*Continuiamo nelle vite di Seb e Lewis e nei loro rispettivi mondi che al momento sembrano più lontani che mai, ognuno perso nelle proprie cose e priorità. Seb fra la relazione sessuale con Jenson e la venerazione per Michael, che per lui diventa sempre più importante, una guida vera e propria visto che Michael stesso tiene a lui. Lewis negli eterni tentativi di placare Nico e farlo contento. So che sono anche stati molto felici e sereni insieme, ma ormai dentro di me Nico era spacciato. Lewis ha il suo percorso che lo allontanerà un giorno da Nico, è risaputo perché è realtà. Per Seb invece Michael ha significato moltissime cose e voglio solo mostrare precisamente quanto speciale era per lui. Perché è una cosa importante ai fini della fic. Buona lettura. Baci Akane*  

46. MICHAEL SOPRA OGNI COSA

seb ,michaelseb michael 

/Seb/

“Brucerei volentieri al rogo Nico mentre si presenta qua alla riunione iniziale dei piloti del primo GP con Michael. Come osa? 
Però poi gli sorrido tutto scherzoso e mi odio per questo. Perché riesco ad essere tanto faccia di merda? 
Lui è la stessa faccia di merda, ride e scherza con me come se fossimo super amici, in parte Lewis fa le sue solite facce strane, ma poi registro Jens e mi parte il sorriso spontaneo. 
E non so se è per Lewis o per Jens. Forse per entrambi. 
Ma tutto sparisce quando Michael si siede vicino a me con dall’altra parte Nico. Ma la mano la mette sulla mia coscia.
Tiè, prendi e porta a casa caro Nico! 
Io radioso illumino tutta la sala conferenza del circuito del primo GP di stagione. 
È tutto stranissimo, Jens e Lew in squadra insieme, così come Nico e Michael. Ed io come un pirla isolato senza nessuno! 
Mark mi sorride dall’altra parte e mi dice qualcosa a cui rispondo prontamente. 
Ma perché? Io voglio Michael, voglio Lewis o Jens. No. Nessuno. 
Ma poi chi cazzo se ne frega, ho la mano di Michael sul mio ginocchio, mi parla in tedesco e sorride con me. 
Gli altri possono andare a cagare, sono ancora il suo preferito e lui di sicuro è il mio. 
Sebbene poi l’occhio cada inevitabilmente sulla sua camicia bianca slacciata che lascia scoperto il petto per quel poco. 
Non lo so, ho dei problemi ad avere a che fare con lui. Cioè non l’avevo mai visto sotto una certa ottica ed ora succede sempre più che quella certa ottica si impossessi dei miei occhi.
Tipo ora che se non si allaccia la camicia e non nasconde il corno che ha appeso al collo glielo stacco e lo lecco. 
Oh dio ho bisogno di Jens. 
E così poi quando la riunione finisce, saluto tutto felice e solare più che mai, sono sbrigativo su Lewis e faccio un segno con gli occhi a Jens. 
Un segno. 
Ma lui per fortuna è sveglio ed in un attimo me lo ritrovo in bagno, uno dei posti più squallidi di questo pianeta per farsi qualcuno. E gli sono appeso al collo a prendere possesso della sua bocca. 
Lui mi dà tutto quello che voglio, la sua lingua, le sue labbra, le sue mani sul mio culo e poi il suo inguine così duro e tutto mio. Così mio che vado giù sulle ginocchia e me lo divoro con una voglia assurda indicibile. 
Se questo è l’inizio del nuovo anno, non svegliatemi, vi prego. 
Quando viene e sta per ricambiare, purtroppo qualcuno cerca di entrare in bagno, così imprecando in tedesco mi alzo in piedi e controllo quanto indecente sono.
Abbastanza. Ma bussano ancora e così con un shoccato Jens che non si aspettava questo benvenuto, apro la porta per fermarmi davanti ad un seccato Nico. 
Oh merda, proprio lui? 
Guardo Nico che allarga le mani infastidito a chiedere che cavolo avessi, poi spero che non veda cosa ho fra le gambe e che ignori totalmente Jens ancora in fase di pura estasi mista a shock. 
Va bene. 
Sono un illuso. 
Quante probabilità ho che non racconti tutto a Lewis? 
Dovrei dirglielo io che sto con Jens, prima che succeda un disastro. 
È che non è facile dirglielo, è quasi un ex per me... come glielo dovrei dire? 
Di certo non tramite un coglione di nome Nico Rosberg. 

Comunque il problema di come dirlo a Lewis viene presto surclassato dal modo in cui intendo sgonfiare il mio giocattolo, a momenti mi riterranno tutti un maniaco e quando mi scontro con Michael per l’hotel è anche peggio. 
Ma che diavolo ho fatto di male nella mia vita? 
L’amico invece di riposare, torna ad impennarsi e lui si illumina vedendomi, mi chiede cosa stavo per fare. 
- Oh niente di che... adesso abbiamo già fatto tutti gli impegni della giornata, credo che andrò a farmi un giro per la città... - Così a questo punto Michael mi mette una mano sulla schiena, proprio nella zona lombare, e mi dice: 
- Allora ti dispiace venire con me? - Ed io ovviamente: 
- Certo che non mi dispiace! Per cosa ti servo? - Che l’amico fra le gambe stia pure bello alto e duro. Non importa. Non rinuncerei mai alla sua compagnia. 
Sebbene il povero Jens forse mi aspetta da qualche parte e Lewis ora avrà Nico a riempirlo di teorie, probabilmente.
Ma tutto passa in secondo piano con lui. 
Tutto. 

Non credo che gli servissi davvero per qualcosa, l’impressione è che la compagnia per la cena in un ristorante a cui è stato invitato da qualche conoscente, è solo una scusa. 
Ha la capacità di manovrare la conversazione senza problemi ed in un momento mi ritrovo a parlare con lui come se fossimo amici di vecchia data, come se parlassimo sempre così di tutto. 
Sembriamo colleghi da sempre e non so quando è successo di poter stare così a mio agio con lui. 
Anche l’erezione è tornata a cuccia, sebbene vorrei riuscire anche a sfogarmi. 
Insomma, la cena è amabile e perfetta e parliamo in tedesco di varie cose, fino a che poi tornando verso l’hotel facendo due passi perché a quanto pare non è lontano dal nostro ristorante, non scende in campo con questa frase. 
- Sai, sono contento di vederti così sereno. Ero un po’ preoccupato. - Lo guardo meravigliato spalancando gli occhi senza capire, rallento in questa strada piena di locali e ristoranti uno dietro l’altro. Odori di cibo si alternano uno dietro l’altro. 
- Per-Perché? - Chiedo balbettando preso in contropiede, cado totalmente dalle nuvole e lui non sembra farsi mezzo problema a rispondere portando avanti l’andatura, guidandomi ad attraversare la strada, deviando un po’ dalla strada di ritorno. Io lo seguo stordito, incredulo della conversazione che abbiamo. 
- Potresti aver pensato che dopo aver scelto sempre te per le ROC io abbia scelto Nico Rosberg a tradimento. - Forse questo suonerebbe presuntuoso, tutti lo penserebbero. Per me è solo maledettamente sincero. Schietto e diretto. Come lo amo. 
Dimentico di chiudere la bocca e sorridendo annuisce in modo discreto ma divertito da me. Lo diverto. Non mi dà nemmeno fastidio che sia così. Mi può fare tutto quello che vuole. Sono a questo livello.  
- Sono contento di essere smentito. - così comincia a prendere una laterale verso chi lo sa dove, io lo segui sempre inebetito. 
Ovviamente vuole portarmi da qualche parte, ma non ho idea di dove e non importa. Lo seguirei in capo al mondo. 
- Perché l’hai pensato? - Chiedo poi cercando di non far cadere il discorso. È strano che si sia preoccupato di questo. 
Michael mi guarda meravigliato. 
- È davvero questo che vuoi chiedermi? - dice ironico. Un’altra ondata mi attraversa elettrica da capo a piedi. Sospiro e rallento mordendomi il labbro. Questa situazione è sempre più strana e mi sento l’agnellino che va nella tana del lupo col lupo, ma ne sono consapevole e poi mi fido di Michael.
E comunque è a posto.
E potrebbe farmi qualunque cosa, a me starebbe bene tutto. 
- Dove stiamo andando? - Chiedo senza voler scherzare, Michael però ride ed ha una bella risata come al solito. 
- Sei bravo a deviare dalle cose che per te sono davvero importanti. Ma sono più bravo a questo gioco. Riconosco subito quando qualcuno sta cercando di non parlare di quello a cui tiene davvero. - Di nuovo perdo il passo e lui non rallenta, così mi ritrovo a rincorrerlo come il suo cucciolo. 
Quando finalmente sembra trovare quello che cercava, qualunque cosa fosse, si ferma prima di uscire dalla strada. Ne avremo prese venti in queste laterali da dove eravamo prima. 
- Senti. - Fa poi facendomi quasi scontrare con lui. Mi ritrovo a tu per tu a trattenere il fiato, il cuore in gola, super emozionato per stare qua con lui. - Nella vita spesso hai solo un’occasione, non sprecarla. Usala per fare davvero quello che vuoi in quel momento. È un consiglio che ti do in generale, non solo per adesso. - questa mi sbalestra un sacco, mi ritrovo in un altro mondo e per un momento dimentico tutto, persino di essere qua col mio Dio che vuole gli chieda non so cosa. E penso a tutte le occasioni perse con Lewis. Chissà se ne avrò altre. Chissà se le ho davvero gestite come dovevo? Chissà se potevo fare di meglio?
- Dopo che fai o non fai qualcosa non fermarti un secondo sui rimpianti a chiederti se e ma. - Dice poi sempre serio e guardandomi dritto negli occhi.
Mi sento destrutturato totalmente. Inghiotto a vuoto ed annuisco emozionato di questo dialogo, di questi consigli che faccio tesoro.
Non capisco perché me ne dà, perché ci tiene. 
Perché sembra proprio ci tenga a dirmele. 
Poi fa un cenno col capo indicando di seguirlo ancora, sembra che abbia capito. 
Così mi porta fuori da questo giro di strade ed in un attimo mi ritrovo in un’enorme zona aperta e l’odore del mare che prima era solo una strana impressione, ora è certezza. 
Mi fermo e spalanco gli occhi e la bocca meravigliato, completamente catturato e perso da questo spettacolo pazzesco che è il mare che si apre davanti a noi, a qualche centinaio di metri, in una passeggiata serale perfetta e romantica, quasi. 
- Il Golfo Persico. - Mormora Michael come se me lo presentasse. Rimane fermo e lascia che l’effetto si imprima. E si imprime eccome. 
Lo ricorderò molto bene.
Quando riprendiamo a camminare arriviamo fino alla sabbia che in un certo punto è accessibile a piedi. Mi tolgo le scarpe e vado a toccare la riva del mare che oggi è calmo e silenzioso. E nero. Infinito, non si vede l’orizzonte, si confonde con il cielo. 
Penso che ricorderò questa serata per tutta la mia vita.
Vivere il momento e fare tutto quello che voglio senza rimpianti. Poi non ci pensare più, non chiederti se potevi fare diversamente qualcosa o se hai fatto bene. 
Così esco e lo raggiungo che era rimasto indietro, le mani in tasca, mi mordicchio la bocca. 
- Hai scelto tu Nico alla Mercedes? - Michael sorride quando mi decido a chiederglielo.
Era tipo la cosa che mi ha tormentato per tutti i mesi. Ero rimasto deluso e ferito e cercavo di fingere che non fosse così importante, ma poi ne ero divorato dentro di me. 
Jenson ha fatto di tutto per convincermi che non era così. 
Michael era preoccupato per questo, lo capisco quando mi sorride e dolcemente si gira a guardarmi qua accanto a me, con quest’arietta lieve e calda che ci fa stare bene in maniche lunghe. 
- No. - quando lo dice gli credo, so che non mi mentirebbe mai. Non so perché ma lo sento, così come sento questa nostra connessione. E forse sono solo i vaneggiamenti di un fan sfegatato, ma voglio pensare sia così. - È successo così e basta. Ho chiesto di te, ma eri inaccessibile e così hanno detto che comunque avevano pensato a Nico credendo di farmi contento perché è comunque tedesco. - Michael mi spiega bene la situazione ed io la bevo come se fosse vita stessa. Ci tiene a me. Non so perché. E ci tiene che io non pensi male o non ci rimanga male. 
Mentre lo capisco mi sento gli occhi bruciare e li stringo diverse volte. Trovo questo momento meraviglioso ed indimenticabile.
Il momento in cui capisco che il mio dio in qualche modo tiene a me. 
Non c’è un modo per descrivere questa sensazione, non pensavo di poter avere in dono una cosa così. Non la scorderò mai.
Inizio la stagione con questo stato d’animo di gratitudine, pronto a cogliere ogni istante, ogni momento che la vita mi regalerà, senza piangere sugli errori e sulle occasioni mancate. 
Vivrò per renderlo fiero, perché lui davvero mi voleva accanto a sé. E forse sono presuntuoso nel pensare che è tornato alle corse per starmi un po’ più vicino. Forse lo sono, ma per stasera voglio essere presuntuoso e promettere a me stesso che lo renderò fiero. Ogni istante. Che non si pentirà di avermi scelto. Farò di tutto per far sì che non se ne penta mai. Mai. 
Lo giuro.”

/Lew/

“È evidente che Michael ha una predilezione per Seb. Vorrei vomitare. 
Da un lato ho Nico che ha passato i mesi a dire ‘alla faccia di tutti quelli che pensavano che Michael avesse scelto Seb’. E poi ora me lo ritrovo GP dopo GP sempre più deluso all’evidenza che sì, Michael ha scelto Seb.
Il fatto che si sia ritrovato in squadra con lui è puramente casuale, probabilmente. E comunque non deve essere dipeso da lui. 
Lo vediamo come Micheal nelle press si prende Seb e se lo sistema vicino, da come ci parla un sacco, da come scherzano ed escludono tutto e tutti. 
Sono così affiatati che sembrano loro la coppia e per un momento penso che lo siano anche nel privato.
L’idea che se la facciano loro invece che Seb e Jens mi arriva come un proiettile, poi scoppio a ridere da solo perché è assurdo.
Forse Seb lo desidera sessualmente. 
Anzi. 
Senza forse.
Credo sarebbe disposto anche a farsi investire per lui.
Vedo come lo guarda, è impossibile non notarlo. 
Anche quando sono in parte fra una prova e l’altra sono lì a parlare. Oppure quando fanno qualche evento insieme, insomma. 
Da fuori e mano a mano che le settimane avanzano, sembra sempre più che Michael sia tornato alle corse per Seb, per stargli più vicino.
So che gli parla molto, gli dà tanti consigli. 
La stagione di Seb non è impeccabile, ma è interessante e comunque la cosa più pazzesca è che è felice di ogni istante che vive in pista. Se la gode alla grande, è quasi con un certo senso di incoscienza, non so spiegarlo. 
Non vorrei stravedere cose, ma mentre Nico è furioso per questa situazione ed io non so più come tenerlo, io mi chiedo quale sia davvero il ruolo di Jens. 
Che abbia sempre capito male? Cioè voglio dire... Nico è convinto che stiano insieme, ma vedo Seb presissimo da Michael, il che è normale, lo sappiamo tutti. 
- Sembra siano loro i compagni di scuderia! È assurdo! Assurdo! Non mi caga nemmeno di striscio, sembra che io abbia la peste! Se lo amava tanto perché non è andato con lui alla RedBull? Se il grande Michael decide di tornare a correre tutti gli dicono di sì! Che  cazzo va a prendere per il culo gli altri? Fra l’altro ha una stagione del tutto normale, non certo da Michael Schumacher! - 
Se lo sente Seb lo demolisce e visto che non siamo in privato cerco di fargli abbassare la voce.
Siamo nel paddock e potrebbe sentirci chiunque, sono seriamente in pensiero nel non individuare Seb. 
- È normale, lui la sua carriera l’ha finita. Non è qua per vincere, ma per correre. È diverso.  - Ma Nico alza il suo dito da sputasentenze e con il disprezzo di chi è rimasto estremamente deluso, sibila: 
- O forse non è qua né per correre né per vincere ma solo per portarsi a letto il suo beniamino! - quando lo dice mi sembra di venire preso a pugni, non ha senso questo, lo so. Però mi sento male ed è un lampo così veloce che mi dimentico di parargli il sedere. 
- Forse ti piacerebbe essere scopato te! - La voce acida di Seb arriva a tradimento, salto sentendolo e gli occhi di Nico fiammeggiano mentre lo affronta.
Qua penso che si segni qualcosa di definitivo. Come un ‘ti odierò per sempre’. La finta tregua potrebbe avere fine, non so bene cosa sta per succedere ma decido che è meglio mettermi in mezzo.
So che a Seb non gli devi toccare Michael. 
- Perciò lo ammetti che andate a letto insieme? - Un altro pugno figurativo, sembra che colpisca me invece che Seb. Mi sento così e non escludo che lo stia facendo. 
Seb fa un passo avanti fino a toccarmi col corpo, ma non è minaccioso a livello fisico. Io comunque non mi muovo e Nico non indietreggia di sicuro. 
Lo guarda con aria di sfida, ma so che fa così solo perché è di nuovo deluso da qualcosa. Enormemente deluso.
Lui ci aveva sperato di avere una sorta di rivalsa o di rivincita verso tutti quelli che non l’avevano mai considerato uno scelto da Michael o il suo successore. Ma è difficile pensarlo tale se non riesce a migliorare le sue stagioni. Quest’anno ha fatto alcuni podi, ma il massimo è la terza posizione. 
Penso che Nico più che chiunque altro odi sé stesso e per questo sono sempre in prima linea a difenderlo e a sostenerlo. Perché io so quanto sta male. 
- Sebbene non ci sarebbe niente di male, non permetterei mai che il suo nome venga infangato. È una persona eccezionale che non fa niente di meschino. Se il tuo cervello arriva a vedere del marcio in tutto forse è il caso che ti guardi allo specchio, perché di solito la gallina che canta ha fatto l’uovo. - Nico ci mette un istante a capire la non molto sottile offesa, io vorrei vedere che cosa ha nel cervello Seb, ma non ho davvero il tempo di aprire nemmeno bocca o spingere via qualcuno. 
- Stai dicendo che sono io quello marcio? - Seb non risponde, per fortuna, ma i suoi occhi parlano per lui ed è molto espressivo, ora. 
Doveva succedere, suppongo. 
Nico alza la mano e fa per spingerlo, ma io nel mezzo gliela prendo deciso e lo tiro sibilando di venire via. Seb non si muove e ci guarda. Vedo avvicinarsi Jens e gli lancio un’occhiata da ‘aiutami' e lui penso sia sufficientemente sveglio da capire la situazione da solo. Così si prende Seb e se lo porta via. 
Non proprio quello che speravo succedesse, ma in realtà non so cosa speravo succedesse. 
Che casino. 

- Sei impazzito a fare quelle insinuazioni all’aperto? Poteva sentirti Michael o qualche giornalista o ficcanaso! - Gli faccio presente mentre me lo chiudo nella mia stanza nel mio box. Nico inizia a muoversi come se fosse enorme, gesticola e si passa di continuo le mani fra i capelli. 
- Io non... non ce la faccio più, ok? Michael mi ignora ed è tutto preso da lui ed io... dannazione, sono rivali, lo sanno? - Sospiro chiudendo gli occhi. 
- Tutti qua sono rivali, anche fra compagni di team si è rivali. - 
- Loro due no! Loro due se la fanno in qualche modo! - Insiste come se questo fosse poi tanto importante. 
- Ma non erano Seb e Jenson? - Lo dico con un po’ di scherno nel tono e Nico mi fulmina con lo sguardo. Ecco che torno ad essere il suo parafulmine. Ma almeno lascerà in pace Seb. 
È ossessionato da lui e non capisco perché. 
È da molto che fra me e lui non succede niente di equivoco e non abbiamo più quell’aria da doverlo tradire da un momento all’altro. 
- Ti diverti? Perché io non mi diverto. - Mi viene davanti minaccioso e furioso ed io sospiro. 
- No Nico, ma tu prima lo metti con uno e poi con un altro. Magari nessuno sta con nessuno. Seb ha una ragazza... - 
- Anche noi due! - Esclama subito. 
- Ma davvero pensi che uno come Michael sia bisessuale o gay e tradisca sua moglie? Ci sono poche certezze nel mondo tranne che Michael è etero, andiamo! - Ma Nico mi fissa corrucciato, per lo meno non è più in procinto di mangiarmi. 
- Sulla base di cosa lo dici? Tutti possono sembrare super etero in pubblico, ci vuole poco, noi ne siamo la prova. - Non ha torto, ma per me Michael è etero. Punto. 
- Non so, senti, però non lo vedo interessato a Seb in quel senso. È un interesse puramente professionale. Ti concedo che forse è tornato alle corse più per lui che per qualunque altro motivo, ma non c’è niente di scabroso o sessuale dietro. - Lo difendo e non so chi di preciso. Michael o Seb. Forse entrambi. 
- Forse vorresti Seb libero per poterti far scopare da lui, ecco perché insisti con la storia che non sta con nessuno. - ho sempre detto che sono sicuro stia con nessuno. 
L’altra volta dice di averli beccati in bagno a fare cose, ma poi non li ha visti davvero. 
Perché la sua sembra una crociata per me? 
È tanto insicuro? 
Pensandoci mi avvicino per primo e gli tocco il braccio per addolcirlo, ma lui mi colpisce la mano e mi allontana. 
- Non provarci, non voglio essere compatito! Se tu preferisci loro, va da loro! - Mi copro il viso con le mani esasperato, la testa mi esplode. 
- Ti prego, sai che non è così. - 
Ma con lui non c’è mai una fine ed oggi non mi scopa nemmeno per marchiare il territorio o per mortificarmi. 
Oggi prende e se ne va ed io rimango qua così, solo a pensare a questa sua inquietudine che lo sta divorando. 
Non gli fa bene tutto questo. 
Non finirà bene. Sento che si sta rovinando.
Giorno dopo giorno lo vedo lontano anni luce dal ragazzo che amavo, insicuro, ma innamorato di me che era felice in mia compagnia, sereno, che non gli importava di niente, solo di stare con me. 
Quel ragazzo fiero di sé e di quel che era. 
Giorno dopo giorno si odia sempre di più ed in questo odio trascina un sacco di gente, divorandosi. 
Sono preoccupato a quest’idea. Molto preoccupato. Non so quanto si andrà avanti così.”