NOTE: l’ultima fic della serie Odi et amo si chiama ‘Dove tutto ha avuto inizio’ ed è divisa in due parti, una col pov di Liam e l’altro di Noel, le due parti verranno pubblicate ravvicinate. All’interno ci sono delle canzoni di Liam e Noel riportate con tutto il testo, perciò non metterò niente all’inizio come mio solito. Gli Oasis si sono sciolti e qualche anno dopo Liam ha fatto e distrutto un gruppo per poi mettersi come solista e fare altri album. Noel dal canto suo ha sempre continuato da solo a fare musica. Leggendo interviste e testi, ho scritto questa fic. Ho sempre pensato che loro due comunicassero molto meglio con le loro canzoni, ma con alcune in particolare ne ho avuto conferma. Il periodo di ambientazione va dal 2017 circa al 2019 ed anche se in pubblico continuano a dirsi cattiverie a vicenda, la storia che cantano ad un certo punto è diversa. Buona lettura. Baci Akane

DOVE TUTTO HA AVUTO INIZIO

/Blue moon rising/

liam noel liam noel

1. IN LIAM

/Liam/

“Alzo le dita e vedo che tremano. 
Dopo tutti questi anni che non tocco niente, ancora crisi d’astinenza?
Certo, come se non sapessi perché tremo?
È l’effetto che mi fa lui. Ogni volta che lo sento parlare, che lo vedo, ogni volta che la mia vita si incrocia con lui io mi metto a tremare come un coglione, come una donna col ciclo!
Lui è la mia droga peggiore, lo è sempre stato e da certe droghe le crisi d’astinenza non cesseranno mai. 
La cosa più comica è che dovendo smettere con lui per forza di cose, smettere con le altre droghe è stata quasi una passeggiata. 
All’inizio no, all’inizio è stata dura, durissima. Ho alzato il livello perché ho provato più volte ad uccidermi, le overdosi erano un modo dolce di morire, così pensavo. O il coma etilico. 
Però poi l’ho sentito cantare da solista. All’inizio era peggio, mi facevo sempre di più.
Una delle ultime volte che sono quasi morto ho sentito una delle sue stramaledette canzoni e mentre prima non volevo capire cosa cantava, non volevo sentirlo di proposito, poi lì steso in quel fottutissimo letto d’ospedale con la televisione accesa, l’ho sentito quello che diceva. 
Io e lui per anni non ci siamo mai incontrati di persona, ma abbiamo sempre parlato uno dell’altro indirettamente tramite mezzi di comunicazione di massa come i media o i social. Beh, io i social, lui non usa quei mezzi così da plebaglia. 
E ci siamo sempre smerdati a vicenda. 
Non abbiamo mai smesso di litigare io e Noel. 
Però Noel non aveva nemmeno mai smesso di scrivere per me. 

‘Mi dicono che hai toccato il volto di Dio / come il suono di corda che scricchiola intorno al tuo collo / Mi dicono che non ti sei mai arreso / Come la canzone che ti stavi canticchiando nella testa
Quindi tesoro, non lasciarti andare / O cadrai nel cuore della notte / Faresti meglio ad imparare a volare / Perché così ti indicheranno quando sarai in cielo
Più di quanto tu lo voglia / Più di quanto tu ne abbia bisogno / So che sarai al mio fianco / proprio nel momento in cui il tuono e il fulmine arriveranno / So che sarai al mio fianco
Quell’uomo che ti ama non è una pietra che rotola via / Ti libererò dal suono dei tamburi / Gli parlo al telefono / Le parole che mi dice sono queste
Quindi tesoro, non lasciarti andare / O cadrai nel cuore della notte / Faresti meglio ad imparare a volare / Perché così ti indicheranno quando sarai in cielo
Più di quanto tu lo voglia / Più di quanto tu ne abbia bisogno / So che sarai al mio fianco / proprio nel momento in cui il tuono e il fulmine arriveranno / So che sarai al mio fianco
Più di quanto tu lo voglia / Più di quanto tu ne abbia bisogno / So che sarai al mio fianco / proprio nel momento in cui il tuono e il fulmine arriveranno / So che sarai al mio fianco’

Noel ha sempre scritto i testi camuffandoli, come se parlasse A qualche donna o se parlasse DI qualche donna. Ma erano sempre per me.
Anche perché è a me che mi paragonava sempre a una stella che volava nel cielo. 
(Faresti meglio ad imparare a volare Perché così ti indicheranno quando sarai in cielo)
Il fatto che sappia che ho cercato di uccidermi e che sono stato vicino alla morte mi paralizza. 
(Mi dicono che hai toccato il volto di Dio come il suono di corda che scricchiola intorno al tuo collo)
Come se ci fosse qualcuno che gli dice tutto di me anche se non mi vede da anni. 
Da qui mi sento bene tutte le canzoni che ha fatto e lo seguo. Non che approvo il suo snobismo ed il suo sentirsi superiore a tutti solo perché ha smesso di fare la puttana blasfema e non si droga più, però il punto su cui riesco a focalizzarmi, tralasciando che anche il modo in cui mi ha trattato e scaricato e quanto mi ha fatto soffrire, lui fa canzoni pensando a me.
Alcune sembra siano miei pensieri. Altre sono forse cose che mi direbbe. Che non ha mai avuto il coraggio di dirmi. Altre sono riferimenti a cose che ci siamo detti o che è successo o testi scritti insieme con gli Oasis. 
Io lo so che lui non se ne è andato dal gruppo per questioni riguardanti la musica, anche perché di cosa poteva lamentarsi? Gli ho sempre fatto fare tutto ciò che voleva, ho cantato alla grande, anzi, ho reso grandi le sue canzoni. 
Ammetto che litigavamo, ma non è che facessimo solo questo. 
Per niente. 
Però gli ultimi anni eravamo alla deriva, entrambi non ce la facevamo più, io gli ho fatto una guerra spietata per convincerlo a tornare con me senza capire che era questo che poi l’ha fatto scappare. Forse avrei dovuto continuare con le suppliche e la ‘dolcezza’? 
Non lo so, col senno di poi è facile. 
Però non è una questione che riguarda la musica, semplicemente capisco che se lui non voleva più vivere la nostra storia ed io sì, la convivenza era comunque impossibile.
Ma non credo che sia niente di irrimediabile. Non penso proprio che non possiamo trovare un modo; cazzo, per anni l’abbiamo fatto funzionare quel gruppo nonostante i nostri caratteri di merda e gli scontri. Ce l’abbiamo fatta, possiamo farlo ancora. 

Ci metto anni, ma poi ce la faccio a rispondergli con le canzoni. Smetto con quel gruppo del cazzo messo su solo per irritarlo, con cui non facevo niente che avesse qualità, mi serviva solo per provocarlo e distruggermi. 
Mi sono rimesso fisicamente a posto e con una fatica inumana ho tirato fuori delle canzoni, canzoni vere da solista. 
Canzoni che mi piacciano, che possano essere considerate dal maledetto genio della musica. 
Provo a fare come lui, a comunicare coi testi, cosa che non sono mai stato capace. Né coi testi perché facevo cagare, né a voce. Facevo ancora più cagare. 
La mia bocca si muove da sola senza filtri, la testa ragiona una cosa, ma la boccaccia parte e fa quel che le pare. 
A volte vorrei chiamarlo e dirgli di riprovarci, ma poi finisco per dire qualche cattiveria su di lui a qualche giornalista. 
Ci tengo anche al mio ruolo di cattivo ragazzo.
Del resto è questo che sono sempre stato, sono nato così, non mi rinnego, non cerco di mascherarmi, non ho mai portato maschere per principio, al contrario di Noel. Ed è questo che ci ha distrutto come coppia. 
Lui era una maschera vivente, ancora ora lo è. Lui il damerino so tutto io che vive nella società e si mette su un cazzo di piedistallo. Invece è un incestuoso drogato e maledetto stronzo.
Io invece mi sono sempre piaciuto, non ho mai cercato di essere qualcun altro, non lo farò ora. So di essere stronzo, l’ho fatto, non smetterò ora. 
Anche se non mi drogo più l’ho fatto, anche se non mi ubriaco più l’ho fatto e non mentirò alla gente con frasi del cazzo ad effetto dove dico ‘ehi seguite la retta via perché altrimenti morirete’. Sarei un ipocrita del cazzo ed è la sola cosa che non potrei sopportare di essere. Non mi interessa far sapere che sono pulito da anni, preferisco pensino che continuo a farmi perché questo sono io. 
Sono lo stronzo cattivo. 
Sono così. 
Non rinnegherò mai me stesso o le mie origini ed i miei figli meglio pensino di poter avere un padre che li copre, li conforta e li sostiene e li capisce, piuttosto che un bacchettone che gli dà ordini e li punisce se sbagliano.
Come faccio a dire di fare certe cose se tutti sanno che ho sempre fatto l’opposto? 
Il mio capolavoro, comunque, è ‘Come back to me’, dove chiedo chiaramente a Noel di tornare da me. Pochi giri di parole, riferimenti piuttosto espliciti come sono sempre stato io. Per lo meno così sono convinto. Se non lo capisce così è uno stronzo. 
Contemporaneamente lui butta fuori nel mio stesso periodo un altro album, ma non avendo sentito le mie canzoni non lo posso considerare, perché io e lui parliamo tramite le canzoni che ci facciamo, perciò dovrò aspettare il prossimo per capire se i miei capolavori e le mie scuse con ‘For what it’s Worth’ hanno presa, perché sì cazzo, ho ingoiato il mio orgoglio e mi sembra sia più facile togliermi i denti a freddo che chiedergli scusa, ma quella canzone è proprio quello che è. 
E mentre io gli scrivo ‘Come back to me’ e ‘For what it’s worth’, lui mi scrive ‘Love is the law’, con se l’amore è legge, il nostro è un crimine. 
Ma fottiti. 
L’amore non è legge, brutto coglione. 
L’amore è sacro, è sopra ogni legge, non esiste legge per l’amore!
Continua a considerarci sbagliati, non smetterà mai. 
Non esiste un futuro per noi, non è mai esistito, anche se mi sono rimesso in riga e solo per lui, per fargli capire che possiamo rimettere insieme gli Oasis e farli funzionare. Per comunicare con lui come non ho mai fatto. 
Mi sto umiliando per lui e lui niente. 
Gli anni passano e lui non tira più fuori canzoni e noi continuiamo a parlarci e insultarci e provocarci tramite i media e anno dopo anno mi sento sempre così dolorosamente lontano da lui. 

Dopo anni di silenzio dopo il mio album, anzi I MIEI visto che nel frattempo ne tiro fuori un altro, lui esce un singolo.
Un solo fottuto singolo.
Quanto per il resto?
Ascolto quella stramaledetta canzone a mille mani per sentire se ci sono risposte, spiragli, speranze. Lui va interpretato, ma se conosci la sua chiave capisci ed io la conosco eccome la sua stramaledetta chiave. 
E così arrivo ora ad ascoltare il suo nuovo singolo e mi guardo le mani che tremano.
E tremo io.
E mi sento in crisi d’astinenza. 
Noel sarà sempre, sempre la mia droga peggiore, di quelle da cui non guarisci veramente. 
‘Blue moon rising’.
‘Quando scende la notte E la terra è fredda’
(Di segreto, di nascosto)

‘E quel segreto che hai trovato in tasca Rimarrà non raccontato’
(Il nostro amore, un segreto da non dire mai)

‘C’è una tempesta all’orizzonte E sta venendo verso di noi Sotto la luce della luna blu che sorge’
(Sei sempre il solito esagerato, chi ti dice che sarebbe un disastro?)

‘Dovremmo scappare?’
(Te l’ho chiesto io quasi quindici anni fa, pezzo di merda)
‘Beh, ci vediamo all’angolo? Dove le nostre speranze e sogni sono stati venduti Dal poeta e dal solitario Per le strade che abbiamo lastricato d’oro’
(Se questa è una proposta per rivederci in gran segreto e chi lo sa, scappare insieme, sappi che io non mi tiro indietro)

‘Più in profondità arriverai, più te ne pentirai Vivere ai confini della notte’
(Sì certo, è dura vivere di nascosto, ma è comunque meglio che NON VIVERE e comunque non puoi sempre sapere tutto su come andrà qualcosa! Che ne sai che me ne pentirò! Te lo dissi quel giorno, cazzo!)

‘Ma il tramonto infuocato nei tuoi occhi Per me è più importante della vita Perché mi fai sentire elettrico’
(Sei il solito grandissimo stronzo, solo attraverso le canzoni mi dici cose tanto belle, di persona la tua bocca dice solo cattiverie su di me. Qua citi quasi testualmente le mie parole in ‘For what it’s worth’ sul tramonto infuocato negli occhi e prima la tempesta, per essere estremamente esplicito e impedirmi di fraintendere, come ci siamo sempre fraintesi. Ma questa volta no. Adesso di infuocato nei miei occhi sono solo le lacrime che bruciano e vogliono uscire, ma io batto i piedi per terra e muoio)

‘La bellezza e la verità sono difficili da trovare Per riassumere l’emorragia e alcuni di noi hanno bisogno di trovare una via’
(No tu hai bisogno solo di sbatterci il muso, perché sei l’essere più testardo sulla faccia della terra, non è che ti serve di trovare un equilibrio, un compromesso, una via d’uscita, un modo per vivere ciò che vuoi senza cadere nella distruzione. È solo che sei un codardo testardo e non vuoi vederlo, ma il tramonto c’è nell’occhio della tempesta, non c’è solo la tempesta! Eppure lui vede il tramonto, ma non nella tempesta bensì nei miei occhi. C’è la speranza)
‘Si sta avvicinando, riesci a sentirla?’
(Adesso sì che lo sento. Solo ora. E tremo.)

‘Sono contento di averti trovato appena in tempo’
(Sempre meglio tardi che mai, pezzo di stronzo!)

‘Per riassumere l’emorragia e alcuni di noi hanno bisogno di trovare una via
Ora è scesa la notte E la terra è fredda Ma quel segreto che hai trovato in tasca Deve restare non raccontato’
Quindi la tua soluzione è rivederci in segreto e vedere che succede? È continuare a tenere nascosto noi, i nostri veri sentimenti?
Se in realtà ci amiamo e facciamo pace, il mondo deve continuare a pensare che siamo in rotta e che ci odiamo?
Ci vivremo senza che nessuno lo sappia, nemmeno le nostre famiglie?
È questa la tua soluzione? 
Bene Noel.
Io sono pronto.
Se è questo ciò che sua maestà mi può concedere, il suo umile servo lo accontenterà. 
Dunque io non ho il suo numero di telefono ma potrei chiederlo alla mamma, però non voglio che nessuno sappia che ci dobbiamo rivedere dopo credo dieci anni dall’ultima volta. 
Però come faccio a contattarlo per mettermi d’accordo?
Ripenso alla sua stramaledetta canzone. 
Ci rivediamo dove tutto ha avuto inizio, il poeta e il solitario, lui ed io. Dove speranze e sogni sono stati venduti. 
Ma ti sembra che devo trovare il rebus nelle sue canzoni? Non può mai fare le cose normali. 
Ho voglia di bere, cazzo! 
E poi lo incontro e che gli dico?
Che cazzo sarà a quel punto? 
Io non lo so, sono stato così fottutamente male, così tanto male che ho il terrore di sperarci, provarci, e poi tornare a stare così male. Ma al tempo stesso lui è la mia unica vera droga. 
Non so se posso rinunciare.
Se avessi l’occasione di tornare con lui, anche se alle sue cazzo di condizioni, non dovrei? 
Anche se il rischio è enorme. Io e lui non siamo mai stati capaci di stare insieme senza ferirci, ma siamo anche stati felici, siamo anche stati bene. 
Dove diavolo è che mi aspetta?
Oggi è il giorno dell’uscita ufficiale del suo singolo, prima di oggi non era possibile ascoltarlo. Lui sa che l’ho sentito.
Mi aspetterà lì dove tutto ha avuto inizio, dove hanno avuto inizio gli Oasis. 
E appena lo dico, mi rendo conto dove mi sta aspettando. 
Ok cazzo, sono fottutamente terrorizzato e tremo e sudo come una vacca, e non so se voglio realmente tornare con lui e viverla come dice lui, non so se siamo capaci, non so se tornerà tutto in merda, se ne uscirò in quel caso. Io non sopravviverò ad una seconda disfatta, una seconda rottura con lui. Non se mi concederà la grazia di tornare insieme. 
Non lo so, cazzo. 
Però so che se non andassi me ne pentirei per il resto della mia vita. Perché non mi darà altre occasioni.
O adesso o mai più. Io lo so. 
Perciò ci andrò e sia quel che sia.”