ALBERI

 

* acacia  Acacia: La durezza e al resistenza del legno di questo albero le conferiscono un segno di forza e perennità. Questo è traducibile nel concetto della vittoria della vita sulla morte. Il suo tipico colore verde è il simbolo dell’esistenza e della vita. Questo albero rappresenta la saggezza e la rinascita. Nell’antichità era considerato il simbolo del legame tra il visibile e l’invisibile. Nella cultura egizia l’Acacia era l’albero iniziatico che simboleggiava il passaggio dall’ignoranza alla conoscenza. Alcuni testi egizi narrano della nascita di alcuni déi sotto un’Acacia.

  Acero: L’Acero ci ricorda, con la sua leggerezza e sensibilità, l’essere fanciulli e innocenti, e la dolcezza della vita. rappresenta il simbolo della modestia, tutto in questo albero simboleggia l’economia, la prudenza e la riservatezza. Antiche credenze popolari conferivano all’Acero proprietà magiche contro le streghe, i pipistrelli e la sfortuna. Nella mitologia greca l’Acero era l’albero del dio della paura. Nell’oroscopo celtico, l’Acero rappresenta l’indipendenza della mente. Simboleggia una persona ricca d’immaginazione e originalità, timida e riservata, sicura di sé a oltranza, avida di vivere nuove esperienze, ambiziosa, fiera e dotata di una personalità con molte sfaccettature.

*   Alloro: Usata "da sempre" e da più civiltà per fini solenni e aulici l'Alloro è una pianta ormai che si è così "impregnata" di potenza col passare dei secoli da poter essere considerata un vero e proprio "mito". È associata e simboleggia la Gloria, sia in campo militare che statista che artistico.
Gli antichi greci l'hanno consacrata ad Apollo in quanto è simbolo della sapienza degli dèi.
.

*  Bambù: è un potente simbolo positivo rappresentante la forza virile. Nella cultura cinese, insieme al Pino e al Pruno, rappresenta la "Triade della Longevità"

*  Cedro: è il simbolo dell’immortalità e dell’eternità. È l’incarnazione della grandezza d’animo e di elevazione spirituale per l’altezza del suo fusto e dei suoi rami. Spesso le statue sacre sono scolpite nel legno di questo robusto ed elegante albero. Il Cedro del Libano, in antichità, era molto diffuso nella Mediterraneo Orientale. Si ritiene, infatti, che il tempio di Gerusalemme, il palazzo di Salomone ed il Labirinto di Minosse, fossero sorretti da colonne di Cedro.

*   Cipresso: Il Cipresso è il simbolo dell’immortalità come emblema della vita eterna dopo la morte, infatti lo si trova sovente nei pressi dei cimiteri. Per la sua verticalità assoluta, l’erigersi verso l’alto, il Cipresso indica l’anima che si avvia verso il regno celeste. Nella Grecia antica è associato ad Apollo e Artemide. È l’albero di Ade, dio dei morti. Poiché il cupo fogliame del Cipresso esprime malinconia e dolore, i sacerdoti di Ade se ne facevano delle corone e se ne cospargevano le vesti durante i sacrifici.

Edera: Associata nell'antica cultura greca al dio Dioniso l'Edera è simbolo di resistenza e tenacia. Queste caratteristiche positive sono però ormai associate con una sfumatura negativa: quella del Male che si aggrappa insistentemente al Bene, infestatndolo.

  Frassino: Il Frassino è il simbolo della fecondità in molte tradizioni. Una leggenda cosmogonia scandinava presenta il questo albero come il supporto originale del mondo, associandolo al mito della creazione. Infatti da esso ha origine sia il mondo superiore, sia quello inferiore. IFrassino, dalla struttura immensamente grande, dispiega le sue radici fino ai mondi infernali. I suoi rami fino alle sfere celesti. Nella leggenda germano-scandinava quattro cervi brucano i suoi germogli mettendo in pericolo l’intero Universo. Simbolo di rinascita, trasformazione e iniziazione veniva sovente usato dalle popolazioni druide nel corso di vari rituali e cerimonie. Questo bellissimo albero era associato a giovani guerrieri. A questi veniva affidata una lancia con cui avrebbero superato una serie di prove. Era anche molto apprezzato per le sue doti magiche e miracolose.

*   Mandorlo: Il Mandorlo è il simbolo della nascita e della resurrezione. È il primo albero a sbocciare in primavera e perciò simboleggia il rinnovarsi della natura, dopo la sua morte invernale. Il suo significato esoterico è strettamente legato al suo frutto, la Mandorla. La Mandorla rappresenta il segreto, il mistero che va conquistato rompendo il suo guscio, che protegge il seme.
Alcuni riti sacri comportano il fare indigestione di Mandorle, che si ritiene apportino sapienza. Infatti la Mandorla, essendo nascosta, incarna l’essenza spirituale, la saggezza. La Mandorla per la sua forma ovoidale è collegata alla matrice, come simbolo di fecondità, di nascita primordiale dell’Universo.

*   Mangrovia: Le mangrovie ci ricordano la nostra forza interiore e il coraggio durante i periodi di lotta e sconvolgimento. Segnalano la nostra capacità di rimanere stabili e calmi in presenza di avversità "sostenendo" le nostre risorse. Le mangrovie esistono per sostenere le coste prendendo la forza bruta di maremoti, uragani e tsunami. Dissipano questa energia potenzialmente distruttiva attraverso il loro apparato radicale elaborato ed esposto. Prosperano lungo le coste inondate dall'acqua salata. Le mangrovie ci ricordano come la forza e la dolcezza dell'acqua fluisce. Ci aiutano a sentirci più sicuri durante i periodi di crisi ricordandoci di creare i nostri piani di sopravvivenza. Dobbiamo fidarci delle nostre basi e filtrare ciò che non è necessario con coraggio e fiducia, soprattutto se affrontiamo sfide. Affrontando direttamente i nostri problemi saremo in grado di gestire ciò che ci viene incontro con integrità e grazia.

 Melograno: rappresenta l’energia vitale. Come tutti i frutti da seme, anche la Melagrana rappresenta infatti la fecondità, l’abbondanza e della prolificazione. Il succo di colore rosso evoca il sangue e costituisce il simbolo della vitalità dell’energia. Nell’antico Egitto il succo della Melagrana insieme alla birra, dava origine a una bevanda magica che aveva il potere di salvare l’umanità dalla distruzione. I suoi valori di fecondità e di fertilità si ritrovano anche nel mondo islamico.

*   Noce: Questo albero ha un doppio richiamo all’organo genitale maschile. Questo per la somiglianza tra la parte terminale del pene e il noto frutto della quercia. Il secondo richiamo si deve alla sua somiglianza, specialmente quando essa è ancora avvolta dalla caratteristica buccia di colore verde, chiamata “mallo”, ai testicoli. questo albero simboleggia, in primis, la fertilità e la fecondità. 

*    Pesco: Il Pesco è uno tra gli alberi che simboleggia la primavera, il cui frutto rappresenta l’immortalità, soprattutto per la cultura cinese. La pesca è simbolo di buon augurio, prosperità e di una vita lunga. In ogni angolo del mondo questo albero ha un significato di una certa importanza. In un antico libro del terzo millennio venne descritto un enorme albero che nasconde tra i suoi rami la “Porta degli Spettri”. Questa, protetta da custodi inflessibili, lasciano entrare solo chi è davvero meritevole di ottenere la vita eterna. In Giappone invece, questo albero è considerato come protettore contro le forze del maligno. I fiori del pesco simboleggiano il rinnovamento, la rinascita, la bellezza e la purezza. In Egitto la foglia di Pesco, appuntita ed affusolata, è simbolo di silenzio. Per la religione buddista la Pesca insieme alla Melagrana e al Cedro costituisco quelli che vengono chiamati i Tre Frutti Benedetti

*   Pino: Essendo un albero sempreverde, è simbolo di immortalità ed eternità. Oltre a questo importante significato, comune a tutte le conifere, questo albero simboleggia anche la felicità coniugale e la fertilità per via degli aghi uniti a coppia e innestati su corti rametti denominati brachiblasti. Sempre nelle leggende greche, come in quelle orientali, troviamo i Pini come simbolo di albero sacrificale, ovvero, l’albero del supplizio iniziatico. In Giappone, infatti, per costruire templi e strumenti utili per le celebrazioni religiose si usava il legno di questo albero. Tutto ciò avveniva soprattutto nei matrimoni dove, tra l’altro, la coppia di sposi veniva invitata a bere una tazza di tè vicino a un Pino. In Cina, invece, questo albero fa parte di un insieme di simboli il cui significato è legato alla longevità.

 Quercia: simbolo di forzapotenzanobiltàanimo forteantico dominio.  è considerata un albero sacro e oracolare. La quercia simboleggia la forza, la longevità, e la durezza. Da molti popoli era considerato l'albero sacro, tra cui i Celti, gli antichi Ebrei, i Greci e i Romani. la quercia nella mitologia di molti popoli era mitizzata come il re della foresta, e quindi, spesso dedicato alle supreme divinità. Talvolta una quercia rappresenta il mondo.. noltre, la quercia s’identifica con la mascolinità: per esempio, un tronco di quercia bruciato in piena estate, sconfessa la divinità della fertilità del potere maschile. La corona di foglie di quercia simboleggia la forza e la grandezza. 

  Salice: Il Salice sia dal punto di vista prettamente simbolico che naturale è fortemente legato all’elemento acqua e alla magia insita in essa. Per i Celti in particolare e per altri popoli in generale, il Salice era considerato una divinità femminile e il suo culto, legato ai cicli lunari e alla fecondità, ricoprì sempre una grande importanza nel corso dei secoli. Presso i popoli druidi, invece, il legno dei Salici veniva utilizzato per la costruzione di strumenti musicali. Con i rami, invece, realizzavano le ceste usate durante i sacri riti per deporre offerte. Nella Grecia antica il Salice era considerato, per eccellenza, l’albero in connessione con l’aldilà. Questo per via della facilità con cui i rami, una volta spezzati, si rigenerano e ricrescono. Per il popolo ebreo, i Salici erano invece considerati un alberi che avevano il potere di propiziare la pioggia e veniva venerato come tutto ciò che è legato all’acqua. Presso i popoli mesopotamici i Salici venivano utilizzati per lenire stati febbrili e reumatismi. A Roma, invece, venivano usati i rami di Salice (vimini) per la manifattura di ceste. In Britannia il Salice era legato al mondo delle streghe. 

  Ulivo: Sia i popoli orientali che quelli europei hanno sempre considerato questa pianta un simbolo della pace. I greci antichi consideravano l’olivo una pianta sacra e la usavano per fare delle corone con cui cingevano gli atleti vincitori delle olimpiadi. Per gli Ebrei l’olivo era simbolo della giustizia e della sapienza. In particolare per i cristiano simboleggia la rigenerazione e la pace. 

 

 CREDITS: La fattoria del Seul e Miti e Misteri