*So che l'attesa è stata lunga, considerando che ho sospeso tutto letteralmente sul più bello, ma adesso ci siamo. Seb è sconvolto dalla notizia che Michael non sarà mai più quello che era e per lui è un ulteriore duro colpo, dopo che si era illuso di essere uscito dal buio. Ed è lì che capisce che è ora di vivere realmente secondo i consigli di quello che per lui non solo è una guida ma anche una delle persone più significative della sua vita. È lì che capisce che è ora di vivere il suo amore per Lewis. Sul momento è sconvolto, ma lentamente la nebbia si dirada. Eppure mai niente è facile nonostante decidi qualcosa. Buona lettura. Baci Akane*
63. UN SALTO NELL’IGNOTO
/Seb/
“Il mondo è appena svanito del tutto, se in questi mesi tremava, ora è svanito del tutto.
Svanito.
Non tornerà più, Michael c’è ma non sarà lui ed in compenso soffrirà come un cane e non capirà nemmeno niente. La sua vita è stata spazzata via in un attimo, ogni ricordo di chi era e cosa ha fatto, tutte le persone che ama e che lo amano per lui non esistono più e non saprà nemmeno cos’è un volante, tutta la sua vita è stata schiacciata da una roccia.
Michael è a questo mondo ma non sarà più lui. Lì c’è un corpo sofferente che tenterà di riprendere le sue funzioni primarie e che al momento ha un catetere perché non ha il riflesso della pipì.
Come si può ridurre a questo?
Lui era dio.
Lui era il mio dio.
Lui sedava le mie tempeste, lui mi ha indicato la strada, lui rappresenta i miei sogni. Lui è tutto per me.
E mentre sento la consistenza delle mani di Lewis sulle mie e della sua fronte, riprendo fuoco su di me, su di noi. Una stanza da letto, la sua credo.
La mia bocca si muove, dice cose. Cosa sto dicendo?
Lui sente, la sua fronte sulla mia, i suoi occhi bellissimi e poi la sua bocca.
La sua bocca carnosa piegata verso il basso, preoccupato, dispiaciuto.
La bocca che ho sempre desiderato.
Non devi perdere le occasioni, coglile, vivi d’istinto, e meno di ragione. Se desideri qualcosa lotta per ottenerla. Se ami, prenditelo.
Magari sbagli, magari l’amore esiste ed è eterno.
Anche se poi abbiamo incidenti e la nostra memoria sparisce e noi non saremo più noi, ma l’amore resterà da qualche parte. Potrei un giorno non amare più Lewis?
Mentre me lo chiedo mi rendo conto che lo amo sul serio, che lo amo davvero e da tempo e che non è svanito nulla di tutto quel che ho sempre provato nonostante forse lui non mi abbia ricambiato e nonostante non l’abbiamo approfondito.
Michael voleva che vivessi per quel che sento e non per quel che la ragione mi dice.
È il suo consiglio più prezioso.
Così se deve avere un senso la sua esistenza, se la sua vita può lasciare una traccia nella mia vita non saranno i mondiali vinti in F1 ma sarà io che mi prendo Lewis, io che lo amo e lui che ama me. Saremo noi due la sua traccia nella nostra vita.
Gli prendo il viso fra le mani mentre le sue stanno ancora sulle mie, poi spingo leggermente e abbasso la testa per arrivare sulla sua bocca.
Ci tocchiamo e lui si irrigidisce e cerca di staccarsi, stringe gli occhi e li stringo anche io mentre le lacrime scendono libere pensando che per qualche assurdo motivo amare Lewis è il modo migliore di dimostrare quanto ha significato per me l’esistenza di Michael nella mia vita.
- Ti prego... -
- Tu non sei in te... - Mormora piano.
- Invece lo sono finalmente... - Spingo ancora e lui indietreggia, si scioglie da me e scende dalle mie gambe, le mani dietro di sé per non cadere sulla schiena, cerca di retrocedere all’indietro, le gambe aperte, io ora nel mezzo proteso verso di lui sempre alla ricerca della sua bocca. Una mano sul suo viso a tenerglielo, l’altra appoggiata a terra mentre avanzo e lentamente si stende ed io sopra di lui, per terra, incapace di scappare ancora.
- Hai promesso che non mi avresti lasciato... - Dico sulla sua bocca, ora lo guardo.
- E non ti lascerò, ci sarò sempre. - Ma tiene gli occhi chiusi mentre prega.
- Guardami. - Dico con fermezza mentre è vitale che io faccia questo per me. Una volta per tutte. Perché lo amo.
Lewis apre gli occhi, sono grandi neri e meravigliosi e lucidi, due pozzi di petrolio espressivi, terrorizzati.
- Non abbandonarmi... - Gli bacio le labbra. Lui cerca di resistere rimanendo fermo senza reagire. - Non abbandonarmi perché ti amo. - E sa che non lo direi mai se non lo pensassi davvero.
Questo penso sia il colpo di grazia perché subito apre le labbra e lascia che mi intreccio a lui, ci veniamo incontro con le lingue, ci tocchiamo, ci carezziamo, ci fondiamo ed i nostri sapori di lacrime amare ci ricordano che amore è dolore, ma è anche vita e rinascita e forse non è vero che anche se esiste, prima o poi finisce. O forse sì.
Ma per saperlo lo puoi solo vivere.
Come diceva Michael, come mi ha fatto capire lui, una cosa non la decidi tu, la vivi e basta ed io lui, porca puttana, lo voglio proprio vivere ormai.
Lewis ricambia il bacio aprendo la bocca, ci uniamo di più e ci fondiamo e non ci separiamo, è un bacio ubriacante che ci toglie il respiro ed è pura linfa vitale.
Sento la rigenerazione che corre sotto la mia pelle, che da lui passa a me e mi restituisce a questo mondo.
Non so se sia giusto quel che è successo a Michael, non credo, e non so cosa posso fare per lui, forse nulla. E non voglio vederlo e cancellare il bellissimo ricordo suo che ho.
Voglio solo renderlo fiero di me. Voglio che una parte di sé, se c’è ancora da qualche parte in questo universo di incertezze, sia fiero di me. Perché ogni passo che ho fatto è stato dettato in qualche modo da lui e mi ha influenzato al punto da accettare questa grande incognita.
L’amore esiste e forse dura, ma per saperlo lo devo vivere.
Lasdcio il suo viso mentre mi reggo perché sono a carponi su di lui steso sotto di me, una mano scivola sul suo corpo, afferro la maglia e gliela stropiccio alzandogliela, quando tocco la sua pelle lui sussulta nella mia bocca ed è come se si svegliasse, ma non mi respinge. Così vado giù, infilo le dita nell’elastico della sua tuta alla ricerca dei boxer e quando arrivo nel suo inguine Lewis scatta del tutto e si risveglia, mi afferra la mano e la toglie, poi mi spinge e sfila via da sotto di me. Striscia in parte e si inginocchia chiudendosi il viso con le mani.
- Cazzo cazzo cazzo che abbiamo fatto Seb... - inizia a dire nel panico mentre non osa guardarmi.
È un risveglio brusco il suo, il mio è stato più dolce.
Lo guardo e sebbene mi dispiaccia per la sua reazione, non sono minimamente pentito di nulla.
Oh no proprio di nulla.
Sento la pioggia, il vento ed i tuoni sulla mia testa, ma non mi fermerò.
- Michael ha detto che non devo decidere io cosa provo e come vanno le cose, come funzionano. Ma di viverle e vederle. Ed io voglio farlo. Voglio vivere quel che provo e vedere cos’è e come va. Perché ti amo e ne sono sicuro, dannazione! Perché solo l’amore può farci andare avanti così da tutto questo tempo e anno dopo anno essere sempre qua. Sempre così! - Lewis scuote la testa dicendo di stare zitto, ma io alzo la voce andandogli vicino sempre sulle ginocchia.
- No invece! Perché non ero pronto quando lo eri tu, avevo paura di rovinare il nostro rapporto perché non sapevo amare, ma Michael mi ha detto che questo che ho io È amore e che non sta a me decidere se durerà per sempre o no. Ma io amo. Ed amo te. E non ne posso più di fare a meno di te, Dio non ne posso davvero più. - Sfinito per le mille emozioni e per il turbine di cose che sto provando, appoggio la fronte su di lui e non ho più lacrime da versare perché lui me le ha asciugate, le ha bevute e se ne è preso cura.
È Lewis ora che piange ed ha bisogno di aiuto.
- Lewis, mi ami? - Chiedo poi piano con le labbra sul suo orecchio mentre gli prendo il viso fra le mani. Lui annuisce e sento le lacrime scendere più copiose, singhiozza. - Allora l’affronteremo insieme. - Lo abbraccio forte e nascondo il suo viso contro il mio petto, lui si rifugia e dopo mesi dove lui è stato la mia roccia e forse lo sarà ancora, sono io che faccio la sua roccia per un poco e lo sostengo.
Gli trasmetto la mia sicurezza. La sicurezza che io e lui arriveremo esattamente nel nostro posto nelle nostre vite. Il posto giusto.
Perché se Michael c’è da qualche parte, vorrebbe questo.
Le sue mani sui miei fianchi, il respiro lentamente torna regolare. Respira. Piano piano respira di nuovo e non piange e non so da quanto siamo a terra abbracciati, ma stiamo meglio tutti e due, lo sento perché non trema più sotto le mie dita.
- Ho bisogno di capire che è successo e come muovermi... - Mormora solamente piano contro il mio petto. Annuisco.
- Lo capisco. -
- Ma non voglio staccarmi da te. Torniamo a fare gli amici speciali per un pochino finchè non capisco cosa fare con Nico. Ti prego. - È buffo che lui lo chieda a me visto che sarei io a volerlo.
Sorrido e gli bacio l’orecchio, poi gli prendo il mento con due dita e gli sollevo il volto, lo guardo e sorrido dolcemente guardandoci da vicino.
- Non ti lascerei andare nemmeno se me lo chiedessi. - Lewis fa un sorrisino dolce e triste insieme, una luce di speranza lo colora e gli rubo un altro delicatissimo bacio dove mi imprimo con più lucidità la sua dolcezza e morbidezza e la sensazione delle sue labbra carnose e tremanti contro le mie. Appena ci tocchiamo e ci fondiamo, appena ce le succhiamo a vicenda smette di tremare.
Quanto sono stato idiota. Se non era per la mia stupida ideologia sull’amore magari saremmo insieme già da anni.
E forse senza questa tragedia non avrei mai avuto il coraggio di guardare la realtà e buttarmi così nel vuoto, nell’ignoto, nell’inesplorato. Io che faccio qualcosa senza un’indagine, senza un programma, senza sapere che succederà, come andrà?
Io che mi butto così alla cieca?
Devo essere proprio partito. Ti amo Lewis Hamilton e dirlo è così liberatorio e benefico che penso lo ripeterò ogni volta che aprirò gli occhi da qui in poi.”
/Lew/
“Non so cosa sia scattato in lui, forse la fragilità della vita, l’imprevedibilità. Non puoi permetterti il lusso di perdere le occasioni importanti.
Sono contento che abbia avuto il coraggio di guardare la realtà e buttarsi, so che non aveva mai voluto per paura di come poteva andare e di vedere che magari andava male.
Michael gli ha fatto un gran bene e non so se senza tutto questo orrore lui avrebbe avuto il coraggio di farlo.
Tocco le labbra mentre mi rigiro nel letto ripensando a quanto è stato bello il nostro bacio. Così bello, dio mio.
Ed io non lo so, lo volevo da troppo. Io voglio Seb consapevolmente da un sacco, ma sapendo che lui non voleva una storia vera non mi sono mai buttato e poi sono riuscito a vivere la storia con Nico in modo decente ed ora, proprio ora... beh, la tempesta ci ha investito in pieno e mi chiedo cosa devo fare con lui ora.
Non capirebbe mai.
E dovrei lasciarlo ed essere onesto, è la cosa migliore, ma è anche vero che Seb era sconvolto e magari si rimangia tutto.
Ok, ma dovrei rimanere con Nico nascondendogli una cosa così grave solo per non rimanere da solo?
Se amo Seb non posso amare Nico.
Ci sono diversi tipi di amore.
Seb per Michael ne prova sicuramente uno, non so quale però.
Un amore un po’ sopra le parti, assoluto.
Un periodo ne ero geloso, ma in realtà è come se lui lo fosse di Senna, non lo so. È un po’ diverso perché io non ho potuto vivere Senna da amico come ha fatto Seb con Michael, però penso che potrebbe essere una cosa un po’ simile.
Però insomma di certe persone dopo un po’ ti rendi conto che non ha senso essere gelosi.
Nico l’ho amato, penso di averlo amato. Stiamo insieme da così tanto che era amore, credo. Cioè lui ha un modo di amare assoluto, però ognuno ha il suo ed io pure, amo dando tutto me stesso. Siamo perfetti insieme anche se a volte è difficile.
Però è anche vero che stai con una persona da una vita, da quando sei piccolo e davvero, cosa ne sai dell’amore?
All’inizio ti ci metti perché ti piace, poi condividi tutto e quindi diventa abitudine e poi non sai più perché separarti, non ti fai domande, stai con lui e basta ed è da così tanto che beh, sarà amore, no?
Ma alla fine se era amore, Seb sarebbe entrato in questo modo pazzesco nella mia vita?
Perché che io ami Seb penso che non sia in discussione, ormai.
Però dopo tutti questi anni con Nico è difficile capire cosa fare e come.
Non è facile lasciarsi.
Non è facile affrontare la realtà.
Forse dovrei solo essere sincero e lasciare che le cose vadano da sole.
Dopotutto sono io che l’ho tradito e lui deve non solo saperlo ma anche scegliere liberamente.
Poi è ovvio, nessuno starebbe col proprio compagno dopo che l’ha tradito, no?
Forse è la cosa migliore da fare. Essere sinceri e basta, alla fine credo che lui lo sapeva da tempo che sarebbe andata così, per questo è sempre stato geloso ed odioso con lui.
Nico appena mi vede capisce subito che ho qualcosa e comunque non sarei mai stato capace di nasconderglielo.
Alla fine l’ho evitato un po’ e complice il fatto che c’era la gara e che durante la gara è sempre un casino e ci sono mille impegni, riesco a scappare. Non voglio nemmeno che corra con questa cosa addosso, il minimo è aspettare dopo.
Come dici una cosa del genere alla persona con cui stai in alti e bassi da una sacco di tempo?
Io e Nico non stiamo solo insieme, abbiamo una storia lunga e complicata e noi stessi lo siamo.
A volte penso che mi sono incaponito troppo per paura di stare solo, per insicurezza, e che questo percorso di questi due anni che mi ha portato ad essere più sicuro di me, sia servito per aiutarmi a lasciarlo. Per trovare il coraggio di farlo. Perché credo che indipendentemente da Seb noi non saremmo andati avanti per sempre. Non so, troppi problemi troppo spesso per troppi motivi.
Ma forse voglio alleggerirmi la coscienza.
Mi sono innamorato di Seb lentamente, o forse è stato un colpo di fulmine approfondito piano piano. Il punto è che prima Seb non era pronto ed ora lo è ed io non so come affrontare questa situazione.
Essere a tu per tu con un Nico che ha capito che ho qualcosa e che non è bello, non piace a nessuno.
È difficile, è complicato e non so come fare sinceramente.
Così mi infilo nella sua stanza nel box Mercedes, vicino alla mia, e mentre si cambia prendo fiato e semplicemente lo faccio. Glielo dico. Punto.
Non c’è una scienza per comunicare che hai baciato un altro, ma dovrebbe esserci. Comunque non ci sarebbe per dire a Nico che ho baciato Seb, proprio Seb.
Potrei manovrare la realtà dicendo che Seb era sconvolto per Michael e mi ha baciato, il che è vero, ma non l’ho respinto e poi l’abbiamo rifatto e poi ci sono dei precedenti che anche se non ricordo perché quella volta ero ubriaco, so che ci sono stati e...
Respiro, lo guardo e lo dico:
- Nico, io e Seb ci siamo baciati. - BOOM.
Questo è quanto.
Una montagna che crolla sulle spalle di una sola persona ed ecco come inizia il mio calvario.
Con un’ammissione di colpa che sperava essere liberazione e conclusione.
Dio mio com’è vero che con Nico niente mai è semplice.
Com’è vero.
È un istante. Un momento fugace. Un lampo, ma i suoi occhi hanno qualcosa di distinto, mentre lo dico a debita distanza.
Nico ha la parte superiore della tuta abbassata e si stava per togliere il resto, ma la lascia su e se ne dimentica, si raddrizza, mi guarda in quel modo che mi ricopre di brividi dalla testa ai piedi e credo che è la prima volta che ne ho paura.
Mi mordo la bocca, lo stomaco in una presa impossibile. Inghiotto e prendo dei respiri profondi in attesa di una sua reazione che capisco troppo tardi non essere quella che avevo preventivato. O, forse, sperato.
- Non te lo permetterò, Lewis, eh? - Sibila improvvisamente, è uno di quei toni che precedono il tuono, come il lampo che illumina una stanza buia, in cielo passa la saetta. Il tempo di un sussurro incerto:
- Cosa? - E poi il tuono prorompe nella stanza facendo tremare tutto.
Lui proprio come il lampo si avvicina a me in una falcata, mi è davanti e mi prende il viso con una mano, stringe le dita sulle guance e poi tremando con rabbia mormora:
- Non ti permetterò di lasciarmi! - Dice ad una vicinanza millimetrica al mio viso che stringe facendomi male. Ed è una promessa, non una richiesta; un ordine, non una preghiera.
In un attimo mi ritrovo a reagire incapace di ragionare lucidamente, non so più cosa sia meglio, ma di sicuro non è il momento di seguire la mia volontà.
Improvvisamente non so nemmeno più cosa voglio davvero, cosa speravo. So solo che è impensabile uscirne illesi da una cosa del genere.
- È letteralmente una vita che vi controllo e che la tirare avanti e che faccio di tutto per impedire questo e tu mi hai sempre preso in giro dicendomi che dovevo stare tranquillo e che sceglievi sempre me e poi? E poi alla fine vi baciate davvero? Proprio tu e lui? -
Paradossalmente la prendeva meglio se fosse stato con un altro e non so se giustificarlo per lo stato in cui era o cosa.
Sinceramente non so cosa fare, la lingua è annodata, io sono paralizzato e non so cosa dire.
Sono più forte di lui ma non sono in grado di affrontarlo e gestirlo, non so farlo proprio.
E così resto qua in balia degli eventi. In balia di Nico perché vedo la cosa dal suo punto di vista ed è vero che è da sempre che lui lo sapeva e che era geloso di noi ed alla fine lo facciamo davvero, ci baciamo io e lui. Proprio io e lui. Gli ho sempre detto di stare tranquillo, che io ero innamorato di lui e poi vado e lo bacio. Cioè mi faccio baciare.
Sono meschino, sono orribile come dice lui. Sono una persona bruttissima, lui ha ragione ed io non ho il diritto di scegliere, sono io che ho sbagliato, io che sono nell’errore.
- Io non ho il diritto di chiedere nulla, sono qua per dirti la verità. Accetterò la tua decisione. - Perché? Perché accetterò la sua decisione? Perché invece non dico che amo Seb e che voglio stare con lui?
Nico ha un secondo lampo più strano del primo che era puro odio.
Allenta la presa e mi rendo conto che mi faceva male. Avvicina il viso al mio ancora di più e sulla mia bocca, mormora:
- Tu sei mio, non ti permetterò mai di lasciarmi per lui. Stai con me, capito? CON ME! -
E detto questo, mi lascia andare e se ne va sebbene sia la sua stanza e non sia ancora svestito e pronto.
Io resto qua e fisso la porta con occhi sbarrati, shoccato dalla sua reazione. Incapace di reagire.
Per un momento avevo pensato mi chiedesse cosa provavo, chi amavo. Che se avessi risposto che io amo Seb poi lui si sarebbe fatto da parte. Ma questa reazione mi lascia senza parole e non so, sinceramente, come reagire. Non so cosa aspettarmi, non so cosa significa questo. Non ne ho proprio idea.”