*Sono piuttosto sicura che aspettavate questo capitolo a mille mani, quando leggerete cosa succede in bagno fra Seb e Lewis... beh, non posso certo anticipare, ormai lo leggete. Comunque il campionato è finito, Seb ha vinto il primo mondiale ed è tempo di festeggiare e prendere premi, vari premi. E infilarsi in certi casini. E poi Lewis si deciderà mai a chiarire qual è il rapporto che lega Seb a Jenson? Nei capitoli che arrivano, la dinamica a 4 fra Seb, Lewis, Nico e Jens la farà da padrone. Buona lettura. Baci Akane* 

48. ATTACCHI DI GELOSIA

seb lew jens

/Seb/

“È stato tutto un caos.
Non so nemmeno che altra parola usare. 
Dal momento in cui ho tagliato il traguardo in poi sono passato da una dimensione dove pensavo solo a superare curve ad una dove ero in un sogno e pensavo che mi sarei svegliato. 
Ma non mi sono svegliato ed il sogno è andato in crescendo, è stato qualcosa di pazzesco, come una giostra assurda. 
La cosa che ricordo davvero è Michael. 
La sua mano sulla mia spalla e poi sul mio collo che scendeva dolcemente e forte. Mi ha stretto un sacco ed il suo sguardo era così orgoglioso e tutto per me. 
Era davvero felice. 
L’avevo reso fiero. L’avevo davvero reso fiero. 
‘Te lo meriti. Sei stato fantastico oggi. Non scordare questa emozione!’
‘Certo, è impossibile che si ripeta!’ Ho risposto come l’idiota che sono e lui mi ha dato uno scappellotto sulla nuca per poi riprendermi con il suo splendido sorriso smagliante. 
‘La prima è sempre diversa e la più bella.’
‘Pensavo fosse l’ultima la migliore!’ Michael ha sorriso e ricordo parola per parola. Non le posso dimenticare. Non dimenticherò mai nulla, nemmeno tutte le erezioni che ho avuto là davanti a lui in mezzo a tutta quella gente. 
‘La prima è sempre speciale. Goditela e non dimenticarla.’
‘Non la dimenticherò perché sarà unica!’
Non so perché non volevo esaltarmi troppo, non sono mai stato uno che vola troppo, sogno, ma non volo. È diverso. Non mi celebro con frasi da ‘il primo di una lunga serie’. Sono più tipo da ‘voglio vincere’, non da ‘vincerò’. 
È diverso. 
‘Non sarà l’unica, vedrai.’
Questo ricordo come ogni altro con Michael li tengo sempre stretti.
L’altra cosa che mi ha riportato al mondo dopo la giostra più pazza della mia vita è stato l’abbraccio con Lewis. 
Come dolcemente mi ha stretto e sono crollato fra le sue braccia a piangere come un bambino e vedendo Jens davanti a noi con aria un po’ delusa, l’ho preso con noi e le nostre fronti si sono toccate.
Avevo Lew fra le mie braccia e Jens contro il mio viso.
È stato un altro momento che non posso dimenticare, uno di quelli che valgono tutta la vita intera. 
Non potevo essere più felice. 
I brividi mi hanno percorso e piangevo e volevo solo stare lì per sempre. Poi le mani di qualcuno sono finite sul mio culo, penso quelle di Jens ma non aveva importanza. 
La giostra ha ripreso folle, penso di aver pianto come mai in tutta la mia vita. Le emozioni hanno totalmente preso il sopravvento e non avevo più bisogno di trattenerle e gestirle. 
È stato tutto più folle che mai. La festa, lo champagne sulla faccia e quella voglia di eternità. 
È come dice Michael. 
Non la scorderò mai. Non importa se vincerò ancora o no. Di solito un pilota desidera vincerne almeno uno. Poi ci sono i migliori che ne vincono altri. 
Così io non so cosa sarà di me, ma ora sono felice così e non credo di volere di più.
Tutto l’alcool bevuto così mi ha dato su di giri e quindi penso di essermi perso qualcosa, altrimenti non mi spiego come mai sono chiuso in un bagno con Lewis al posto di Jens. 
Che... che diavolo... 
Metto faticosamente a fuoco Lewis, ma per me ora è davvero troppo. 
Mi appoggio al lavandino per non cadere e a momenti ci finisco davvero giù. 
Il caos mi invade il cervello confuso e ricordo quanto è stato eroticamente bello ed emotivamente sconvolgente prima fra le loro braccia. I miei desideri erotici. Una cosa a tre con entrambi. 
Dove si è nascosto Jens?
- Lew? - Chiamo vedendo che chiude a chiave, poi viene da me, mi si mette davanti e mi apre la tuta, sento il suono dello strap e la zip che si aprono. 
- S-sei tu quello ubriaco o sono io così andato che vedo male? - Non lo chiamo Jens per fortuna o si fermerebbe. Però sono qua ad afferrare il lavandino su cui il mio sedere appoggia e non mollerò o crollerò a terra. 
Lewis mi tira via la tuta dalle braccia e le lascia ai polsi, così ha abbastanza spazio per farla scendere sul davanti. 
Ed è davanti a me che si inginocchia ed è intenzionato a tirarmi fuori l’erezione quando nel caos cosmico che invade la mia testa, prima che io parta definitivamente senza ritorno, faccio la domanda del secolo. 
- E Nico? - E Nico. Forse sono già andato perché se fossi stato in me non avrei mai tirato in ballo Nico sapendo di fermarlo. 
Lewis si ferma un secondo, le dita infilate nell’elastico dei boxer aderenti, la sua faccia davanti al mio pacco gonfio che stasera se non otterrà un premio sono guai. 
Poteva essere questo il premio. 
Perché ho rovinato tutto?
Perché la mia boccaccia ha rovinato tutto?
Lewis si ferma e non continua, poi scuoto la testa e sospiro facendo qualcosa che non è da me, né da ubriaco né da sobrio. 
Lo prendo per le spalle e lo tiro su, poi gli prendo il viso fra le mani e lo carezzo rimirandolo. 
I suoi lineamenti dolci e belli, la sua aria confusa e persa. 
- Sei eccitato anche tu. - Dico poi mentre faccio chiarezza a fatica. Forse non sono abbastanza ubriaco. - Lo sono anche io. Però non credo sia giusto. - Lewis è indeciso e per un momento credo lo voglia lo stesso. Per un momento i suoi occhi parlano molto e pensa di volerlo fare comunque. È sull’orlo di baciarmi, mi guarda le labbra e sono sicuro che se lo facesse ora non lo fermerei di nuovo. 
- Credo di essere stato così follemente geloso di te e Michael e poi di Jenson che non ho capito niente... - Sorrido dolcemente. - Non so perché lo sono, non ne ho il diritto, io non ragionavo più... - Ma è tornato in sé in tempo a quanto pare. Per merito mio.
Potevo almeno baciarlo. 
Col pollice gli carezzo questo labbro carnoso che mi fa impazzire e che forse non avrò mai. 
Ma come si fa a rifiutare il proprio premio meritatissimo? 
- Ti senti escluso. - Glielo spiego io.
Forse da ubriachi, o mezzi ubriachi, vediamo tutto con una chiarezza allucinante, non abbiamo i soliti freni auto imposti da chissà quale regola pensiamo di dover seguire. 
Lewis abbassa lo sguardo vergognandosene. 
- Ma voglio che tu sappia... - Mormoro arrivando al suo orecchio dove attacco le labbra. - Che penso sempre a te quando faccio sesso ed ho orgasmi. - E non gli dico ancora che li ho con Jens, non so se l’ha capito o no, non credo che sia tanto importante o forse sono il solito idiota. 
Gli infilo la lingua dentro e lui è felice, lo sento rabbrividire e trattenere il fiato, fa un lieve sospiro e così va bene per ora. 
Lo lascio andare, sfilo via da lui dopo avergli baciato l’orecchio e me ne vado. 

Quella doveva essere la scopata con Jens, ora la tempistica mi ammazza, però dopo tutto quello che ho passato se non trombo è la fine per me. 
Jenson probabilmente mi cercava e sono contento non mi abbia visto sparire nel bagno con Lewis. 
Lo guardo mordendomi il labbro carico di desiderio mentre penso che stavo per avere la bocca di Lewis sul mio cazzo. 
Porca troia.
Che bravo ragazzo che sono. Così bravo. 
Il premio lo merito eccome. 
Non lo prendo perché c’è gente, però gli faccio un cenno e punto un’altra delle stanze di questo corridoio e sento una voce chiamarci, ma la press aspetterà dannazione. Fanculo la press.
Jenson mi segue senza toccarmi, facendo finta di nulla. Poi dopo aver guardato che non ci sia nessuno, ci infiliamo dentro. 
Credo sia l’ufficio di qualcuno. 
Non ho idea di chi e non me ne frega. 
Chiudiamo a chiave e con la tuta ancora giù abbassata da Lwis, mi giro di schiena, mi appoggio alla scrivania, mi piego in avanti e mi abbasso il resto dandomi a lui.
E lui così, senza esitare, con lo stesso bisogno che avevo io, mi prende.
Mi prende da dietro senza troppe cerimonie, usa la saliva per scivolare meglio ed è possente e virile e mi fa impazzire sentirlo dentro.
Finalmente, non ne potevo più. 
Stavo impazzendo a momenti.
Mentre mi spinge e mi fa suo dandomi quel piacere che si espande via via in tutto il corpo, penso a Michael che mi ha stretto la nuca con la mano facendomi rabbrividire come ora. 
E penso alla bocca di Lewis quasi sul mio pene. 
Penso a tutto e non so per cosa vengo, però non ha molta importanza. 
L’importante, in questo momento, è venire. 
Credo che non dimenticherò più oggi. No assolutamente. 
Oggi ho fatto la storia. E che storia.”

/Lew/

“Per un momento stavo mandando tutto a puttane di nuovo, ma questa volta sarebbe stata definitiva. E non avevo la scusa dell’alcool perché io ero sobrio. 
Dio mio, come ne posso uscire? 
Di certo non in questo party di chiusura dove ci sono tutti i piloti. 
Perché doveva essere proprio oggi?
Perché da oggi non si corre più, il mondiale è finito e c’è il party, punto. 
Ripenso alla conferenza a cui Seb e Jens sono arrivati dopo e trafelati ma soddisfatti e rilassati, scaccio quell’immagine a forza dalla mia testa mentre con Nicole mi aggiro nel locale affittato alla ricerca di Nico e Vivian. 
Ma la mia testa rimane fissa su Seb e Jens. 
Non l’avrebbe fatto così squallidamente e se stavano insieme da prima me lo avrebbe detto. 
Non esiste. Non è successo nulla. 
Basta pensarci. 

Siamo tutti vestiti molto eleganti per la festa di chiusura, ci portano bicchieri di champagne di prima scelta e passano con vassoi di tartine al caviale e chissà cos’altro. 
Non che ci si sfami molto con sta roba. 
La musica non è troppo forte perché non è quel genere di party tutto casino dove ci si distrugge, quando trovo Nico e Vivian facciamo la consueta scenetta di doppia coppia felice che mi fa ridere perché almeno 3 su 4 sappiamo che è tutto finto, ma poco importa. 
Quando guardo Nico riesco a sentirmi in colpa anche se Seb mi ha fermato in tempo. L’avrei fatto. Se non fosse stato per lui l’avrei fatto. Ecco perché sentirmi in colpa. Dannazione. 
Sono nervoso e si vede molto bene, evito con cura Seb e penso che Nico gradisca, ma evito anche Jens e Michael. Non so come gestire tutto questo.
Ero così geloso che volevo farmi Seb, cerco di ricordarmi di quando sono stato geloso di Nico e non riesco a metterli sullo stesso piano, ma quando Nico mi dice che vuole andare a complimentarsi con Seb che non ha ancora avuto modo, io lo guardo in modo molto spontaneo dicendo che io ho già fatto e di andare. 
Ma mi mordo subito la lingua appena lo dico. 
Merda. 
Questa è una di quelle cose che non vanno dette. 
È tardi, sento che è tardi, lo sguardo di Nico si assottiglia e si fa inquisitore e le due ragazze sono un po’ per conto loro, qua con noi ma parlano insieme e non fanno caso a noi, in questo genere di party è la consuetudine. 
- Perché non ci torni? Tanto so che siete amici, se io mi sforzo con lui lo faccio solo per te. - 
- Tu ti sforzi? Ma se siete quasi finiti alle mani qualche tempo fa! - Esclamo spontaneo e polemico, questo peggiora le cose ovviamente. 
- Un motivo in più per scusarmi con lui e andare a fargli i complimenti. Che io ricordi nella storia della F1 non è mai successa una cosa così... a parte l’età che è già questa storia, ma non è mai stato primo e l’ha vinto all’ultimo giorno di mondiale, capisci? - Mi ripete l’impresa di Seb come se fosse davvero stupito e contento per lui. Non gliene frega nulla e il nervoso sale, ma se non lo accompagno faccio peggio, così quando andiamo insieme li troviamo a parlare guarda caso con Jens e Michael. 
Ma che bel quadretto, tutti e 3 insieme. 
Ho vinto il Jackpot!
Non so nemmeno chi mi infastidisce di più a parte me stesso, perché so cosa significa dannazione. 
Io geloso di Seb non è bene. 
Nico mangerà la foglia, anzi la sta già mangiando e forse non se l’è mai bevuta. Forse lui ci è arrivato prima di me. 
Seb però nel suo completo bianco e nero è bellissimo, i capelli lunghi sembrano domati da un pochino di gel che lo rendono superbo e riconosco subito la mano di Jens. 
Poco distanti ci sono le loro compagne, anche la signora Schumacher. Quale onore. È come una regina nell’ambiente. 
Con rispettosità salutiamo le loro compagne. Incontro la famosa Hannah a proposito. È molto acqua e sapone e semplicissima, nonché alla mano. Non riesco a provare niente di speciale nei suoi confronti. Poi passiamo a loro tre, vorrei cavarmi gli occhi perché fra tutti e 3 non riesco a staccare gli occhi da Seb e a pensare a lui e Jens insieme. Non stanno insieme, me lo ripeto da mesi, ma forse è ora di chiederglielo in modo diretto e smetterla di fare tutto da solo.
Maledizione! 
Seb mi guarda e noto una punta di tensione nel suo sguardo che maschera con un bellissimo sorriso falso che rifila a Nico, il quale lo abbraccia e gli fa i complimenti. È ovvio che tutto questo è solo proforma, perché qua ci sono Michael e Jenson. Ma comunque mi disturba vederli che fingono tanto bene. 
Nico si complimenta e infila qualche frase abile volta al chiedere se fra loro va tutto bene, in riferimento al fatto che dopo quel litigio non si sono più parlati molto. 
- Certo, dopo una vittoria così come può non andare tutto bene? - 
- Allora quel famoso giro in moto riusciremo a farlo? - 
Torna alla carica e sto bevendo mentre lo dice, sto per soffocare e per soffocare meglio bevo tutto d’un fiato fino in fondo, così almeno se muoio lo faccio da incapace di intendere e volere. 
E Seb con la solita faccia tosta: 
- Oh certo, aspetto sempre una data! - 
- Eh, ci metteremo d’accordo! - Jenson si inserisce perché forse mi vede starnazzare e capisce che non sono tanto felice della gita maledetta.
Spero non la faremo mai. 
Seb e Nico continuano a parlare con Jens e Michael come se fossero tutti amici e mi rivolta lo stomaco la scena, perché so che Nico è invidioso da morire e soffre dell’adorazione che c’è fra Michael e Seb, con Jens non ha nulla. Ma chi ha qualcosa con Jens? 
- Beh guardate che non mollo l’osso, eh? Con Lewis facciamo di quelle corse fantastiche, però ci serve qualcuno che conosca nuove zone adatte. - 
- Sì, ma ora non è più stagione per la moto, non in Europa... - Ma stai zitto Seb, non in Europa!
Lo fulmino con lo sguardo trucidandolo e solo troppo tardi capisce. 
- Beh in questo caso possiamo andare in Australia che a Gennaio fa un gran caldo! - 
Alzo gli occhi al cielo rimanendo leggermente dietro di Nico così non mi vede e Seb il coglione decide anche di ridere a vedermi, Nico si gira ed io sorrido subito, così lui non si accorge di nulla. Forse. Non ne sono tanto certo. 
- Va bene, intanto penso che sia ora di andare. - Dice Jenson circondando le spalle di Seb, proprio mettendosi fra lui e Michael. Anche lui è geloso. Ora da geloso consapevole mi rendo conto di tutti i segni degli altri. 
Ma quindi stanno o non stanno insieme?
Maledizione. 
- Come, di già? - chiede Nico. Maledizione a tutti, perché parlano a sproposito? Perché nessuno e dico nessuno attiva il cervello? 
- Il secondo party suppongo, quello più divertente... - Commenta Michael che di queste cose ne sa eccome. Infatti ridacchia mentre Jens alza il bicchiere e lo finisce brindando a chissà cosa. 
- Chi si unisce a noi? - E con noi intende lui e Seb. 
Lui e Seb.
Noi. 
- Io! - Esclamo prima di attivare io il cervello.
Quanto sono demente. 
- Bella, mi piace questa! Veniamo volentieri! - Si accoda Nico senza nemmeno chiedere.
Immagino! 
Nico non poteva risparmiarsi e Seb fa una faccia abbastanza da panico fra Jens, me e Nico. Così cerca Michael in soccorso. 
Io voglio sapere tutto quello che sto deficiente non mi dice. E stasera me lo dirà. Tutto. Tutto. TUTTO! 
- No io passo, è una cosa per giovani, queste cose ormai non fanno più per me. - 
- Beh, non dirmi che ti senti vecchio col fisico che hai! - E il complimento di Seb arriva dopo un bicchiere di troppo, infatti Michael ride, Jens fa una faccia che te la raccomando ed io non credo di essere tanto divertito. L’unico che se la ride è Nico. 
Alla fine comunque Michael non viene, ma ci vengono ben Jens e Nico con me e Seb. 
Che poi erano Seb e Jens che volevano andare via ed io e Nico ci siamo accodati.
Siamo due fantadementi, per dirla alla Principessa Leia! 
Prevedo dolori stanotte!”

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Va bene, avevo fatto una specie di disegno su questa scena, non sono un asso nel disegno ma è per rendere l'idea, che comunque spero si sia resa bene lo stesso! :-P