*Abbiamo lasciato Seb alle prese con una serata splendida con Lewis, Michael, Jenson ed altri colleghi piloti di vari settiri ed epoche. Dopo una cena piacevole ma nelle righe, arriva il dopo cena organizzato da un Jens che siete destinati ad amare. È tempo infatti di ballare un po' di latino e mentre Jens e Lewis sono perfettamente a loro agio, super hot, Seb è preso malissimo lì in mezzo a loro con gli ormoni sparati a mille. Riuscirà a sfogare le sue voglie o è destinato ad un bel selfie? Personalmente amo questo capitolo per tanti motivi, in particolare il lato comico e la dinamica fra Seb e Lewis. Buona lettura. Baci Akane* 

27. IL FASCINO DEL LATINO

seb lew jenssewis

/Seb/

“Come siamo finiti a ballare ancora non lo so, me lo devono spiegare.
Ma l’uscita penso provenisse da Jenson e fosse una cosa tipo: ‘beh se non ci divertiamo stanotte quando dobbiamo farlo? Ogni campionato è finito, siamo adulti e non dobbiamo rendere conto a donne o team manager, insomma siamo un gruppo di amici che vuole divertirsi ed io conosco il posto giusto!’
Chi lo conosce qua si è messo a ridere, io non capivo, ma insomma, alla fine siamo entrati in questo locale dove si balla latino americano e cose simili. 
Inizialmente sono un po’ tramortito, diciamo, perché non è esattamente il mio ambiente e nemmeno quello che mi piace in modo particolare, però al contrario vedo Lewis illuminarsi, gli occhi si mettono proprio a brillare e forse erano pressapoco così prima i miei mentre fissavo Michael. 
All’inizio rimaniamo insieme, ci appropriamo di un tavolino alto come punto d’incontro e d’appoggio, ordiniamo un giro di cocktail che non so come finiscono per essere tutti caipirinha o caipiqualcos’altro  e l’atmosfera è a dir poco meravigliosa, lo devo ammettere.
È calda, le luci sono basse ma riusciamo a vederci e c’è uno strano profumo di origano che penso siano canne. 
Qua dentro diventiamo tutti delle persone comuni che vogliono solo divertirsi e basta, non penso che piaccia a tutti il ballo latino, ma come fai a non farti trasportare dall’euforia di questi luoghi così pieni di vita?
Lewis è sempre più nel pezzo, lo vedo che si muove sul posto mentre beve e guarda con occhi accesi la gente che balla e si dimena bravissima in pista. 
Lo vedi che gli piacerebbe buttarsi e così glielo suggerisco. 
- Perché non ti butti? Troverai una bella ragazza da invitare! - Lui mi guarda come se fossi matto e scuote la testa, ma si vede che vorrebbe. Così indico una ragazza che si capisce dal portamento è qua per essere invitata. 
- Lei è perfetta! - 
- No no dai mi vergogno! - Così ci pensa il buon Jenson che se si tratta di spingere qualcuno a fare qualcosa di divertente a quanto pare non si tira indietro. Non so come mai ma è così. E niente, alla fine sparisce nella mischia e torna con due belle ragazze latine una per mano, una delle due la consegna a Lewis, l’altra a me ma io scuoto la testa ridendo di gusto. 
- Prima devo berne almeno cinque di questi! Sono troppo rigido in pista! - Jenson ride e così si tiene la ragazza per sé circondandole la vita con un braccio, la camicia ha le maniche tirate su ed i primi bottoni sono slacciati. È tremendamente hot. 
- Allora sbrigati che poi ti voglio in pista! - Mi indica col dito ed io continuo a ridere, così guarda Michael: - Lo fai bere e poi lo spingi in pista? - Michael sorride divertito ed annuisce sollevando il suo bicchiere verso il barman che non è molto distante da dove siamo noi. Ne chiede altri 2 con le dita e solo qua mi rendo conto che anche gli altri hanno approfittato dell’idea di Jenson per imitarlo. Forse qualcuno è solo sparito per non dover ballare. 
Dunque Lewis... solo ora mi rendo conto che è ancora qua alle prese con la splendida ragazza che gli balla addosso per convincerlo ad andare. Così scoppio ancora a ridere e mentre penso che stanotte non mi divertirò mai più di così, gli do uno schiaffo sul sedere bello forte, lui così salta e la ragazza abile lo tira in pista che è praticamente davanti a noi, lei mi fa l’occhiolino ed io le faccio il segno dell’ok col pollice verso. 
Lewis invece mi maledice, però io gli dico di muoversi. 
- So che ti piace! - Dopo tipo mezzo secondo è lì che l’afferra, se la tira addosso e se la rigira facendosi strofinare mentre muovono il culo in un modo che vorrei solo mordere. Maledetto Lewis. Che spettacolo che mi offri.
E a proposito di strofinamenti e spettacoli, Jenson ed il suo corpo da favola con la camicia sempre più slacciata ed i capelli un po’ scompigliati, sta dando spettacolo proprio lì vicino e si strofinano tutti, tutti dannazione. 
E queste canzoni stile Ricky Martin sono tutte hot. Ed io non so quanto resisterò prima di scoppiare. Sono eccitato. E sto morendo perché i loro corpi si strofinano anche fra di loro ogni tanto, mentre si girano e si voltano insieme alle partner bravissime e sexy. E ripeto che aderiscono i bacini uno sull’altro roteando velocemente e a ritmo ipnotici, non riesco proprio a staccargli gli occhi di dosso. 
- Sono bravissimi! - Commenta Michael vicino a me, salto e per fortuna arrivano i due cocktail a cui mi aggrappo volentieri iniziando a bere. Non grande mossa.
Stanotte non sopravvivo. Altro che. 
Michael ride, chissà perché ride. 
- Molto! Ma io non sarò mai così! - Evito di commentare che siamo rimasti solo io e lui e non so come mai. - Balla, non pensare a me. Appena mi ubriaco mi butto! - Michael ride ancora, si capisce che si sta divertendo e sono contento che lo sia con me. 
- Mai ballato in vita mia e non inizierò ora, però mi assicuro che tu lo faccia! - Così un po’ distratto dai due ballerini che mi stanno ammazzando gli ormoni, mi concentro anche su di lui e sul convincerlo a provarci. 
- Nemmeno io, sono un disastro, ma in questi casi ti fai trasportare dalle ballerine, sono così brave che nemmeno ti ricordi che non sai ballare ed è divertente! - Perché l’ho fatto quella famosa notte, ad un certo punto ballavo e non sapevo farlo. 
Michael sorride e mi risponde, ma non so più se i discorsi sono di senso compiuto, perché appena finisco il cocktail troppo in fretta lui fischia a Jenson il quale si precipita qua e mi prende per mano tirandomi al suo posto, fra le braccia della ragazza che mi afferra e mi balla addosso. Come se non bastasse mi ritrovo anche lui dietro di me che fa lo stesso.
E spalanco gli occhi perché questo ballo a tre è molto spinto per i miei gusti ed io ho gli ormoni troppo sparati e troppo non sfogati e cerco Lewis con lo sguardo come per chiedere aiuto che non ce la faccio. Ma lui vedendo cosa succede invece di aiutarmi non so per quale motivo, si aggiunge a noi e finiscono tutti per ballarmi addosso coinvolgenti e bravissimi. E non so più quale pene mi sta contro il culo e quale contro la coscia e di chi è questa chiappa. Ho anche due paia di tette che mi si premono addosso ed io non so nemmeno se mi sto muovendo ed in che condizioni sono là sotto, ma credo che l’effetto dei caipiqualcosa si stia facendo sentire.
E da qualche parte percepisco lo sguardo divertito di Michael.
Questa notte non la dimenticherò mai perché sono un po’ brillo, ma non ubriaco da non ricordare nulla e so che la ricorderò per sempre e mentre mi giro abilmente verso Lewis perché tanto qua è tutto un casino assurdo e nessuno fa caso a nessuno, mi ritrovo il suo viso sorridente ed accaldato sul mio, quasi a toccarci con le labbra, guardo le sue così belle e carnose, schiuse in un sorriso, umide perché se le lecca di continuo. La sua pelle scura imperlata di sudore per il movimento frenetico. Penso che se lo guardo ancora lo bacio, così sollevo lo sguardo e trovo i suoi occhi neri da gatto, bellissimi e accesi di una vita che mi dà il colpo di grazia. Noi eccitati, noi sorridenti. 
Noi che vorremmo annullare tutto, ma la mano di Jen si infila, mi prende il polso e mi fa girare su me stesso in mezzo fino a farmi ritrovare davanti alla sua splendida faccia ed il suo pacco duro contro il mio ancora più duro ed ancora non capisco che genere di ballo sia questo, ma mi piace. E forse questa mano sul sedere è di Lewis. Spero che lo sia. Poi se ne aggiungono altre e perdo il conto. E Jenson è davvero bellissimo e penso che vorrebbe baciarmi, ma forse sono solo io che se stanotte non trombo non arrivo al domani. 
Eh proprio no! 

Per fortuna ad un certo punto decidiamo di tornare a respirare e con quella di scaricare l’acqua mi trascino Lewis in bagno, spariamo nella folla ed in un corridoio ed ancora in mezzo a gente, ma questa zona è buia e tutti sono occupati a farsi, ci sono anche coppie gay. Ma in che posto ci ha portati Jenson? 
Comunque in attesa di entrare in bagno comincio:  
- Lew ho un problema! - Esordisco infatti agitato facendomi aria e allargandomi il colletto della maglia che per fortuna non era troppo pesante, ma sono sudato e sto morendo di caldo lo stesso.
- Devi fare la cacca? - Giustamente siamo in attesa per il cesso.
- No quello sarebbe una necessità! - Come sono logico. Il movimento ha scaricato l’alcool penso. 
- E qual è il problema? - Mi dà corda Lewis che credo si stia divertendo. 
- Devo scopare! - Così, senza mezzi termini. Lewis mi fissa spalancando gli occhi credendo d’aver capito male. 
- Devi? - Chiede convinto d’aver capito male. 
- Sì. O muoio! - Rincaro deciso, intanto la fila avanza lentamente e non so se siamo fermi nella fila sbagliata, perché di solito gli uomini sono più veloci. 
- E io che centro? -
- Sono a dormire fra Michael e Jenson e tu sei a casa tua! - Per me ha molto senso ma lui non capisce proprio. 
- Non ho ancora capito cosa c'entro io! -
- Devi sacrificarti per la causa! - congiungo le mani sotto il mento non prima di aver preso le sue e imprigionate fra le mie. Lui perplesso inarca le sopracciglia. 
- Quale causa? - 
- La mia! - Esclamo. Lui ride ma lascia le mani fra le mie. 
- E che causa saresti? - 
- Che divento matto se non trombo! - Qua però lui sfila le mani e indica acido la pista.
- Vai da Jens! - 
- Sei matto? - 
- Sembra che ci prova con te! - Per un momento ci penso sul serio ma poi lo scarto subito. 
- Sembra. E se è solo il suo modo di fare? E io ci provo con lui e lui mi respinge e ride di me e io rovino tutto? - non ho avuto tempo per ponderare la cosa di Jens, è stata troppo improvvisa e non so cosa pensare e nemmeno cosa voglio a proposito. È splendido ma insomma, mi sembra preso bene anche da quella ragazza con cui aderiva le sue grazie contro quelle di lei. Erano proprio belli ed erotici. Ed io ci stavo anche in mezzo. Che bei momenti. 
- Eh, ma come pensi di risolverla? - Bella domanda. Domanda a cui so rispondere. Arriviamo quasi alla soglia della porta e notiamo che ce ne sono due, uno da uomo uno da donna. Ecco spiegata la coda. 
- Con uno scopamico! - Dico vittorioso e super sorridente. 
- Io?! - Grida Lewis scandalizzato.
- Avanti saprò farti felice e rimarrà fra noi! - Gli torno a prendere le mani e lui torna a toglierle così gli prendo le braccia e lui non si divincola, sono asfissiante credo. 
- Non se ne parla, lo saprò io e poi non sono capace di nascondere niente! - La porta finalmente si apre e lui fa per entrare per primo, ma io mi infilo dentro con lui. Il bagno è piccolo ed è sicuramente per uno, c’è solo una turca su cui prendere la mira, ma Lewis mi fissa come se fossi scemo, io però lo ignoro e mi apro i pantaloni accingendomi a farla. 
- Dai che me la faccio addosso! - Lewis imbarazzato scuote la testa e avendo cura di non guardarmi, mi imita e si mette vicino a me prendendo la mira nel water a terra. Io ovviamente non sono bravo come lui e lo guardo. Eccome se lo guardo. Volentieri anche. Mmm... Lewis, lo sapevo che eri messo bene, anzi lo ricordo più che altro. Ma è sempre piacevole guardare. 
Splendido direi. Davvero splendido. Questo mi distrae ma poi mi riprendo perché il silenzio inizia a diventare troppo imbarazzante con il rumore delle pipì contemporanee e lunghissime. Mamma mia quanta ne avevamo. 
- Ed io come diavolo faccio? - Torno all’argomento e lui alza gli occhi al cielo. Sono sicuro che ora mi ammazza!”

/Lew/

“Come fa, mi chiede. Ed io mi chiedo come faccio io! 
Come diavolo sono finito attaccato a lui in una scatola a pisciare nello stesso buco? Non guardargli il pene, Lewis, non guardarglielo! 
Una parola. 
Dannazione a momenti tocca il mio se non guardo qua, come faccio ad evitare il contatto della morte? 
Vaffanculo. 
- Come fanno tutti! - Cerco di concentrarmi sull’argomento di conversazione. Di merda comunque. 
Seb mi guarda senza capire e finalmente finisco e mi rimetto a posto, così posso sventolare con aria ovvia la mano.  Lui si illumina, io vado al lavandino e inizio a lavarmi le mani. 
- Eh ma quello ormai non basta! Voglio di più! E dici che andare con sconosciuti è pericoloso! - Ma che carino, ha deciso di seguire il mio consiglio! Seb mi si attacca anche davanti al lavandino, è così prepotente e pesante ed impegnativo. Così non ce la faccio più. Mi ruba l’acqua mentre io cerco di lavarmi le mani. 
- Usa un vibratore! - Rispondo esasperato al massimo, voglio solo togliermelo di torno!
- Che faccio, lo compro ora? - Mi risponde acido. Ci ripenso e non ha torto. 
- No... in effetti non è una grande idea. Compralo on line. - ma ti rendi conto di cosa parliamo? Finiamo di lavarci le mani e usciamo mentre il ragazzo dopo di noi ci guarda strano, ma noi lo ignoriamo. Cioè lui, io sono di venti colori diversi ma per fortuna non si notano con queste luci basse. 
- Andiamo Lew io non posso stasera solo una misera sega! - Insiste inseguendomi, mi parla alla spalla e poi mi trattiene prima di uscire dal corridoio ed andare dagli altri. 
- Prova con questo! - Così sollevo il dito indice. Non so come mi viene fuori questa, ma mi ha davvero tirato scemo. Ma scemo proprio. Così tanto che comincio a sragionare. 
- Intendevi questo? - Lui fa il dito medio pensando che lo sto mandando a fanculo, ma io scuoto la testa e puntualizzo pensando che nel sesso non si fa solo quello orale sul pene. 
- No intendevo proprio questo. - Dico tornando all’indice. - O quello se preferisci. - Aggiungo anche il medio. - Anche tre insieme perché no! - Con questo ci metto pure l’anulare e così Seb capisce illuminandosi tutto mentre io finisco per ridere perché non ci credo che sto dando questo genere di consigli a Seb. Davvero siamo al capolinea.
- Oh!!! Tu dici infilarmele dentro! - E lo dice pure. Non bastava capisse! Mi copro la faccia imbarazzato e continua a parlarne come niente. Non che io poi non me la sia cercata! 
- Beh ma da solo dici che è uguale? - Mi chiede ancora. Mi stringo nelle spalle e rispondo spontaneo sperando di averlo convinto. 
- Non lo so a me l'ha sempre fatto... - Sto per dire Nico ma so che non è il nome da fare con lui. Specie in una serata come questa. - Tu sai chi... - e così sembra Sauron! 
Seb capisce di chi parlo e stringe le labbra, forse mi ammazza. Togli il forse. Ha l’aria di chi sta per vomitare. 
- Grazie che non mi ricordi chi mi impedisce di infilare me dentro di te! - E questa è così sincera e spontanea che mi fa ridere un sacco e di gusto appoggiandomi al suo braccio per non cadere. 
- Beh insomma io ho lui e lo sai e smettila di farmi domande stupide! Usa la tua inventiva! - Perché io amo che lui sia così esplicito quando dice che mi vuole scopare. Cioè non deve succedere, ma è bello che lo voglia ancora. Specie dopo questa strana serata che è arrapato per tutti e che sembrava avere occhi solo per Michael. Che mi voglia ancora è... è carino. Anzi, è bello. 
Seb però sembra perso nel mio consiglio e dopo averci pensato annuisce. 
- Ti faccio sapere come va! - Così prende e va, ma io lo rincorro agitato all’idea che mi dia dettagli su come è andata la masturbazione anale. 
- Non serve grazie! - Gli grido dietro. Lui ridendo non poteva che dire: 
- Te lo dirò lo stesso! - 
Ovviamente. 
Ed ovviamente mi ecciterò come lo sarò a casa nel mio letto mentre mi farò le stesse cose che si starà facendo lui nel suo letto, da solo. Come solo sarò io.
Ma perché diavolo siamo così deficienti?

Seb comunque è di nuovo preso da Michael quando torniamo al tavolino e per fortuna sembra che la febbre del ballo del sabato sera si sia calmata, infatti chissà come mai ma il vederlo di nuovo tutto un sorriso con Michael mi irrita al punto da non voler più tornare a ballare. 
Pensavo che Jenson sparisse con la bella mora in effetti, ma anche lui l’ha scaricata. 
Alcuni sono tornati con noi, altri non sono più tornati. 
Ci comunicano chi è andato in albergo, chi a casa, insomma, il gruppo si restringe e vorrei sapere cosa aspetta uno che non ha ballato nemmeno un secondo a levare le tende.
Ok non voglio essere frainteso. Io adoro Michael, è una persona in gamba e tutta d’un pezzo, non penserei mai male di lui.
Penso solo male di Seb che fa lo scemo con lui.
Fortuna che non balla altrimenti penso che avrei assistito a scene davvero vomitevoli.
Solo dopo questo pensiero mi accorgo che qualcuno mi ha messo in mano un ultimo bicchiere, quello della staffa penso. E la staffa la sto per battere perché sono un fiume in piena mentre fisso Seb che anche lui beve ancora e barcolla appoggiandosi più volte su un Michael che ha bevuto ma non sembra subire un solo effetto. 
Come cazzo fa? 
Anche io non sono tanto centrato, come diavolo fa lui? 
E poi guardo Jenson per capire come sta lui. E lui beve, ma sta bene anche lui. 
Ma non è questo che mi colpisce quanto il modo in cui fissa Seb. 
Ah bene, eh!
Cioè davvero è interessato a lui.
Se lo mangia davvero con gli occhi.
Credo che non lo conoscesse praticamente per nulla ed ora lo sta letteralmente scoprendo. 
Istintivamente mi attacco a Seb con quella di appoggiarmi al tavolino, il gomito è contro il suo, mi guarda e mi fa un sorriso, però poi torna a Michael e Jenson non so che fa a questo punto. Solo che forse ha capito che io non sono proprio nessuno. 
Già, non sono nessuno, ma chi sono?
Sono solo un suo amico. Ricordatelo Lewis. Sei solo un suo amico. 
E basta. E per tua scelta. 
Lui ti ha dato mille occasioni per essere altro, ma non sono libero e comunque amo Nico e sto bene con lui. Dopo di questo tornerò da lui a fare qualche vacanza insieme e le vacanze insieme sono bellissime perché lui è allegro, felice e rilassato. 
È una mia scelta, ma una scelta che mi sta bene. Per cui smettiamola di fare tutte queste storie. Staccati e permetti a Seb di avere la sua notte di sesso, lascia che si sfoghi gli ormoni con Jens che ne ha chiaramente voglia. 
Credo almeno. 
Torno a lui e per non dare un calcio a Seb provo ad indagare innocentemente. Non lo farei se non avessi questo bicchiere in mano. Non è esattamente il mio stile ficcare il naso. 
- Pensavo fossi interessato ad una di quelle... - Commento poi avvicinandomi a lui, Jens stacca finalmente gli occhi dal viso delizioso di Seb e mi guarda capendo cosa ho detto, poi alza le spalle e piega le labbra all’ingiù. 
- Ah no, era solo per ballare... - Liquida subito tornando all’attività preferita di prima. Seb. 
- Quindi hai altri interessi... - Ok Lew sei davvero bevuto. Ora è il momento in cui vai via prima che ti comprometti. Jenson mi guarda sorpreso della mia sfacciataggine perché evidentemente era chiaro a cosa mi riferivo. 
- Vuoi dire che tu non ne hai? - Jenson si fa serio in un angolo dei suoi begli occhi chiari e mi ammazza quasi. Era così ovvio? 
Devi negarlo, ricorda che devi negarlo. 
- Impressione sbagliata, io sono occupato. - Nicole. Nicole Lewis. Tu hai ufficialmente Nicole. 
- Non mi sembrava te ne ricordassi in pista e per il resto della serata che sei rimasto incollato letteralmente a Seb. - Sussurra parlandomi più vicino. Continua a bere ma non penso sia sotto l’effetto dell’alcool quanto lo sono io.
Non posso confermarglielo anche se mi sembra ormai sicuro da solo.
- A volte diamo le impressioni sbagliate. - Ma non lo convinco. Lui fa un sorrisino molto sornione ed io arrossisco. Perché mi sono cacciato in questo guaio? E se non posso fidarmi e fa girare voci? 
- Comunque pare che a soddisfarsi con lui sarà Michael stasera. - Lo dico prima ancora di averlo pensato lucidamente. E in me di lucido al momento non c’è proprio nulla. 
Jens mi guarda e ride. 
- Oh fidati che Michael non è di quel giro. Non farebbe mai quello. - In un attimo ci siamo confidati tutto senza averlo fatto. Come si fa a parlare così tanto con un quasi sconosciuto? 
Prego ancora di potermi fidare ma istintivamente sento di poterlo fare. Lo spero almeno. 
- Dici? - Chiedo cercando di concentrarmi su Michael che parla gentile con un Seb adorante. 
- Sono sicuro. Gli piace avere gente che lo adora intorno, come tutti comunque. E Seb effettivamente è uno splendido raggio di sole e sappiamo tutti che lo ha scelto, però non c’è quel secondo fine. Non ci sarà mai. - E mentre lo dice ci credo e mi calmo. 
Non posso dire lo stesso di lui che invece è chiaro che quel secondo fine su Seb lo ha, ma questo non credo di avere il diritto di recriminarlo. In realtà non l’avevo nemmeno su Michael. 
Improvvisamente sento un moto di fastidio e tristezza. Non posso fare esattamente tutto quel che voglio, ma devo ricordare che anche questa è una mia precisa scelta. Perché ho voluto Nico. L’ho voluto io. Ho voluto investire ancora su di lui e riprovarci, perché quello che abbiamo noi non lo troviamo facilmente. 
Mi ammoscio un po’ e metto giù il bicchiere finito mentre Seb fa altrettanto. Le nostre mani si toccano e lui mi guarda, mi sorride e torna a Michael. 
Mi sorride ogni volta che mi guarda. Ogni volta. 
Forse lui desidera Michael e forse era disposto a portarsi a letto Jenson pur di sfogare gli ormoni. Ma se io mi decidessi verrebbe con me su tutti quanti. Anche su Michael. A parte che lo farebbe perché Michael lo rifiuterebbe, ma metti caso che ci stesse e che ci stessi anche io e Jens insieme. 
Sceglierebbe me. 
E lo dico perché mi appoggio a lui e faccio scivolare la mano sulla sua schiena cercando di essere super discreto, questo mentre Jens guarda il cellulare ed io non so più che dirgli. E Seb parla ancora fitto con Michael in tedesco, ma ricambia il braccio intorno alla mia schiena sapendo che sono io, che questo è il mio odore e la mia consistenza. E ci cingiamo così senza dirci nulla, senza guardarci nemmeno. Continua a parlare con Michael e a tenermi a sé. Come se fossi il suo ragazzo stanco morto e volessi andarmene. Bello. 
Potrebbe essere davvero così. 
Appoggio la fronte alla sua spalla. 
- Seb penso che vado... - Sussurro. Lui smette subito di parlare con Michael e mi guarda meravigliato. 
- Sei sicuro? - deluso, chiaramente non vuole che vada, così mi apro in un bellissimo sorriso e vedo con la coda dell’occhio Jens fissarci, fa un sorrisino strano. 
Per stanotte mi sono assicurato che non ci proverà quando lo saluterà sulla soglia della sua camera in albergo. Perché so che non è quel genere di persona meschina che frega il ragazzo agli altri. 
E per stanotte dormirò un po’ sereno. 
- Ti accompagno fuori? - Si offre dolcemente sostenendomi, forse pensa che sia più ubriaco di lui, dovrebbe approfittare, ma magari è ancora preso da Michael. Michael che ora si intromette. 
- Penso che possiamo andare tutti o domani non torna nessuno in pista per il secondo giorno. - 
Michael coscienzioso pone fine alla serata di tutti e senza discutere si va.
Perché è questo il genere di carisma che trasmette. 
Se lui dice una cosa è così che si fa. Ecco perché è lui che ha scelto Seb e non si discute. Qualunque dannata cosa significa che Michael sceglie qualcuno.”