NOTE: non poteva mancare la fic sulle congratulazioni che Zizou fa a Karim dopo avergli consegnato il Pallone D’oro. Breve, poche pretese, praticamente una PWP a conti fatti. Ma quanto bene ci stava? Dopo aver scritto letteralmente di tutto su di loro, proprio di tutto, non avrei mai mancato questa occasione. Grandissimo Karim! Buona lettura. Baci Akane

CONGRATULAZIONI

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Gli sembrava di essere tornato indietro alla prima volta che l’avevano fatto.
Gli occhi ipnotizzati, fissi sulla schiena di Karim dove i suoi muscoli guizzavano mentre lo teneva per i fianchi e si inarcava ad ogni colpo, gemendo liberamente.
Affondava sempre più in un ritmo crescente, l’intensità era ubriacante, anche se loro erano perfettamente sobri perché quella volta non era servito nessun aiuto alcolico per trovare il coraggio di fare ciò che la prima avevano impiegato un anno intero a concludere e solo grazie allo champagne.
Quella volta era il 2012, avevano vinto il primo campionato col Real di Mourinho e lui era membro del suo staff tecnico. In particolare era stato ‘l’addetto a Karim’.
Ricordava ancora come l’aveva chiamato quell’uomo senza peli sulla lingua. 
Ma adesso, dopo dieci anni, erano ancora lì e questa volta senza dover alzare il gomito. 
Era molto diverso, ora. 
Non solo perché nel frattempo ne avevano fatte molte altre, alcune più profonde ed emotive di altre che invece erano state più passionali e sessuali. Soprattutto perché oltre ad andare a letto insieme ripetutamente, in quei dieci anni, avevano intrapreso una vera e propria relazione.
Con Karim non stavi insieme. Non eri il suo compagno fisso. Nessuno lo era mai. 
Zinedine lo sapeva, ma sapeva anche una cosa, e ne era certo con una precisione millimetrica, mentre affondava ad ogni colpo più forte dell’altro, tirandolo verso di sé ogni volta con le mani sui fianchi. 
Lui piegato in avanti, in ginocchio sul letto, Zinedine dietro a farlo suo con foga, virile ed eccitato. 
“Nessuno sta con Karim, ma lui è mio. Perché può avere le relazioni che vuole, di qualunque tipo, cambiar partner, sposarsi, fare figli, stare con donne o uomini. Tutto quello che vuole. Ma appena io chiamerò, lui correrà sempre. 
Non ci sarà mai una volta che, se gli dico il numero della mia stanza, lui non verrà finendo per spogliarsi e piegarsi davanti a me e farsi prendere poi per dietro.”
A quel pensiero sicuro ed estremo, ma onesto e vero, Zinedine venne in Karim, lasciandogli poi il tempo di avere anche lui l’orgasmo, mentre si aiutava con la mano. 
Karim si raddrizzò appoggiandosi al suo petto con la schiena, Zinedine scivolò con le dita sulle sue, sul suo membro, intrecciandole ed aiutandolo a completare l’opera. I sensi impazziti, confusi e in un’estasi senza pari.
Era da un po’ che non si vedevano e gli era mancato da matti. 
Quando lo sentì venire, con lo sperma che gli scivolava sulle mani unite, Zinedine con l’altra libera gli prese il mento fra le dita e glielo girò verso di sé. Si guardarono, Karim ancora quegli occhiali dalla montatura in oro sottili e squadrati che gli stavano divinamente. 
Appena entrati aveva fatto per toglierseli, ma lui gli aveva detto di tenerli, che lo facevano impazzire e gli davano un’aria sexy da morire. 
Così erano stati la sola cosa che aveva tenuto. 
Quella ed il braccialetto che qualche anno prima Zinedine gli aveva regalato. 
- Ancora congratulazioni, Karim. Sapevo che l’avresti vinto, un giorno. Te l’ho sempre detto. - ed era vero. 
Karim sorrise abbandonandosi al piacere che l’aveva appena invaso e al calore, quello di un tipo diverso da un orgasmo. 
Lo baciò delicatamente, godendosi la sensazione delle sue labbra morbide contro le proprie. 
Poi girarono lo sguardo insieme sul comodino, dove faceva bello sfoggio di sé il suo Pallone D’oro appena vinto, nella serata in cui era stato proprio lui a consegnarglielo.
Non che qualche anima viva avesse mica avuto dubbi, sapendo chi sarebbe stato il vincitore quell’anno. 
- Grazie... - rispose Karim nella beatitudine dei sensi e della felicità più pura ed incontaminata. 
Non era mai stato più contento di quella sera e quel momento fu uno di quelli veramente perfetti. Adesso non aveva bisogno di aggiungere assolutamente nulla alla lista dei desideri. 
Il Pallone D’oro c’era, insieme a diversi titoli di squadra importanti e il suo nome scritto fra le leggende del calcio. 
Ma ovviamente, c’era anche il primo che avesse mai inserito in quella lista, sin da adolescente. 
Zinedine Zidane. 
E sapeva che ci sarebbe sempre stato, che per lui avrebbe sempre avuto posto accanto a sé, in qualunque circostanza, per sempre. 
L’unico che avesse mai realmente amato e che sapeva avrebbe amato per sempre, a modo suo.