 
- Per sicurezza, non vorrei mai arrecarti alcun danno. - Mi mordo il labbro dimenticando come si articolano le frasi. 
Dopo c’è solo la sua bocca e la sua lingua sul mio membro già duro e mentre spingo con lui che succhia e gli tiro la testa a me con le mani, il mondo sbiadisce e tutto diventa ovattato. 
Mi era mancato fare porcherie negli ambienti delle gare, è una cosa che quando non correremo più ci mancherà e dovremo colmare la cosa invitandoci da soli alle gare. 
Penso a noi fra qualche anno, io a sostegno o come collaboratore della Ferrari mentre do saggi consigli a Charles e Mick. Che magari faranno coppia e vinceranno tutto insieme. 
Me li vedo bene. 
Lui nell’ambiente Mercedes o forse in generale a fare il re del mondo, a presentare linee di abbigliamento e qualunque diavoleria gli salti in mente. 
E poi noi così insieme mentre ci prendiamo a vicenda. Più io a lui devo dire. 
Lo sollevo, lo giro e lo piego mentre lui collabora abbassandosi il resto della tuta e dei boxer, mi chiama e geme fino a che non entro e inizio a possederlo da dietro. 
Ci mancherà ma sapremo colmare la mancanza, sapremo recuperare in qualche modo.
Dopotutto parliamo di noi due, siamo così creativi insieme che chi ci può fermare? 

Dopo che veniamo entrambi ci ricomponiamo ridacchiando maliziosi e ci laviamo mani e viso sul serio, resterò appiccicaticcio per tutto il giorno ma mi sta bene se è per quello che è successo qua. 
- Sei davvero geloso di Charles? - Chiedo stupito sapendo che è tutto iniziato per questo. 
- E tu di Val? - Alzo le spalle. 
- Più Dani in realtà. Ma so che è pure il tuo punto debole. Dani è un’arma a doppio taglio. - Lewis fa il broncio come un bimbo capriccioso pensando che ho ragione. Così prima di uscire si piazza davanti alla porta con le braccia conserte. 
- Ti propongo un patto. - Fa a questo punto deciso con una luce che brilla negli occhi: 
- Spara. - Rispondo con lo stesso sguardo acceso, il nostro tipico modo di guardarci e divorarci. Perché sappiamo che stiamo per tirare fuori qualcosa di demenziale e divertente. 
- Ti propongo di lasciare fuori dai nostri giochi di vendetta Dani da ora in poi. - Dice quindi convinto. Io annuisco subito. 
- Se pensi di essere capace di non caderci come un pero. - Lo provoco come mio solito e lui, come suo solito, ci casca dandomi un pugno alla pancia che però paro perché me lo aspettavo. Così gli afferro il pugno ed il polso e finisce che glielo tengo ed intreccio le dita con un’abilità che penso di avere solo io. Così si appoggia a me e mi guarda da vicino con un sorriso beato. 
- I giochi vanno bene anche se non esageriamo, ok? - Riassumo io evitando che si butti in una delle sue solite chiacchierate infinite. Annuisce e mi bacia le labbra per poi ritirarsi col nasino arricciato. Amo anche quello di lui. 
- E nel pacchetto esagerazione, oltre a Dani, ci metto i tuoi dannati baffi. Levali o ti levo il mio corpo di mano! - Così scoppio a ridere, lo bacio di nuovo, infilo la mano dietro di lui, apro la chiave, lui si scioglie, esce per primo pensando d’aver vinto un buon patto. Ma poi quando stiamo uscendo insieme, rispondo: 
- Sui baffi scordateli! - E a questo Lewis salta e mi fissa con occhi sgranati come se stessi bestemmiando, io rido e vado oltre facendogli l’occhiolino, poco dopo siamo di nuovo in mezzo agli altri, a ridere e scherzare. 
È una bella vita. È una vita meravigliosa. E comunque andranno le cose in F1 ed in Ferrari, sia che io coroni quel sogno sia che non ce la faccia, ne ho un altro. 
Essere felice con Lewis e guidare chi ha bisogno della mia mano per farcela in questo mondo complicato di macchine, un mondo maledettamente stupendo, specie se lo vivi con chi ami. 
Niente, sono proprio fortunato.

L’osservo comodamente seduto in uno dei macchinari mentre lui fatica tutto sudaticcio a fare palestra.
La musica che piace a lui si leva dalle casse dandogli il ritmo. Starei ore ed ore a guardarlo mentre si allena con i suoi mini shorts. Se ci sono io ha solo quelli per fortuna. 
Si è fatto delle ridicole treccine che a lui piacciono particolarmente ed io non so come dirgli che se lui ha diritto di farsi quelle treccine sulla testa, io dovrei avere il diritto di farmi i baffi quando voglio ma penso che glielo dimostrerò. 
Il suo corpo perfetto guizza insieme a tutti i suoi muscoli che mi ipnotizza. 
Se il suo passatempo preferito è fare palestra, il mio è guardare lui mentre fa palestra. 
- Hai finito? - Mi chiede improvvisamente. Io lo guardo senza capire. 
- Di fare cosa? - 
- Di poltrire mentre io fatico! - Esclama. Io piego le labbra pensieroso e poi scuoto la testa. 
- No per niente. - Lewis ridendo scende dal macchinario e viene da me che sono seduto su un altro che non sto usando e non intendo farlo. 
A questo punto mi pizzica i capezzoli. 
- Queste. - Fa poi deciso procurandomi un certo dolore irritante. - Sono tette. - Esclama. - E non di quelle sexy. Di quelle da uomo-divano! - Gli tolgo la mano dal mio capezzolo e me lo massaggio. 
- Ci sto bene con le mie tette da uomo-divano! E anche tu ci stai bene! - Poi mi viene il dubbio e lo guardo corrugato: - Vero? - inarco le sopracciglia in attesa di risposta e lui fa una di quelle espressioni incerte, così gli acchiappo il culo e stringo. - Vero? - Lewis si mette così a ridere e mi si siede a cavalcioni circondandomi il collo con le braccia. 
- Certo che mi piaci anche con le tette da uomo-divano, ma perché non ti alleni con me così diventi più hot? - 
Imbroncio le labbra. 
- Non sono hot? Non senti più la voglia di saltarmi addosso? - Infilo le mani sotto i suoi shorts ed anche se è sudato fradicio, ci riesco comunque. Lui fa un sorrisino e mi bacia. 
- Dai ti sto stuzzicando. Amo le tue tette da uomo-divano e ti salterei addosso tutte le volte che ti vedo. - Dice poi avendo pietà. 
- Lo dici solo perché ti piace quello che sto facendo. - Lewis si inarca e butta fuori il culo per darmi più accesso alla sua apertura di cui mi sto impossessando. 
- Sono un uomo debole... - Che bella risposta. 
Le sue labbra, il suo corpo, ogni centimetro del suo corpo. Tutto mio. 
- Non preoccuparti, anche io sono debole... - sussurro sulla sua bocca succhiando. - Debolissimo. - 
Lewis sorride beato sospirando nelle dita che entrano dentro di lui. 
- Allora siamo proprio una bella coppia! - 
Stupenda. 
E niente, poi continuiamo con la ginnastica, un altro tipo però. 
In effetti, comunque, siamo proprio una coppia perfetta.”

FINE

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NOTE: ringrazio tutti quelli che mi hanno sguita fin qua, quelli che hanno commentato e che commenteranno. Ringrazio chiunque ha apprezzato la mia fic ed ha contribuito con qualche idea, in modo diretto o meno. È stato un percorso lungo, intenso e meraviglioso, è stato un onore scrivere questa storia che come dico sempre è solo la mia visione delle cose, non certo la verità (ma chi lo sa!). Seb e Lewis sono due persone meravigliose e mi dispiace solo avrli scoperti tardi (li seguo dal 2018 in realtà...), ma mentre recuperavo notizie e materiale su di loro mi veniva su la loro storia e mentre ci pensavo ho deciso di scriverla. Poi mi è scappata la mano perché doveva essere più corta inizialmente. Ma siamo arrivati a quota 100. È una delle storia che mi ha soddisfatto maggiormente scrivere, spero di aver dato qualcosa anche a voi. 

Per sapere cosa scrivo o chi shippo, seguite la mia pagina su FB. Là parlo dei miei gusti, metto materiale nuovo sui sewis ed altre coppie, parlo di ciò che guardo, di ciò che scrivo, tengo aggiornati sulle mie fic. Progetti futuri non saprei, ma con me non si può mai sapere quando mi partirà la vena. Alla prossima e grazie ancora. Un bacio enorme. Akane