*Dopo la conclusione della preparazione del nuovo album, FEAR, c'è un po' di tempo d'attesa per le varie procedure successive e mentre si sceglie le foto del libretto e della copertina (che sono realmente state fatte da Jerry), i due innamorati anche se fisicamente separati, non si staccano comunque un istante. Ed intanto Jerry finisce di buttare giù la maschera e spiettella la sua grande gelosia. Anche nella realtà i Papa Roach hanno fatto uno dei tour successivi a FEAR insieme agli In This Moment, che sono il gruppo dove canta Maria, la cantante che ha fatto Gravity con Jacoby. Ovviamente non penso che Jerry fosse geloso, ma me lo sono immaginato così. Dopo aver risolto le mille cose importanti, eccolo faccia a faccia con quelle 'futili', cioè la sua gelosia. Le questione che riguardano Kelly me le sono totalmente inventate, penso che i due stiano benissimo insieme, dopo aver risolto i problemi che li avevano spinti a separarsi. Buona lettura. Baci Akane*
137. CONVERSAZIONI DEL DECIMO TIPO
Fortunatamente o meno, comunque il lavoro in studio finisce definitivamente, ora l’album pronto viene passato alla nostra etichetta, la E7M. Loro duplicano e lavorano sui dettagli come la copertina ed il libretto, poi si scelgono i singoli, piano piano si promuovono anche questi, si faranno i video e nel frattempo si inizia anche a stabilire le date dei tour.
In tutto questo abbiamo un po’ di tempo da spendere con le famiglie che sarà da condividere appunto con gli impegni promozionali dell’album, gireremo subito un video, faremo interviste, sceglieremo quello che c’è da scegliere. Perciò non possiamo proprio sparire dalla circolazione. C’è un margine per vedersi col gruppo anche se siamo ‘di famiglia’ diciamo.
Io adoro questo momento perché posso stare con Jacoby senza inventare sotterfugi strategici e al contempo con le mie bambine. Adoro stare con loro, con Jessica non ci sono problemi ma è più come una grande amica, è ben diverso.
Poi col tour sono solo con Jacoby, ma ci sono i ragazzi ed il fatto che ora sappia tutto anche Antony un po’ mi rilassa. Finito col tour abbiamo sempre un mesetto circa di stacco totale, niente lavoro in nessun senso ed in quel periodo di solito si fanno vacanze con le famiglie, perciò niente Jacoby.
In realtà staccare ogni tanto mi fa bene, è una persona intensa e l’adoro, ma anche se fossi sposato con lui credo che cercherei qualcosa solo di mio da fare per isolarmi e ricaricarmi, è normale. Non puoi fare una cosa per troppo tempo.
L’etichetta decide di usare le mie foto, poi vengo a sapere che è stato Jacoby a spedirgliele dicendo che secondo lui dovevamo usare quelle. Così lo chiamo sorpreso:
- Sei entrato nel mio computer ed hai preso le foto che ho fatto nel deserto?
- Je, honey, la tua password è la mia data di compleanno. Non è difficile per me entrarci! - faccio un broncio che attraverso un telefono non vede, ma mi fa piacere che abbia avuto questa premura per me, non me l’aspettavo.
- Sei stato carino a pensare che le mie foto potevano essere usate per il libretto del CD. - ammetto alla fine con un groppo alla gola. Sono un sentimentale anche io alla fine?
Lui ride.
- Lo so che sono stato carino! Ma se non ci penso io a te chi ci pensa? Tu fai tante foto bellissime ed il massimo che ne fai è mostrarle a me! Apri un fottuto sito, fai delle mostre, mettile in vendita o postale sui tuoi profili! Sono bellissime, pezzo di stronzo!
Così il groppo scivola via mentre cammino con Max per il quartiere e fargli fare la passeggiata mattutina, di pomeriggio prendo le bambine e facciamo una camminata da qualche parte, come cerco di fare se sono a casa.
- Anche le tue o le nostre?
Ne faccio tantissime a lui e lui ne fa a noi insieme, credo che questi gesti parlino enormemente di noi, di quanto uno adori l’altro. Fai tante foto a chi ami profondamente, chi adori letteralmente.
Lui ride:
- Soprattutto quelle!
- Tu sei la mia musa speciale, non posso condividerti con il mondo...
- Beh tecnicamente mi condividi visto che sono, sai, un cantante di un certo gruppo rock che...
La mia risata non gli fa finire l’ennesima cagata così ridiamo insieme al telefono come due idioti per un minuto abbondante.
- Comunque grazie, è stato un gesto molto carino e sono orgoglioso che le mie foto finiscano sul nostro CD. E penso proprio che aprirò un sito per i miei scatti. Inizierò a farli vedere più spesso.
- Era ora! Finalmente! Te lo dico da un secolo!
Continuiamo a chiacchierare di varie cose, del tipo come va con Kelly: meglio, dice che la pausa di due mesi le è servita, sembra che abbia accettato il ruolo di migliore amica, amica speciale. Penso che essere la madre dei suoi figli che lui adora la renda più tranquilla, sa che non sarà lui a lasciarla per via di Mak, Jag e Brix.
Poi parliamo di suo padre: Trevor e Bryson vorrebbero fare una cena di famiglia con lui, provarci almeno. Trevor ha famiglia come Jacoby, Bryson che è il piccolo credo abbia la ragazza se non ho capito male, ma ancora niente figli. Comunque quelle cose che ogni tanto si fanno e che con lui non ha mai fatto. Jacoby ne è fottutamente terrorizzato, ma finora ha visto il padre davvero poco, il fatto non è di per sé un dramma visto che prima non lo voleva vedere nemmeno in cartolina. Ci vuole tempo, però penso che una cena sia l’ideale e lo spingo ad accettare.
L’argomento successivo è Bryson: che ne dico di farlo diventare il fotografo ufficiale del gruppo nei tour? Viaggerebbe con noi, ormai Antony è quasi parte del gruppo e non c’è niente di male nell’inserire anche il suo fratellino, ci manca un fotografo ufficiale nei nostri concerti, trovo l’idea apprezzabile. Mi chiede se voglio ‘usare’ mio fratello in qualche modo ed io rispondo che il mio al momento non sembra interessato. Se io sono discreto e chiuso ed odio le telecamere, i riflettori, parlare in pubblico... lui piuttosto si butta da un grattacielo. Ma magari cambierà idea!
Jacoby ride e dopo un’ora di camminata e passeggiata, Max può essere ben contento visto che di solito al mattino gli faccio fare un giretto veloce, Jacoby se ne esce con un ultima cosa prima di chiudere, qualcosa tipo:
- Oh me ne stavo dimenticando... l’etichetta e i Churko ci hanno proposto di fare uno dei tour, quello americano, insieme agli In this moment, penso sia molto sensato così almeno nelle date americane potremo fare Gravity live insieme, per il resto la farò io da solo, ma dato che anche loro sono in tour nel nostro stesso periodo e che abbiamo stessa etichetta e stessi produttori, la cosa non solo ha senso, è quasi d’obbligo, no?
Silenzio.
Ancora silenzio.
Mi fermo davanti al cancello chiuso, Max guarda il cancello che non si apre, guarda me e si siede in attesa senza capire che diavolo io abbia. Stringo convulsamente il telefono mentre cerco disperatamente di non scagliare il telefono contro il famoso cancello.
Calmo Jerry, stai calmo.
- Tu per un’ora mi hai parlato di qualunque cosa ti venisse in mente tranne che della cosa più importante? - dico infine con un filo di voce che stenta a non dimostrare tutta l’ira funesta che mi fa tremare.
Max la sente e inizia a spingere col suo muso gigantesco contro la mano che tengo giù dritta e tesa.
- Beh, non pensavo fosse la più importante e credevo che te ne avessero parlato anche a te...
- Sarebbe stata la prima cosa che ti avrei detto, Jacoby, e lo sai! - rispondo a denti stretti. Stai calmo, dai.
Max continua a spingere il naso bagnato, preoccupato, così seccato apro il cancello, lo faccio entrare, lui va e poi lo richiudo tornando a camminare per un altro minuto, per scaricare la rabbia che mi sta divorando.
Il cane mi guarda perplesso, rimane seduto al di là del cancello e non è per niente convinto che sia la cosa giusta che doveva accadere, di norma entro con lui, che è questa storia?
- Dai, non arrabbiarti. Non pensavo che fosse così drammatico. Era scontato quasi... cosa ti aspettavi? Loro sono con noi sia nell’etichetta che col produttore, hanno fatto un nuovo album in concomitanza con noi...
Jacoby è tanto bravo ad argomentare, è la sua dote migliore ma io so che si prodiga a convincermi perché invece non è così facile da accettare la cosa.
- Come puoi non averci pensato da solo quando abbiamo inciso Gravity?
- Sai, in quel momento ero occupato a non divorarmi tutti quelli che incontravo e sai perché!
- Tu sei sempre il solito politicamente corretto che prima pensa a ciò che si deve e poi eventualmente, forse, fa quel che vuole! - sbotta poi lui. Lui osa sbottare. Lui, capisci?
- Non sei nella condizione di sgridarmi!
Lo riprendo gelido mentre cammino a tempo di record per il quartiere che ho fatto venti volte in un’ora.
- Come no! Io non ho fatto niente di male e niente farò! So che sei geloso di Maria, ma ti ho detto fino allo sfinimento che non c’è motivo! Lei non mira a me in quel senso e comunque io non mi sognerei mai di starci, come non sto mai con nessun altro da quando sono in me!
Inghiotto a vuoto. Non devi insultarlo. Non devi.
Un momento, perché no? Tutti mi dicono di non trattenere, che mi fa solo male, perché poi quando esplodo, e prima o poi si esplode sempre, finisce in merda.
E poi lui si eccita quando butto fuori!
- Va bene, sai che sono geloso di Maria, lo ammetto pubblicamente di nuovo senza problemi e da ora in poi ti renderò noto subito tutte le cose che mi danno fastidio, ok? Non pensavo di essere geloso perché prima che ti rimettessi avevo mille altri problemi più urgenti a cui pensare, poi eri in disintossicazione e dovevo stare attento che non ricadessi, poi avevamo la promessa da mantenere e stavamo entrambi lavorando su di noi per migliorarci e arrivare ad un rapporto maturo e definitivo e poi, finalmente, non c’è più stato un cazzo a cui pensare se non a viverti rilassato. Ed ecco che viene fuori la mia gelosia che non ha più motivo di stare dietro a nulla perché ora tu stai bene, io sto bene, noi stiamo bene. Perciò accetta che sono un tipo geloso, geloso marcio di chiunque ti respiri intorno e si interessa a te per qualunque fottuto motivo del cazzo! Ed agisci di conseguenza!
- Jerry mi sta venendo duro! - ovviamente non poteva che essere inopportuno! Sapevo che sparava stronzate.
- PIANTALA!
- Oh non so come fare, al momento la mia mano sta lavorando bene sul mio cazzo duro... io... io amo quando ti arrabbi o sei geloso... tu... tu non sai cosa mi fai in questi momenti... mi dispiace che... oh... oh merda... oh...
E niente, si mette a gemermi all’orecchio mentre si masturba.
Ma che cazzo è andato storto con lui?
Rimango fermo impalato in mezzo al marciapiede e fisso il telefono come se potessi vedere il cervello bacato di Jacoby volare via dal suo cranio.
Alla fine anche l’arrabbiatura si ridimensiona, ma devo dire che dopo aver detto tutto quello che non osavo nemmeno pensare, sto molto meglio.
I nervi si rilassano e smetto di tremare come un vibratore -ecco i modi di parlare assurdi di Jacoby che mi contagiano- e così sospiro sentendo che è venuto.
- Sei un idiota. - concludo. Lui ridacchia.
- Lo so ma non ci posso fare niente. So che non è bello che ti faccio arrabbiare, ma sei così eccitante quando parti in quarta. Non devi trattenerti, ti senti meglio, vero?
Mi brucia dirlo, ma:
- Sì. Però non deviare dall’argomento. Sono un tipo geloso, l’ho appena scoperto.
- Dopo 21 anni di conoscenza, complimenti per la velocità!
La vena pulsa, ma cerco di non distrarmi.
- Adesso agisci di conseguenza. Non sei un idiota, sai di piacere. Qualunque cosa tu faccia attiri la gente come le mosche sulla merda!
- È sempre un piacere sentire i tuoi paragoni!
- Oh i tuoi saranno meglio, sempre a sfondo sessuale! - commento acido riprendendo a camminare.
- Ok, senti... ci siamo detti tutto. O meglio tu mi hai detto di tutto. Era ora. E sono orgoglioso di te. Non voglio che ingoi se non il mio dolce nettare quando raggiungo l’apice del piacere nella tua meravigliosa bocca di rose. - sospiro profondo. Non cambierà mai in certi aspetti e forse è meglio così perché allontano il telefono per sorridere, non voglio che senta che lo faccio. - E farò di tutto per non provocare la tua folle gelosia. Se non quando vorrò trombare forte con te. Magari un giorno mi leghi e torni a fare l’attivo, sei favoloso da attivo!
- Mi piace sentire il tuo enorme cazzo duro che mi sfonda!
La mia risposta lo spiazza ed è sempre un piacere ritrovarlo senza parole. Per cinque meravigliosi splendidi secondi.
- Sempre a disposizione, lo sai! Ma ogni tanto voglio che anche tu mi sfondi e visto che ho appena scoperto come fare per avere quello che voglio... sarà un tour splendido!
- Sei un fottuto bastardo!
Sulla sua risata sadica e rumorosa chiude la conversazione piantandomi in asso in mezzo al maledetto marciapiede.
Se non lo ammazzo io non lo ucciderà nulla!
Nel periodo di separazione comunque ci tempestiamo di telefonate, come se evitando finissimo per morire, non so!
Mi rendo conto che è assurdo stare sempre attaccati in un modo o nell’altro e spesso si bisticcia, però poi è subito pace.
Essere ad un’ora di strada uno dall’altro è una buona cosa in realtà perché alla fine saremmo sempre insieme altrimenti.
Comunque anche quando siamo ‘fuori tuor’ e ‘fuori processo di creazione’ ci sono molti eventi a cui dobbiamo partecipare od impegni perciò non è che andiamo in astinenza sul serio.
Questo periodo separati per modo di dire è terapeutico, anche se poi Jacoby tende a lamentarsi parecchio di Kelly e del fatto che è cambiata molto da prima, che sta cambiando ancora, che ha qualcosa di strano, che è come se fosse un generale più che una moglie.
- Anche prima ti controllava tanto...
- Sì ma è diverso, prima lo faceva come una moglie disperata che non mollava l’osso, ora... è più... non so, vedrai! Vuole venire in questo paio di date americane che abbiamo ora, prima dei tour veri e propri. Vedrai, te ne accorgerai. È come se ora lo facesse per... tenermi per le palle!
Mi fa ridere la sua definizione, scherzo dicendo che di solito gli piace quando lo faccio, lui commenta toccandomi il culo e leccandomi l’orecchio:
- Ma se lo fai tu mi piace! - poi arriva Tony che si attacca al culo di Jacoby pensando che è un nuovo gioco, così l’atmosfera diventa subito allegra.
È una riunione con il nostro manager che disporrà ogni dettaglio finale e nel frattempo ci spiega tutte le date decise ed i progetti futuri che con l’etichetta stanno stabilendo.
È qualcosa che dobbiamo fare prima del primo concerto dell’anno, ne faremo alcuni in America Latina, poi uno in Canada ed infine un paio negli Stati Uniti, poi ad Agosto ci sarà una serie di festival sempre americani, a settembre si fa un tour europeo, poi col 2015 si parte in grande con i tour di FEAR.
Ci spiega che in autunno faremo un tour americano con i Five Finger Death Punch.
Tiro un respiro di sollievo.
I tour sono una cosa un po’ particolare, un conto è avere un paio di date con un gruppo che ti fa l’apertura, non sempre si sta insieme, non è detto, si tende a stare ognuno per conto proprio poi in realtà dipende tanto dall’umore di Jacoby, perché lui è quello che tira su o giù l’atmosfera. Ma quando si fanno tour lunghi insieme a gruppi del nostro stesso calibro, dove non è che uno fa l’apertura all’altro ma ci si esibisce per lo stesso tempo sullo stesso palco la stessa sera, questo è diverso. Si fa cameratismo, è inevitabile.
Ognuno ha il proprio camerino, ma ci si mescola moltissimo nel pre e nel post concerto, poi ci sono sempre feste e cose insieme perché ci si diverte, è proprio automatico. Perciò prima di avere costantemente e matematicamente gente intorno a Jacoby, specie Maria, ho più di un anno di respiro, poi dovrò trovare un sistema per sopportare tutti quelli che lo guarderanno.
Nel frattempo mi beccherò questa Kelly 2.0, la conosco bene da una vita, non ci credo che sia diventata insopportabile. Non è che l’ho mai amata, ma diciamo che mi faceva pena se devo essere sincero e spesso l’ho usata io stesso per respirare, perché se c’era lei, lui faceva meno cagate. Certo non poteva fare niente con me, ma quando era fatto la mia priorità era che non facesse stronzate, non che mi saltasse addosso. Non l’ho mai voluto toccare da strafatto o ubriaco!
L’abbiamo usata molto, non abbiamo niente da recriminare, perciò non capisco quello che dice, come fa in tre mesi o quel che sarà stato a cambiare tanto?
Perché, oltretutto?
Ho idea che lo scoprirò a mie spese!