* Seb suggerisce a Lewis di diventare più forte e sicuro di sé per avere il coraggio di prendere la propria vita nelle sue mani e fare le scelte difficili che non ha il coraggio di fare. Lui glielo dice nell'ottica di farlo lasciare con Nico, perché è convinto non siano fatti uno per l'altro. Lewis prende il suo consiglio sotto un altro punto di vista e inizia a fare in modo di piacersi ed essere soddisfatto di sé stesso mentre fa le proprie scelte da solo. Questo Lewis più sicuro effettivamente ottiene dei buoni risultati anche con Nico. Dopo di questo c'è un bel salto di tempo, dal pov di Seb. Si arriva al 2013, Seb ha vinto 4 mondiali, Lewis e Nico sono insieme alla Mercedes. In quel momento Michael aveva già lasciato definitivamente la F1 anche per la seconda volta.  Buona lettura. Baci Akane * 

59. DA OGGI SI CAMBIA

lew seb

/Lew/

“Il primo che faccio è ‘Still I rise’ dietro sulla parte alta della schiena. 
Non so perché lo faccio, ma lo faccio il giorno dopo della chiacchierata con Seb. 
Forse perché ha ragione, forse perché me lo devo ricordare per sempre che devo essere forte e sei forte solo se rinasci ogni volta che cadi. 
Lo faccio come colpo di testa, perché non ne ho mai fatti di questo tipo, non sono mai arrivato a questo livello, ma ero così fuori di me che ho deciso così. 
Che dovevo fare qualcosa di drastico per voltare pagina, come ha detto Seb devo diventare più forte, più sicuro di me e devo piacermi, devo essere una persona decisa. Così basta ripensare alle cose cento volte e non fare nulla di troppo esagerato. Adesso si fa tutto quel che passa per la testa. 
Punto. 
Un tatuaggio? Lo faccio! 
Un nuovo look? Lo faccio! 
Un nuovo stile di vestiti? Ok! 
E anche un nuovo stile di vita. 
Mi sono sempre piaciute le feste, perché non andarci ogni volta che posso? Per quel che penserebbero?
È da anni che mi dico di sperimentare di più, di fare più cose che mi piacciono e mi sono preso alcune moto, ma non sono mai stato davvero drastico. 
Così prendo un enorme e splendido yacht e dopo che nel giro di un mese ho preso e fatto una serie di cose non da me, faccio l’ennesima. 
Vado e compro casa di nuovo, ma non di nuovo in Svizzera. 
Ci ho pensato alle parole di Seb e mentre ci pensavo mi facevo il tatuaggio e mi compravo cose nuove sentendomi sempre meglio. 
Forse è vero che non amo Nico o che non so cosa provo per lui e se lo provo ancora, ma dipende dal fatto che sono una persona insicura. 
Se questo processo in cui mi sto buttando più anima e corpo, con più decisione, mi porterà ad essere una persona più sicura, allora dovrebbe funzionare meglio anche la storia con Nico. 
Però per funzionare devo fare qualcosa di ancora più drastico che dargli le chiavi di casa mia in Svizzera. 
Così compro l’appartamento libero nel suo stesso palazzo e solo dopo che ho fatto questo e che mi sono trasferito, vado da lui per fare per l’ennesima volta pace, pronto a tutto, anche a combattere a suon di pugni se serve. 
Devo essere sicuro, sicuro di me per essere sicuro di quel che provo e per non mandare sempre in crisi tutti quelli che mi circondano. 
Quando Nico apre, non ci sentivamo da almeno un mese ed era quasi come esserci lasciati, ma ho aspettato di proposito. Un po’ perché conosco Nico e so che gli deve passare, un po’ perché volevo acquisire io maggiore sicurezza ed essere convincente in questo mio cambiamento. 
Quando mi vede rimane di stucco perché ormai non si aspettava di rivedermi, ma poi fa per chiudermi la porta in faccia. 
Io però glielo impedisco e prima di fargli dire e fare qualsiasi altra cosa, lo prendo per il polso e lo tiro fuori a forza. 
- Che... che diavolo vuoi, si può sapere? Dopo un mese torni e ti fai vivo? Lo fai di persona per piegarmi meglio? Perché poi farai la solita puttana e ti farai scopare e tutto andrà di nuovo bene?  Mi fai ancora più vomitare! - Mentre sbraita come un idiota senza notare il mio nuovo look, come la barba tagliata in un altro modo più moderno rispetto al solito, un fisico più tonico e messo più in mostra con altri abiti, anch’essi più alla moda e appariscenti, il tatuaggio ancora non lo può vedere, lo tiro in ascensore. 
Lui continua a gracchiare furioso. 
- Nemmeno fuori ti perdonerò! Puoi portarmi dove vuoi, è finita, Lewis. Devi solo accettarlo! - 
Ma lo porto fuori e apro la porta della mia nuova casa, lo infilo dentro e lo lascio per vedere come reagisce. 
Nico finalmente si zittisce e smette di insultarmi e si guarda intorno meravigliato. 
- Che... che significa? - Io così rido divertito. 
- Cos’è, non riconosci un appartamento? - Nico torna al suo odio spiccato, ma non mi faccio intimidire come al solito, non piego la testa. - L’ho comprato. Ho venduto quella in Svizzera e da oggi che ti piaccia o no mi avrai come vicino di casa. Puoi solo rassegnarti ed accettarmi di nuovo nella tua vita. Sappi che non ti lascerò andare. - dico avvicinandomi deciso mentre lui mi guarda confuso e stordito, senza capire chi io sia e che fine abbia fatto il vecchio insicuro e timido Lewis. 
- Non spetta a te decidere... - Cerca di gestire lui come fa sempre, ma io glielo impedisco e gli punto il dito contro. 
- Invece sì! Perché ho capito perché siamo sempre in crisi e ogni stronzata ci fa litigare. - Posto che ritrovarsi Seb in casa mia che cucina per me non è una stronzata. Ma non glielo faccio ricordare. - perché è colpa mia. - E questo di solito lo calma, ma rincaro la dose deciso senza piagnucolare o sedurlo. - la mia indecisione, la mia insicurezza sta uccidendo il nostro rapporto e tu senti questo e soffriamo per questo, ma è colpa mia. Ed ho deciso di rimediare alla radice di ogni problema. - Nico spalanca gli occhi da gatto senza capire che intendo. - Devo diventare una persona decisa e sicura, amarmi, devo piacermi, devo fare cose che mi piacciono e devo assolutamente lottare. Lottare molto di più per le cose che contano, che amo davvero. E tu sei una di quelle. E lotterò con tutto me stesso. Puoi anche rifiutarmi, ma io ti riconquisterò e staremo di nuovo insieme e saremo felici. - Tutto questo puntando sempre il dito contro il suo petto. - Non mollerò più sulle cose che contano, mai più! Deciderò io, sempre, tutto! - 
Con questo lo conquisto, ma penso anche di eccitarlo abbastanza, perché lui mi chiude la bocca che altrimenti parlerei all’infinito e mi bacia con foga. 
Poco dopo ci stiamo spogliando e stiamo rotolando sui mobili nuovi e mentre mi prende da dietro con impeto e passione, marchiandomi con un morso sul collo, nota il mio tatuaggio, la scritta, e ridacchiando chiede se è il nuovo Lewis. Io ansimando dico di sì per poi chiedergli se gli va di scopare il nuovo Lewis o se devo fare quello anche io e così niente, do il colpo di grazia a Nico che mi prende e parte. 

Da quanto non stavamo abbracciati sul divano, nudi, coi vestiti in giro per casa? 
Sono sensazioni che non voglio dimenticare, che mi piacciono. La nostra passione ci ha sempre tenuti stretti. Lui che mi fa mio, io che mi faccio prendere. 
Le dita intrecciate, i corpi ancora scossi dal piacere profondo. 
- Mi piace il nuovo Lewis... - Ammette. Io stupito lo guardo e lui ridacchia. - Sinceramente non credevo che avresti fatto tutto questo. Pensavo avresti mollato definitivamente e non sapevo cosa fare. Non ti avrei permesso di mollare, ma ero stufo di lottare sempre io. Questo Lewis mi piace e spero resti. - Sorvolo sul fatto che è stato Seb ad incitarmi e che gli piace il tatuaggio perché gliel’ho fatto vedere per primo.
Sti due hanno così tante somiglianze che mi spaventa, ma Seb è dolce e non è possessivo e fragile. Seb è forte. È questo che mi attira tanto di lui. 
- Ho anche preso uno yacht e voglio prendermi un cane! - Esclamo deciso come se avesse senso. Lui ridacchia. 
- E questo con l’essere più decisi che c’entra? - Alzo la spalla accoccolandomi contro di lui, so che gli piace essere quello dominante comunque. 
- Perché se voglio fare una cosa la faccio, se mi piace la prendo. Punto. Ti volevo e ti ho ripreso. - La metto giù facile e deciso e lui ridacchia leccandomi l’orecchio invece di baciarmi. 
- Mmm spero non sia una fase ma che rimanga così perché mi fai impazzire... anche i vestiti che avevi mi hanno eccitato subito, ti stavano benissimo! Eccentrici, ma evidenziano il tuo corpo da favola che... a proposito... - E corre a palparmi i pettorali e le spalle. - Hai aumentato la palestra? - Annuisco ridendo e così mi sale sopra e inizia a riempirmi di succhiotti il corpo. - Mmmm decisamente un Lewis super apprezzato... da qui non cambiare più, mi raccomando che potrei decidere di legarti se lo fai. - E per un momento penso che forse non scherza tanto. Che forse l’ho ripreso per l’ennesima volta in qualche modo, ma questa volta se dovesse andare di nuovo male, non ci sarà una nuova rinascita con lui.
Questa volta la sua reazione potrebbe non piacermi. Pensandoci rabbrividisco e scaccio via questo stranissimo pensiero. 
Perché deve sempre andare male? 
Devo essere positivo ed ottimista, devo imparare a pensare in meglio, non in peggio.
Da oggi andrà tutto bene ed io e Nico saremo felici ed un giorno troveremo il coraggio di fare coming out e di sposarci! 
Ecco cosa faremo! 
Oggi si cambia, oggi cambia tutto.
Punto e basta!”

/Seb/

“Arrivo in cielo e lo tocco con entrambe le mani. 
Due anni che volano nel modo più incredibile. 
Il primo mondiale è stato pazzesco e inatteso, shoccante è dir poco. Il secondo è stato una gioia e ad un certo punto ho realizzato che potevo farcela e mi sono goduto tutto l’anno con quell’idea. Il terzo è stato molto lottato e quindi non scontato e soprattutto non facile, per cui uno splendido sapore. 
Ma il quarto è incredibile.
Il quarto non lo so definire, forse perché è il numero quattro o perché è l’ultimo, ma il 2013 è sicuramente uno dei miei anni migliori, non lo posso negare. 
È tutto perfetto, sono la persona più felice di questo mondo, non c’è niente che mi turba, nemmeno Lew e Nico che sono compagni alla Mercedes rivoltandomi lo stomaco con la loro gioia immensa, perché questi vanno a periodi ma devo dire che è da due anni che il periodo è di nuovo buono senza pause drammatiche. Questo da quando vivono insieme a Monaco.
Sapere che Lewis cambiava stile per essere più sicuro di sé e riprovarci di nuovo con Nico mi ha ferito, devo dire la verità, ma in quel momento mi sono ributtato sulla F1 e anche grazie a Jens e Michael le cose sono tornate a posto per fortuna. Nel senso che avevo valide distrazioni per non pensare troppo a quei due che sembravano di nuovo decollare. 
È stato stranissimo e bruciante vederli nello stesso team ed erano così affiatati, tutte quelle interviste insieme radiosi dove dicevano che praticamente Nico gli cucinava perché Lew non sa farlo... ma che facciano tutto quel che gli pare, io ho vinto quattro mondiali in F1. Quattro. Lewis raggio di sole rinato e pieno di tatuaggi e coi capelli finalmente belli solo uno, Nico zero. Questo numero mi riempie di gioia ovviamente. 
Già ogni volta che apre bocca in pubblico sembra che lo faccia per ostentare quanto lui e Lew stanno bene e si adorano che a momenti dice pure le posizioni a letto, e poi sfoggiano Vivian e Nicole come per fermare le voci. Ma vi prego!
Tanto a me che me ne frega, io ho Jens che mi fa felice in altri modi. 
Forse alla fine il cambio di vita e di modo di essere di Lew che gli ho suggerito era quello che gli mancava, quello che ci voleva. 
Io sinceramente non è che me ne sono stato in disparte, sono stronzo perché non mi sono mai tirato indietro. 
Li ho messi alla prova. Se davvero sono così affiatati e felici che a momenti limonano quando vincono, allora devono esserlo anche con me di mezzo che faccio l’amico di Lewis. Perché adoro vedere come Nico fa buon viso a cattivo gioco e finge di essermi amico solo perché ora con Lew va tutto bene benissimo. Poi però so che vorrebbe sempre scorticarmi.
Ma fottiti, se andate così bene è merito mio, fanculo cazzo.
Fanculo davvero. 
Ma che me ne frega di loro? Io ho reso fiero Michael almeno quattro volte e sono così felice perché arriva la voce che nel 2015 correrò con la Ferrari ed anche se è una voce e non è niente di certo, non posso chiedere di meglio perché devo vincerlo con loro per renderlo ancora più fiero e per coronare il mio sogno di bambino. 
Non c’è più in giro perché si è ritirato l’anno scorso definitivamente ed è stato traumatico, molto peggio di quel che pensavo. Ho avuto una bella crisi di pianto ma lui è stato dolcissimo ed anche Lewis. Ricordo come mi ha abbracciato dolcemente facendo attenzione a non farsi vedere da Nico. 
A momenti io e Lewis ci siamo baciati molte volte e molte volte sono quasi successe molte cose, ma mai del tutto, mai davvero. E vederlo cambiare così e diventare più bello che mai davanti ai miei occhi è sconvolgente.
Ho visto e assistito al suo cambiamento e l’ho approvato senza riserve, il suo divertirsi di più ed apertamente senza frenarsi, comprarsi cose eccessive, uno stile che gli piace di più e sinceramente gli sta anche meglio. E poi questa passione assurda per i cani che si è preso mi fa morire, ma è bello così. 
Sono felice che mostra apertamente e senza freni il suo amore infinito per la vita.

Ad ogni spinta va sempre più in dentro e quando tocca lì in fondo, quando ci arriva mi spingo contro di lui chiedendo di continuare lì, così. I brividi si espandono subito e presto è solo un’esplosione meravigliosa. 
Anche oggi Jens mi ha impedito di fare qualche cazzata con Lewis, cazzata che stava puntualmente scattando quando è venuto da me per complimentarsi, dolcissimo e felice. 
Le sue braccia muscolose intorno al mio collo, il suo corpo atletico e delineato contro il mio, il suo bacino contro il mio. Per fortuna c’erano le tute. 
Dio Santo, per fortuna. 
Ma non mi ha impedito di eccitarmi, colpa della sua bocca contro l’orecchio quando mi ha detto che era fiero di me, che ero stato grande, che avevo fatto un record di vittorie di fila assurdo e che sperava che ne facessi ancora. 
E so che è sincero quando dice così, so che lui lo è davvero, contento per me, anche se è uno dei miei rivali. 
E mentre me lo stringevo mi dimenticavo di Nico con lui alla Mercedes e delle volte che si sono quasi baciati anche loro davanti a tutti, nei festeggiamenti focosi. 
Per un momento l’ho dimenticato. 
Ma poi me ne sono ricordato e sono scappato da Jens che mi ha restituito il mio equilibrio, mi ha messo pace ed ora sono qua a ripensare a Lewis come ogni volta che scopo con lui. 
Ma sto bene perché ancora una volta tutto è andato nel modo più giusto. 
Mi giro e bacio Jens che mi fa ancora una volta le congratulazioni per il mio quarto mondiale. È felicissimo per me, il suo bellissimo viso è radioso come quello di Lewis e ancora una volta li frappongo.
Cazzo, gli anni avanzano ed io rimango sempre negli stessi schemi. 
Pensavo di essermi avviato nel sentiero giusto, che ormai sarebbe finita questa fissa, questa ossessione sessuale verso Lewis, ma è solo aumentata ed a volte se non penso a Lewis non vengo proprio. 
Mi chiedo se Michael non avesse ragione quando quel giorno mi disse che quello che provavo io era amore. 

- E questo è nuovo? - Chiedo ridendo toccando il collo di Lewis dove c’è un nuovo tatuaggio. Lewis salta e rabbrividisce visibilmente, mi guarda e con aria maliziosa, la stessa che ho io e che ci viene spontanea, risponde mormorando suadente: 
- Se non lo tocchi è nuovo comunque sai? - 
Ed ecco il tipico flirt che parte fra noi. Tipico perché se non sono io che me le cerco, se le cerca lui. E se qualcosa sta per passare inosservata, l’altro ci pensa bene a renderla nota. Come questo che sottolineiamo facendo scendere le dita in mezzo alla schiena. 
- Comunque la croce gigante è il mio preferito, è molto sexy. - Lewis fa un risolino, rabbrividisce ancora e si lecca le labbra, poi si irrigidisce e si separa. Da qui capisco che Nico arriva.
Nico mi fa i complimenti e mi raccomanda di festeggiare come si deve stanotte: 
- Però mi porterò via il ragazzo questo giro... non vorrei rischiare brutti scherzi... dal passato si impara! - La battuta la fa ridendo ma è ovviamente ciò che pensa sul serio. Si stringe Lewis con un braccio che a momenti lo soffoca. Lewis ride nervoso, Nico ride come un serpente velenoso ed io rido scendendo al suo livello. 
- Mmh vorrà dire che mi accontenterò di Jens! - Scherzo a mia volta come a ricordargli che sto con lui e che non ho mire su Lewis. Lo faccio per lui, perché non voglio metterlo nei guai. Nico sta per dire qualcosa, ma il telefono mi suona e quando vedo che è Michael mi illumino di luce immensa, infatti non serve che dica che è lui.
Nico e Lewis pronunciano il suo nome ridendo ed io li saluto andando a rispondere. 
Mi ha salvato di nuovo, Michael non sa tutti i modi in cui mi salva sempre, mi vergogno a dirglielo visto che già un sacco di volte gli ho chiesto mille consigli. 
- Ehi, parlo col quattro volte campione mondiale di F1? - La sua voce allegra e sinceramente felice mi arriva a parlarmi in tedesco e mi rilasso solo ora.
Mi rendo conto di aver corso le montagne russe fino ad ora, fra Lew, poi Jens, poi di nuovo Lew e poi Nico... e fosse solo questo. 
Vincere il quarto mi carica un sacco, ma anche mi spaventa dopo queste voci. 
- Credo di essere io se non ho già bevuto troppo! - La butto sul ridere, ma lui se ne accorge subito che ho qualcosa dietro l’allegria e la gioia. Gli ci è voluto un momento. 
- Anche se non posso essere lì come volevo sento che hai qualcosa. Che ti succede? - Quante volte mi ha detto questo? Alla fine ho capito che ero davvero importante per lui, in qualche modo, per qualche motivo. 
- Ma ci sei comunque, vedo... - rispondo provando a sviare. Non voglio sempre pesargli addosso, non è tenuto a ricoprire questo ruolo di guida. Non ho mai capito cosa provassi per lui. Ammirazione, adorazione, stima, rispetto. Ma non so. Anche di più. 
Non so dire cosa provo, so solo che ad una sua domanda io canto come un usignolo tirando fuori cose che non pensavo. 
- Seb... - E a volte nemmeno la domanda, solo il nome. 
Che smidollato che sono. 
- È che forse nel 2015 correrò con la Ferrari... - E non devo aggiungere altro perché lui sa cosa significa. Sa che io sono tifoso della rossa da quando ero piccolo ed in particolare da quando lui l’ha riportata sul tetto del mondo. 
E sa qual è sempre stato il mio sogno più grande. 
- Beh, te lo meriti. È un sogno che si avvererebbe e non conosco un altro migliore per arrivare sul tetto del mondo. - Non lo posso guardare ma so che lo dice sinceramente. 
- Lo pensi davvero? - Chiedo comunque come un idiota. 
- Penso che puoi vincere un sacco di mondiali con gli altri team, ma solo quando lo vincerai con la Ferrari sarai davvero in cima. E tu ce la farai, io lo so. - Lo dice con una certezza assoluta, senza esitare. Lui sa davvero, punto. 
Mi salgono le lacrime agli occhi e non respiro per un momento. Oggi ho le lacrime facili ovviamente, ma sono convinto... sono convinto che siano speciali queste lacrime di gioia nel sapere che lui ci crede davvero che io possa fare quell’impresa, un giorno. 
E lui sa che non tengo ad altro più che a questo. 
- Spero di farcela davvero e saprai già da ora che dedicherò la vittoria a te. - Non è una promessa vera e propria ma sono cose che si dicono. Anche se io lo penso. Che se lo vinco sarà per lui. 
- Quel giorno ci sarò. - Ed un brivido mi corre lungo la schiena, un brivido strano. Non di gioia. Un brivido che non so spiegarmi. Come una sensazione. 
Che questa sia l’ultima volta che lo sento. Ma come viene questa sensazione la scaccio subito e torno a scherzare a raffica, tornando all’allegria che tanto so gli piace. Il suono delle nostre risate insieme. 
Oggi sono felice da morire.”

 

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Note finali: Dalla realtà ho preso alcuni fatti: nel 2011 Lewis si trasferisce dalla Svizzera a Monaco, precisamente nello stesso palazzo di Nico. Lewis nel 2012 subentra a Michael nella Mercedes diventando il compagno di Nico, i primi anni le cose fra loro vanno alla grande, è un fatto molto evidente anche da molte interviste insieme dove scherzano e Nico dice che è il cuoco personale di Lewis. Alla fine del 2013 c'erano già molte voci di Seb alla Ferrari nel 2015. Lewis inizia con il cambio di look, a partire dai tatuaggi, quando si trasferisce a Monaco, all'incirca. Inizia realmente con 'Still I rise'. In quel periodo circa prende i suoi famosi cagnoni, Roscoe e Coco e prende lo yacht. Le modalità delle vittorie dei mondiali di Seb sono così come le ho descritte, sia pure grossolanamente.